mercoledì 19 dicembre 2012

SCONCERTANTE : IL VESCOVO DI PARMA APPOGGIA LA FABBRICA DI MORTE DELL'INCENERITORE

Il comitato Gestione corretta rifiuti critica la Diocesi di Parma per il suo silenzio: "Si schieri con la gente" COMUNICATO STAMPA: “L'appello al vescovo di Parma è netto: prenda posizione contro l'inceneritore. I medici che operano secondo codice deontologico, non con "animus politicus", mostrano e denunciano da tempo che accanto a questi impianti ci si ammala severamente e si muore. Per questo i medici hanno chiesto la moratoria contro la costruzione di inceneritori. Sono centinaia le sostanze che passano dalla madre al feto durante la gestazione. Stiamo trovando nel latte materno delle donne che vivono accanto agli inceneritori tassi di diossina elevatissimi. Moniter, lo studio epidemiologico finanziato dalla Regione Emilia Romagna, ha evidenziato molte criticità tra le quali “l'associazione coerente e statisticamente significativa tra livelli di esposizione ad emissione di inceneritore e nascite pre-termine". Come possiamo salvaguardare il creato e le creature con una industria insalubre che avvelena terra, acqua e aria, che offende la salute della gente e le risorse delle future generazioni? Il vescovo di Acerra si è rifiutato di benedire l'inceneritore locale quando è stato inaugurato in pompa magna dall'allora presidente del Consiglio. Queste furono le sue parole riprese dai media: “Mi hanno chiesto di benedirlo questo inceneritore, ma non me la sento, la mia scelta è frutto di una decisione presa in accordo con l’intero consiglio episcopale, col quale mi sono confrontato. Non posso condividere qualcosa contro cui ho lottato anche io”. Monsignor Rinaldi è stato sempre accanto alla popolazione che protestava contro la costruzione dell’inceneritore, in un territorio già pesantemente inquinato. Solidale con il vescovo anche l’intero consiglio pastorale della diocesi di Acerra, che diffuse in quei giorni un forte comunicato: “Netta azione di contrasto al Piano di smaltimento dei rifiuti voluto dalle amministrazioni regionali di tutte le tendenze politiche... impostazione sommaria e grossolana del problema rifiuti che comporta, non solo per Acerra, un grave rischio ambientale, uno snaturamento della vocazione agricola del territorio, oltre che una caduta di civiltà. Dal punto di vista del metodo il progetto dell’inceneritore è stato calato dall’alto, senza alcun confronto con la popolazione". Mai una volta il vescovo di Parma Solmi si è espresso in questi termini. Mai una volta il vescovo di Parma Solmi ha partecipato a una fiaccolata con le famiglie. Mai una volta il vescovo Solmi è venuto al Paganini ad ascoltare medici e chimici che denunciano la gravità del problema. Il vescovo di Acerra ha invitato nel suo Centro di etica ambientale i medici ISDE, proprio quei medici che Gcr ha portato in Consiglio comunale e al Paganini: la voce della scienza libera. La diocesi di Parma ha fatto sedere con titoli d'onore nel Centro di etica ambientale i vertici di Iren. Dalle carte dell'inchiesta della procura stanno emergendo reati gravi nella vicenda inceneritore. Sarebbe ora che il vescovo si mettesse a fianco della gente di Parma. La storia è colma di lezioni apprese in ritardo su pericoli conosciuti in anticipo. Non possiamo accettare che tra venti, trent'anni anni un Papa venga a chiedere scusa per le omissioni degli uomini del nostro tempo”. Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR

