lunedì 29 marzo 2010

MANIFESTAZIONE NAZIONALE - NO-INCENERITORI - 17 APRILE





http://www.gestionecorrettarifiuti.it/
Il 17 aprile a Parma si svolgerà la prima manifestazione nazionale/internazionale contro tutti gli inceneritori.
Per la salute, l'aria pulita, l'acqua pubblica, la difesa del territorio e il bene comune. STRATEGIA RIFIUTI ZERO!!
Nella valle più inquinata d'Europa, la valle Padana, nella capitale della Food Valley, Parma, vogliono costruire un grande inceneritore, che brucierà 130.000 ton. di rifiuti all'anno. Noi vogliamo decontaminare la Food Valley, con la riduzione, il riuso, il riciclo e l'estrusione finale dei rifiuti, cioè trattamento senza emissioni in atmosfera.

I rifiuti sono un difetto di progettazione, in natura non esistono, sono la cartina tornasole di un sistema economico e sociale difettoso. La lotta per una gestione corretta dei rifiuti, o meglio delle risorse, è una lotta per dare un futuro alle nuove generazioni. E' importante la presenza di tutti coloro che si battono per la tutela dei territori, per nuovi paradigmi economici e industriali, rispettosi, delle persone, dell'ambiente, della gisutizia sociale.
I nostri figli ci accuseranno, se restituiremo loro un territorio avvelenato.

Invitate tutti i vostri contatti a questo evento divertente ed incisivo, per l'alternativa all'incenerimento dei rifiuti, per la corretta gestione delle risorse.
Gli organizzatori sono a disposizione dei comitati che vorrebbero fermarsi a Parma nel weekend per organizzare il pernottamento presso casa di membri del Coordinamento di Parma.

Si prevede la partecipazione di:
Prof. PAUL CONNETT (Consulente ONU per la gestione dei rifiuti) il quale dice "Parma è l'ultimo posto al mondo dove costruire un inceneritore".

JOAN MARC SIMON - GAIA (Global Alliance for Incinerator Alternatives)
http://www.no-burn.org/

ROSSANO ERCOLINI (Ambientefuturo) - Fondatore del movimento Rifiuti Zero in Italia http://ambientefuturo.org/

ENZO FAVOINO (Scuola Agraria del Parco di Monza)

Hanno aderito:

IL POPOLO VIOLA
Associazione TO PLAY
CinghioGAS
GAS "La Spiga"
Rete Italiana Rifiuti Zero
GAIA (Global Alliance Incinerator Alternatives)
AMBIENTEFUTURO
Movimento 5 STELLE - Parma
Meetup Nonsologrilli - Parma
GAS TERRA - TERRA
Aspirachiacchere
Campagna Pulita - No Discarica Cingoli
Comitato No Inceneritore Molise
Laboratorio Sociale Paz
Comitato Capezzano Vive
Franca Tragni
Robi Bonardi
Teatro Cinico
Associazione Parmachesiparla
Ass. Rifiuti Zero Trapani
No Biomasse Barletta
Liberacittadinanza
Ric-cilò
SAPERE E' POTERE Parma
Sinistra per Capannori
Sinistra e Libertà Reggio Emilia
SX Rete Studenti Reggio Emilia
Pro Ambiente di Modugno ( BA)
Ass. Comitati Versiliesi
MEETUP 5 STELLE TOSCANI
Ass. YA BASTA Parma
MoVimento 5 Stelle Emilia Romagna
Cambiamo Aria
Collettivo Locomotori
Guastalla Liberata - MoVimento 5 Stelle
Comitato NO Tav Condove
Suitcase Mag
Rinnovamento Politico Italiano
Terrarossa Terraverde
Teatro del Cerchio
Cittadini Comune diLAnghirano
ZeroGas Italia
TANGRAM - Teatro dell'Oppresso
ORO BLU
Federazione dei Verdi
Meetup Brescia
Inceneritore ad Asti? No Grazie
Federazione della Sinistra Parma
Mamme Bionike Trentino
Comitato Trentino Pulito
Altra Città Le Piagge
Il Popolo di Sinistra
Associazione Comuni Virtuosi
Circolo di Rifondazione Comunista di Colorno
Gruppo Consigiliare Comunista del Comune di Colorno
Federazione della Sinistra (Nazionale)
GAS FIDENZA
Associazione Verdi Ambiente Società
Ultimo teatro
Teatro Necessario
PRC LA Spezia
Movimento per la Decrescita Felice
Amici di Beppe Grilllo Firenze
PRC Circolo di Cavriago
Opera Studio Sala
Libera Politica
Viral Riot
Libera Università di Alcatraz
ISDE Italia



