lunedì 15 settembre 2008

IL SUCCO DI BARBABIETOLA ABBASSA LA PRESSIONE SANGUIGNA



Uno studio sperimentale sostiene che basterebbe mezzo litro di succo di barbabietole al giorno per veder diminuire nell'arco di 3 o 4 giorni il livello dell'ipertensione.
Vanno bene anche le verdure che contengono nitrati.

Dunque bere mezzo litro di succo di barbabietole al giorno potrebbe diminuire in modo significativo la pressione alta.Così come sarebbero di aiuto le bevande ricche di nitrati, rintracciabili nelle verdure a foglie verdi.
Potrebbe essere una rivoluzione nella cura degli ipertesi.
Lo sostiene uno studio del Barts and The London School of Medicine e della Peninsula Medical School pubblicato su Journal Hypertension.

La pressione alta causa all'incirca il 50% delle malattie coronariche e quasi il 75% degli infarti.
Va detto che oltre il 25% della popolazione adulta nel mondo soffre di ipertensione.
Secondo le stime sono cifre destinate ad aumentare del 29% nel 2025.
E' stato sperimentato che è sufficiente meno di un'ora, subito dopo aver bevuto il succo di barbietola, per riscontrare una significativa riduzione della pressione sanguigna; una riduzione che inoltre dopo tre-quattro migliora ancora di più.
Abbassamento che continua per oltre un giorno. Un effetto dunque prolungato nel tempo.

Amrita Ahluwalia coordinatore della ricerca:
"La nostra ricerca suggerisce che bere succo di barbabietola o mangiare verdure ricche di nitrati è il modo più semplice per mantenere sano il proprio sistema cardiovascolare. Un modo per tenere sotto controllo, ogni giorno, il rischio di un aumento della pressione sanguigna".

Ciò che rende benefico l'effetto delle barbabietole dipenderebbe da una complessa reazione chimica causata dai nitriti presenti nel succo che vengono convertiti dai batteri della lingua. Questi una volta inghiottiti, grazie all'ambiente acido dello stomaco vengono di nuovo convertiti in ossido nitrico o rientrano in circolazione come nitriti. Così la barbabietola grazie ai suoi effetti benefici diventa importante nel quadro di una dieta di frutta e verdure.
Gli scienziati sono comunque prudenti e tengono a spiegare che non è ancora certo quale sia tra i vegetali quello più efficace come antiossidante o per abbassare la pressione del sangue. I risultati ottenuti finora dalle barbabietole sono incoraggianti ma la sperimentazione dovrà essere seguita da ulteriori approfondite ricerche.

Lo ione NO3- dei nitrati ed alcuni suoi sali ricoprono un'importanza fondamentale sia per la natura sia per l'uomo; esso è infatti indispensabile per il metabolismo vegetale, e quindi per il mantenimento di tutti gli ecosistemi. Inoltre è un ottimo fertilizzante, soprattutto quando è compreso nel nitrato d'ammonio NH4NO3, un suo sale, a causa dell'elevato contenuto d'azoto.
Nel secolo scorso il sale AgNO3, o nitrato d'argento, è stato adoperato per lo studio e la creazione dei primi apparecchi fotografici, ed è tuttora adoperato per saggiare la potabilità dell'acqua di rubinetto.

Infine, il suddetto ione è anche il nutrimento dei cosiddetti batteri denitrificanti, che hanno il ruolo biologico di produrre azoto molecolare N2 a partire da esso. Il nitrato di argento è anche utilizzato come catalizzatore nella reazione che è alla base del funzionamento dell'alcootest.

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