giovedì 13 dicembre 2012

Verità sulla Barilla


 La Barilla importa molto più del 30% del grano dagli USA – Canada… … e lì buttano disseccanti sulle colture per far maturare il grano duro, con residui alti nella dieta (Monsanto ha chiesto recentemente all’EFSA di alzare i residui del Roundup anche sulle lenticchie) e il grano per la Barilla (o per la Plasmon) in italia, dove la Coldiretti dice di aver spuntato 1-2 € / q.le in più… pensate che successo… è sottoposto spesso a trattamenti chimici e concimazioni altissime…. per contratto !!!
Pesticidi venduti ovviamente anche dai consorzi agrari …(spesso di proprietà della Coldiretti) e la chiamano “alta qualità ” …. dimenticando “alta tossicità “… ovviamente nei limiti di Legge…. o di tolleranza …ma non di intolleranza… ampiamente superati dalle allergie galoppanti nel nostro paese e dall’incremento delle malattie degenerative, grazie all’avvelenamento della base della dieta Italica…
Il grano duro fino a 15 anni fa poco trattato o quasi per nulla… soprattutto al Sud Italia, sua Terra di elezione… oggi però si usano varietà molto produttive ma sensibili a tantissimi patogeni…. …ed ovviamente nessuno comunica agli agricoltori che basterebbe un pò di rame e zolfo per prevenirli… ovvero metodi biologici innocui… …mentre i bollettini fitosanitari regionali consigliano di intervenire con antimuffa chimici, quando è troppo tardi, quando la malattia si è¨ manifestata… quando ormai è inutile perchè il danno è stato fatto quando gli agricoltori spendono molto di più rispetto a un pò di zolfo e rame prima della levata… e addiritttura rovinano parte del raccolto per passare sopra la coltivazione a maggio (la paura di perdere tutto il raccolto è forte) …inquinando anche il terreno e le acque, oltre alla nostra dieta, ovviamente… (osservate i segni delle ruote dei trattori a maggio e distinguete i grani avvelenati da quelli biologici).
Inoltre la questione dei livelli di tolleranza di micotossine sul grano duro, aumentati dalla UE…. mi pare vera a quanto mi risulta con conseguente crollo dei prezzi in Italia… in particolare del Sud, dove le micotossine non ci sono… e il grano valeva molto di più anche per questo, oltre che per la qualità e la bassa produzione… tutto ciò a favore del Grano duro del Nord, di scarsa qualità.
Che sia italiana o americana, la Barilla, poco importa…. i prezzi del grano sono certamente saliti di brutto nel 2007…. anzi mostruosamente ma solo per il fatto che i contadini avevano ormai tutti venduto il loro grano ed essendo a ottobre esaurito tutto il grano italiano, anche perchè l’anno prima il prezzo era cosi basso che quasi la metà degli agricoltori hanno smesso di coltivarlo …con grave danno per i sementieri nazionali (Asseme).
Allora…. i commercianti internazionali hanno approfittato duramente… “prendere o lasciare .. se vuoi fare la pasta il prezzo lo decidiamo noi” hanno comprato a 18-20 € per q.le il granp sotto trebbiatura, poi hanno alzato fino a 25-27 € al quintale, a settembre ottobre… Per cui i contadini hanno venduto… e quando tutti hanno venduto loro il grano i commercianti sono passati all’incasso avendo il 100% del mercato nelle loro mani…. vendendo a oltre 100 € al q.le.. con le semole impazzite fino a 150 € /q.le…. E a Bari probabilmente arrivava di tutto.. (muffe incluse da lunghi stoccaggi) …ci sta che coi prezzi così alti le tentazioni siano state altissime per comprare anche gli stock che nemmeno la zootecnia poteva prendersi. Son voci ma sarebbe bene che andrebbero verificate dagli organi competenti non si sa mai…
Tutto questo si chiama speculazione (o prova generale di Globalizzazione…) da parte di gente che fa cosìì dai tempi dei Faraoni egiziani dove la Barilla è ovviamente anche vittima ma nello stesso tempo carnefice dei contadini e di se stessa non puntando chiaramente alla qualità biologica italiana (e/o internazionale, se il grano italiano non le basta…)
Intanto i fondi UE per costruirsi un silos aziendale per i cereali non sono più disponibili per gli agricoltori sarà un caso?
Cargill e sorelle vogliono tutto nelle loro mani e navi di grano solcano gli oceani per speculare sul prezzo passando da un porto all’altro in base al prezzo di mercato locale e alle carenze ed eccessi di turno delle produzioni (ho personalmente osservato un commerciante grande di Todi comprare grano come fossero azioni di borsa… …mentre gli parlavo dell’opportunità di puntare al biologico per la propria azienda… -figuriamoci- …mentre l’India fa marcire e distrugge milioni di tonnellate di grano (mentre la gente muore di fame) affinchè il prezzo tenga… ma sempre e soprattutto per fare un favore ai commercianti (e a qualche raro agricoltore di grossa taglia che se lo può permettere, perchè non ha debiti …il quale vende il grano quando il prezzo è maggiore… spesso aspettando mesi e mesi…)
Infine la radioattività…
Girano voci che il grano dell’Ucraina non sia dei migliori e nemmeno quello francese (tenero in questo caso) siamo sicuri che anche ai tempi di Cernobyl siano state distrutte tutte le produzioni? credo che sia molto probabile che qualche furbo le abbia diluite a dovere nel tempo… chissà… mancano le prove…
Insomma MANGIACOMEPARLI acquistando da chi si conosce direttamente 100% italiano, Biologico, e libero da OGM…
E’ l’unica difesa che abbiamo oggi per la nostra salute e per fortuna molti agricoltori hanno cominciato a … fare direttamente la Pasta Biologica e spesso di varietà locale italica, non modificata dalle radiazioni nanizzanti… concausa di celiachia diffusa.
A proposito, a quanto ammonta il danno sanitario di tale patologia/allergia negli ultimi decenni? e i danni da patologie degenerative associate al bioaccumulo di pesticidi …Alzheimer, tumori, squilibri ormonali, cancro al seno e alla prostata, ecc… ? …non sarà il caso che qualcuno cominci a pagare come è accaduto per l’Amianto? Non sarà il caso di organizzare una superprocura per affrontare il problema dei pesticidi e delle tossicità alimentari nel nostro paese?
Saluti cari, Dr. Giuseppe Altieri