PROGRAMMA:

Venerdì 16 aprile - ore 21,00 - Camera di Commercio - Via Verdi - Parma - Incontro sul tema: L'ALTERNATIVA AGLI INCENERITORI, con PAUL CONNETT, ROSSANO ERCOLINI ED ALTRI OSPITI

Sabato 17 aprile - dalle ore 14,00
Parco Ex Eridania
MANI/FESTA/AZIONE
Musica, animazione, artisti di strada, creatività, preparativi per partenza corteo.

Sabato 17 aprile - ore 14,30
Ritrovo: Parco Ex Eridania- ingresso da via Toscana.
BICICLETTATA PARMA- UGOZZOLO (luogo in cui vorrebbero costruire l'inceneritore) e ritorno.

Sabato 17 aprile - ore 16,00 -
Ritrovo: Parco Ex Eridania Ingresso via Toscana -
CORTEO - destinazione Piazza della Pace - Condivisione delle informazioni


Domenica 18 aprile - sede del WWF di Parma - – Piazzale Rondani, 3 Incontro nazionale dei comitati per la gestione corretta dei rifiuti – CHE FARE?

CONTATTI:
Organizzazione
e permessi: Sandro: toplay@libero.it
Angelo: rossoverde47@fastwebnet.it

Coordinamento evento e
relazioni internazionali:
Chris: christina_townsend@libero.it

Comunicazione e grafica
Gabriele: gabriele.folli@gmail.com

Ufficio Stampa: Sandro: toplay@libero.it
Aldo: caffagnini@lillinet.org

Animazione artistica:
Nicoletta: nicoletta.paci@tin.it

Ospitalità
Paolo: paolo18774@libero.it

Segreteria: Antonella: anto-giuli@libero.it

Associazione "Coordinamento Corretta Gestione Rifiuti e Risorse"

http://www.gestionecorrettarifiuti.it/no-inceneritore/

giovedì 25 marzo 2010

CAMERON, IL BAMBINO CHE VISSE 2 VOLTE - VIDEO







Cameron parlava sempre della «famiglia di prima». La mamma ha ritrovato i luoghi che descriveva



GLASGOW
All’asilo disegnava una casa bianca, davanti al mare; a sua madre chiedeva che fine avesse fatto il cane maculato e la macchina nera. Eppure Cameron Macaulay, classe 2001, vive a Clydebank, vicino a Glasgow, dalla finestra della sua stanza vede i tetti di mattoni rossi e, soprattutto, nessun cane maculato è mai circolato per casa, tanto meno una macchina nera è mai stata parcheggiata in garage.

Lontani chilometri dalla terra dell’Induismo e del Buddhismo, la vicenda dello scozzese reincarnato, è già diventata un documentario per la Tv. Certo non ha nulla a che vedere con il misticismo di Osel Hita Torres, il bambino spagnolo ritenuto la reincarnazione di un Lama, che fu accompagnato dal padre tra i monaci buddhisti tibetani nelle montagne del Buthan, e che ispirò il «Piccolo Buddha» di Bertolucci. Eppure è destinata a restare negli annali delle reincarnazioni post-moderne. D’altronde, se lo stesso Osel ora vive a Ibiza e per il compleanno ha chiesto una moto nuova, il Dalai Lama in persona ha spiazzato il mondo l’estate scorsa proponendo di cercare il successore tra la comunità monastica in esilio. Altro che tra i reincarnati. Ritornando in Scozia, la storia di Cameron, il bambino con il caschetto biondo e gli occhi azzurri inizia nel 2003. «Aveva tre anni - spiega la madre, Norma - quando si mise a raccontarmi le storie dei suoi compagni di Barra, un’isola a 300 chilometri di distanza». E non era che l’inizio. «Parlava dei suoi fratelli, dei capelli lunghi e castani di sua madre che gli leggeva un grande libro su Dio e di come suo padre, un certo Shane Robertson, fosse morto investito sulle strisce pedonali. Ero sconvolta». Norma ha i capelli rossi, non è religiosa, è una mamma single, e può contare solo su Martin, il fratello maggiore di un anno di Cameron.

Il tempo passa, il bambino cresce e la sua fantasia si colora di dettagli. «Non devi temere la morte - diceva alla madre - perché si ritorna: mi chiamavo Cameron anche prima». Dopo la filosofia si dedica alla rassegna della vita quotidiana. «Iniziò a lamentarsi perché nell’altra casa aveva tre bagni, mentre noi ne abbiamo solo uno». E poi perché «nell’altra vita trascorreva i pomeriggi giocando sulla scogliera dietro casa e perché con l’altra famiglia viaggiava molto, mentre noi non siamo mai usciti dalla Scozia». La mamma, i parenti e le maestre resistono fino al sesto compleanno, quando Cameron inizia a piangere perché, diceva, «gli mancava la sua famiglia di Barra». E, soprattutto, quando Norma scopre che una casa di produzione cinematografica è alla ricerca di storie di reincarnati.

È lì che la mamma 42enne decide di fare le valige e di portarlo a Cockleshell Bay, nell’Isola di Barra. Con al seguito una telecamera e Jim Tucker, il direttore della clinica di psichiatria infantile alla Virginia University, esperto in reincarnazioni. «Dopo qualche giro abbiamo trovato la casa bianca, sul mare, con i famosi 3 bagni». A quel punto anche lo psicologo ha avuto un sobbalzo. «Nel 70% dei casi - spiega Tucker - i bambini ricordano morti avvenute in circostanze non naturali, incidenti o episodi traumatici». Occasioni in cui, secondo l’esperto, memoria ed emozioni sopravvivono. «La morte improvvisa del padre è stato un trauma per Cameron - commenta Tucker -. E questo suggerisce che la sua coscienza non è un prodotto del cervello, ma piuttosto un’entità distinta, capace di sopravvivere anche dopo la morte del corpo».

Scetticismo a parte, l’effetto sorpresa nel documentario è stato garantito. «Cameron era raggiante - racconta la madre -. Trovò l’entrata segreta della casa che tante volte aveva disegnato e mi disse quanto fosse ansioso di presentarmi alla sua famiglia». Membri di cui, però, non si trova traccia. La casa era abbandonata e all’anagrafe non è stato trovato nessun Shane Robertson. Si è risaliti a un certo Robertson, vissuto nella casa bianca tempo addietro e poi trasferitosi a Stirling. «Cameron guardò le foto di famiglia e riconobbe il cane maculato e la grande macchina nera di cui tanto aveva parlato». Certo non si è messo a parlare in perfetto dialetto Danzhou come fece nel 1979 Tang Jiangshan, bambino cinese della provincia di Hainan, che a soli 3 anni disse alla madre di chiamarsi Chen Mingdao, di essere figlio di Sandie, di abitare a 160 chilometri di distanza e di essere stato ucciso durante la Rivoluzione Culturale Cinese da un colpo di pistola. Compiuti i 6 anni i genitori lo portarono nel villaggio dei racconti e senza batter ciglio, Tang entrò nella casa del padre, riconobbe le sorelle, la fidanzata e iniziò a conversare come se fosse sempre vissuto lì.

Cameron si è accontentato di aver visto la casa sul mare con un’entrata segreta e alcune foto di un cane maculato e di una macchina nera. Risolto il mistero, si è rilassato ed è tornato a Clydebank insieme alle telecamere della troupe. Lo psicologo, invece, è volato alla clinica in Virginia con una storia in più da analizzare: “Da quando abbiamo aperto il sito - dice - sono più di 100 i casi simili a quello di Cameron.”

domenica 21 marzo 2010

REINCARNAZIONE E L'INFINITO CERCHIO DELLA VITA - CORSO YOGA




REINCARNAZIONE E L'INFINITO CERCHIO DELLA VITA


Mercoledì 24 marzo, alle 20 , in Via Giovenale 17 , presso il centro Yoga dell'APNU , parleremo di reincarnazione con Didi A.Paramita.

Da lunedì 29 e mercoledì 31 marzo comincerà un nuovo corso di Yoga in 10 lezioni condotto da Lokatiita

Per info Luca 339 2089720 mail lokatiita@gmail.com

LA REINCARNAZIONE

Nel corso dei millenni, intanto che la civiltà evolveva lentamente, dai modi di vivere tribali emersero gli istinti primari di crescita e rinnovamento con la nascita di miti sacri e credenze, che potevano fornire significati e speranze alla perigliosa fatica della sopravvivenza quotidiana.

Fin dagli albori della loro storia, quindi, gli uomini cercarono e intuirono la presenza di una forza spirituale, la cui eterna esistenza fosse alla base di tutte le cose. L'idea di palingenesi (dal greco: di nuovo, rinascita) può essere considerata antica quanto la razza umana.

Si trovano scarse testimonianze scritte, ma la mitologia ed i manufatti recuperati in preistoriche ed antiche sepolture fanno pensare come fosse ben presente la convinzione che la vita continuasse dopo la morte fisica. Nei successivi periodi, in cui si era maggiormente sviluppata la scrittura, comparvero evidenti segnali di credenza di un'altra vita, successiva ad una che finisce.

Nelle antiche religioni misteriche o della fertilità, la similitudine allegorica tra i semi del grano o la muta della pelle del serpente con la rinascita, introduceva al concetto di una ciclicità della vita, e quindi alla reincarnazione.

In oriente, cioè in grandi serbatoi di popolazione quali India e Cina, fin dai più remoti tempi, e cioè da millenni, la reincarnazione faceva parte delle maggiori religioni colà seguite.

In occidente, ancor prima del cristianesimo e con varie sfumature, la reincarnazione era contemplata nelle credenze misteriche da varie popolazioni. Credevano così nella reincarnazione i Celti, i Galli, i Druidi, varie tribù germaniche, i nativi Americani, i Greci ed alcuni tra i Romani. Dall'accoglimento dell'ipotesi della reincarnazione e del karma da parte di filosofi, pensatori e saggi, in oriente si guardò con timore, rispetto ed ammirazione il divenire della "ruota della vita".

Non diversamente in occidente, per il periodo fino all'introduzione del Cristianesimo, come religione ufficiale dell'Impero Romano. E' dopo questo limite che le cose cambiano, almeno nel mondo di influenza del cristianesimo, dove lo Stato e la Chiesa tesero alla emarginazione e sconfessione del concetto di reincarnazione. Questo atteggiamento fu probabilmente conseguente al timore di mancanza di rispetto e osservanza all'autorità costituita tanto nella vita pubblica che in quella religiosa. Infatti tale concetto poteva indurre gli individui a ritenersi sollevati dall'obbedienza in virtù dei contenuti della dottrina della reincarnazione. Ritornerò più approfonditamente in seguito su questo aspetto.

Prima di proseguire nel complesso tentativo di affrontare l'odierno argomento, anche se risulta estremamente difficile e condivisibile ridurli a semplici definizioni, può essere utile individuare in generale alcuni concetti chiave, così come sintetizzati dalla scrittrice Judy Hall, studiosa dell'argomento, in una sua recente opera sulla reincarnazione.

- "Reincarnazione"

Vivere una vita in un corpo fisico, morire e rinascere di nuovo in un corpo fisico differente. Viene conosciuta anche come metempsicosi o trasmigrazione dell'anima.

"Rinascita"

Rinascere in un nuovo corpo dopo la morte.

"Karma"

E' in relazione al principio di causa ed effetto. Ciò che è stato messo in movimento in un dato momento del passato ha effetti nel presente, e ciò che è messo in movimento nel presente influenza il futuro. Il karma è prodotto da azioni, pensieri, parole.

L'ipotizzare che l'anima viva dopo la morte e si riaffacci in nuove forme fisiche suggerisce la possibilità che ogni individuo porti con sé, in ogni vita, la risultante delle azioni proprie, ed in un ciclo di rinascita tenda a crescere spiritualmente mediante molteplici esperienze, ovvero a ripercorrere cammini già percorsi ma anche diversi se il suo karma risulta negativo.

"Stato dopo la morte"

Una condizione di esistenza non fisica in cui l'anima entra dopo la morte, conservando la consapevolezza cosciente e la memoria; spesso si verifica anche una revisione delle varie vite. Ad alcuni livelli dello stato successivo la morte, l'anima sembra abitare un corpo, in altri è energia pura.

"Anima"

La componente eterna e non fisica del Sé che passa da questa vita ad una nuova vita, attraverso la morte.

Come semplice informazione riporto quanto contenuto nel "The Concise Oxford Dictionary (5° ed.)" dove si definisce così l'anima:

- "la parte immateriale dell'uomo"

- "la parte morale ed emozionale dell'uomo".

Alcuni considerano l'anima immortale, altri di origine e sostanza divina. Essa può risultare il contenitore dello Spirito Divino, del Sé, ovvero di una parte della cosiddetta "mente universale". In gran parte delle più diffuse religioni l''anima è ciò che sopravvive alla morte. Il concetto di anima risulta fondamentale sia per la cognizione induista che per quella occidentale di reincarnazione..."

Tratto da "La reincarnazione"

di Gianfranco Cuccoli


domenica 7 marzo 2010

MEDITARE FA BENE AL CUORE E ALLE ARTERIE - AMERICAN HEART ASSOCIATION - ORLANDO

La meditazione non è solo un preziosissimo strumento nel tuo percorso di miglioramento personale, nel tuo cammino verso felicità e saggezza.Secondo un recente studio, di cui ha dato notizia anche il Corriere della sera, la meditazione ha un effetto curativo importante anche su gravi patologie cardiovascolari.

Il dottor Robert Schneider, della Maharishi University of Management di Fairfield, nello Iowa (USA), ha condotto uno studio sull’utilizzo della meditazione nella cura delle malattie cardiovascolari.Gli interessantissimi risultati sono stati presentati durante il suo intervento alle ultime Scientific Sessions dell’American Heart Association di Orlando, che si sono tenute nel novembre scorso. Lo studio è durato 5 anni ed è stato condotto su più di 220 malati con problemi cardiologici documentati: tutti avevano un ridotto afflusso di sangue al cuore. A tutti i pazienti sono state somministrate le cure di tipo farmacologico tipiche di questi casi. Inoltre, sono stati sottoposti ad un programma di rieducazione alimentare e comportamentale che aveva come scopo quello di insegnare loro le regole di un sano stile di vita. Infine, a metà dei pazienti sono state anche insegnate delle tecniche di meditazione e sono stati istruiti a praticarle ogni giorno per 15-20 minuti. I risultati dello studio sono rivoluzionari: la meditazione si è rivelata più efficace di qualsiasi altro farmaco! Le statine (i farmaci che riducono i tassi di colesterolo e abbassano il rischio di attacchi cardiaci e ictus) hanno un’efficacia del 30-40%, i farmaci antipertensivi del 25-30 %, mentre la meditazione è arrivata a poco meno del 50%, peraltro, va ricordato, con una pratica giornaliera ridotta. Sarebbe interessante approfondire i risultati in seguito ad una pratica maggiore. In ogni caso, si tratta già di risultati eccezionali. Diversi studi e ricerche avevano già dimostrato l’efficacia della meditazione per il controllo del dolore, per combattere la depressione e in pazienti giovani si era già dimostrata efficace per combattere l’ipertensione e lo stress. Questa è però la prima volta che uno studio dimostra ufficialmente l’efficacia della meditazione in casi di malattie gravi. Secondo i risultati raccolti dal dottor Schneider assieme a Theodore Kotchen, endocrinologo del Medical College of Wisconsin di Milwaukee, la meditazione è efficace anche in casi di individui ad alto rischio di patologie cardiologiche, in cui la posta in gioco è altissima: attacchi cardiaci, ictus e morte.Ovviamente, per chi pratica regolarmente la meditazione, questa notizia non è una sorpresa, ma piuttosto la conferma delle proprie esperienze. È molto positivo, però, il fatto che ci siano sempre più medici interessati a studiare scientificamente gli effetti della meditazione sulla salute e nella cura di patologie specifiche. Non solo perché evidentemente gli ottimi effetti della pratica sono visibili a occhio nudo, ma anche perché evidentemente qualcuno è davvero alla ricerca di altri metodi di cura.

http://blog.miglioriamo.it/564

Meditare fa bene al cuore e alle arterie

Un quarto d’ora e chi soffre di malattia delle coronarie può quasi dimezzare il rischio di infarto

MILANO - Dedicare ogni giorno un po’ di tempo all’introspezione vale tanto quanto prendere una medicina. «Tanto per fare un confronto» ha detto Robert Schneider, della Maharishi University of Management di Fairfield, in Iowa alle Scientific Sessions dell’American Heart Association di Orlando, «le statine, riducendo i tassi di colesterolo, abbassano il rischio di attacchi cardiaci e ictus del 30-40 per cento e i farmaci antipertensivi lo fanno calare del 25-30 per cento. Ma la meditazione trascendentale, nel nostro studio, ha quasi dimezzato la probabilità di andare incontro a uno di questi gravi eventi»

LO STUDIO - Finché si parlava di controllo del dolore, depressione, qualità di vita e così via era facile credere ai vantaggi della meditazione trascendentale, ma nello studio in questione è difficile invocare l’effetto placebo: i numeri parlano di vita o di morte. Schneider e i suoi colleghi hanno reclutato più di 200 malati afroamericani che avevano un ridotto afflusso di sangue al cuore documentato con una coronarografia. Tutti hanno ricevuto le cure mediche che di solito si danno in questi casi e sono stati sottoposti a un programma di educazione a stili di vita più salutari, ma alla metà dei partecipanti è stato insegnato anche a effettuare ogni giorno da 15 a 20 minuti di meditazione trascendentale. La pratica, inventata da un guru indiano di nome Maharishi Mahesh Yogi, si è diffusa in Occidente soprattutto dopo essere stata adottata con entusiasmo dai Beatles negli anni sessanta; richiede di concentrarsi sulla ripetizione di un mantra, il più noto dei quali, tra i non iniziati, è il famoso Om, secondo la religione induista il suono primordiale che ha dato origine alla creazione, manifestazione stessa di questo suono.

I RISULTATI- Era già stato dimostrato che questa pratica riduce la pressione arteriosa e lo stress in persone giovani e sane, ma Schneider, insieme con Theodore Kotchen, endocrinologo del Medical College of Wisconsin di Milwaukee, ne ha verificato gli effetti benefici in individui ad alto rischio di malattie di cuore e vasi e su ciò che poi alla fine conta di più, non tanto i valori della pressione, quanto il rischio di incappare in eventi che mettono a rischio la vita. «Nei cinque anni di durata dello studio» dice l’esperto di medicina preventiva, «chi si atteneva al suo quarto d’ora quotidiano di meditazione ha avuto il 47 per cento in meno di attacchi cardiaci, ictus e morte rispetto agli altri». L’effetto, anche qui, è stato comunque mediato principalmente dall’azione sulla massima, ridotta in media di 5 millimetri di mercurio.

IL COMMENTO - «La progressione lenta e subdola della malattia ostruttiva delle coronarie e i fenomeni che scatenano l’infarto cardiaco sono talmente complessi che è riduttivo pensare di risolvere il problema solo con i farmaci o con interventi che dilatano le coronarie là dove sono maggiormente ristrette» commenta Marco Bobbio, primario di cardiologia presso l’Ospedale Santa Croce e Carle di Cuneo. «Ben vengano quindi ricerche nella quali si verifica se intervenire su altri aspetti della vita può ridurre il rischio». Purtroppo non sono ancora stati pubblicati tutti i dettagli della ricerca: «Dal testo finora reso pubblico non si può capire quante persone abbiano davvero avuto la costanza di seguire il programma di meditazione trascendentale, quanti eventi siano stati prevenuti, quale sia stata l’interferenza dei farmaci» prosegue il cardiologo piemontese: «per esempio sarebbe interessante sapere se i pazienti che si sottoponevano a questa pratica assumevano con più o meno scrupolo degli altri le terapie prescritte». Sarebbe interessante anche capire se lo yoga, il training autogeno, la preghiera o anche solo gratificanti attività ricreative possano ridurre le probabilità di infarto e se ciò vale per tutti o solo per chi è già colpito da una malattia delle coronarie. «Questi dati comunque ci permettono di sperare che una vita più lunga e migliore non debba passare solo attraverso l’assunzione di medicine e la dilatazione delle arterie con l’angioplastica» conclude Bobbio.

Roberta Villa
09 febbraio 2010(ultima modifica: 10 febbraio 2010)

http://www.corriere.it/salute/cardiologia/10_febbraio_09/meditare-riduce-rischio-infarto_eab450ae-f856-11de-bb47-00144f02aabe.shtml






martedì 2 marzo 2010

COSI' CI UCCIDONO - E. FITTIPALDI

Intervista a Emiliano Fittipaldi, giornalista dellEspresso sul suo libro/inchiesta " Così ci uccidono." 272 pagine per raccontare la tavola della bella Italia, le pietanze mediterranee tanto osannate che ci uccidono piano piano a favore di interessi migliori come la camorra, il profitto ed il commercio.
Sappiamo di mangiare mozzarelle di bufala annacquate? Di gustare del pane tossico? Oppure di ingerire sostanze che a lungo andare uccidono il nostro organismo?
Il danno cè, ma non si vede e Fittipaldi vuole proprio aprire gli occhi su quella pratica quotidiana che è il mangiare.
I marchi doc, dop, igc allora sono solo segni senza valore di cui sono marchiati i cibi?