REINCARNAZIONE E L'INFINITO CERCHIO DELLA VITA
Mercoledì 24 marzo, alle 20 , in Via Giovenale 17 , presso il centro Yoga dell'APNU , parleremo di reincarnazione con Didi A.Paramita.
Da lunedì 29 e mercoledì 31 marzo comincerà un nuovo corso di Yoga in 10 lezioni condotto da Lokatiita
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Nel corso dei millenni, intanto che la civiltà evolveva lentamente, dai modi di vivere tribali emersero gli istinti primari di crescita e rinnovamento con la nascita di miti sacri e credenze, che potevano fornire significati e speranze alla perigliosa fatica della sopravvivenza quotidiana.
Fin dagli albori della loro storia, quindi, gli uomini cercarono e intuirono la presenza di una forza spirituale, la cui eterna esistenza fosse alla base di tutte le cose. L'idea di palingenesi (dal greco: di nuovo, rinascita) può essere considerata antica quanto la razza umana.
Si trovano scarse testimonianze scritte, ma la mitologia ed i manufatti recuperati in preistoriche ed antiche sepolture fanno pensare come fosse ben presente la convinzione che la vita continuasse dopo la morte fisica. Nei successivi periodi, in cui si era maggiormente sviluppata la scrittura, comparvero evidenti segnali di credenza di un'altra vita, successiva ad una che finisce.
Nelle antiche religioni misteriche o della fertilità, la similitudine allegorica tra i semi del grano o la muta della pelle del serpente con la rinascita, introduceva al concetto di una ciclicità della vita, e quindi alla reincarnazione.
In occidente, ancor prima del cristianesimo e con varie sfumature, la reincarnazione era contemplata nelle credenze misteriche da varie popolazioni. Credevano così nella reincarnazione i Celti, i Galli, i Druidi, varie tribù germaniche, i nativi Americani, i Greci ed alcuni tra i Romani. Dall'accoglimento dell'ipotesi della reincarnazione e del karma da parte di filosofi, pensatori e saggi, in oriente si guardò con timore, rispetto ed ammirazione il divenire della "ruota della vita".
Non diversamente in occidente, per il periodo fino all'introduzione del Cristianesimo, come religione ufficiale dell'Impero Romano. E' dopo questo limite che le cose cambiano, almeno nel mondo di influenza del cristianesimo, dove lo Stato e la Chiesa tesero alla emarginazione e sconfessione del concetto di reincarnazione. Questo atteggiamento fu probabilmente conseguente al timore di mancanza di rispetto e osservanza all'autorità costituita tanto nella vita pubblica che in quella religiosa. Infatti tale concetto poteva indurre gli individui a ritenersi sollevati dall'obbedienza in virtù dei contenuti della dottrina della reincarnazione. Ritornerò più approfonditamente in seguito su questo aspetto.
Prima di proseguire nel complesso tentativo di affrontare l'odierno argomento, anche se risulta estremamente difficile e condivisibile ridurli a semplici definizioni, può essere utile individuare in generale alcuni concetti chiave, così come sintetizzati dalla scrittrice Judy Hall, studiosa dell'argomento, in una sua recente opera sulla reincarnazione.
- "Reincarnazione"
Vivere una vita in un corpo fisico, morire e rinascere di nuovo in un corpo fisico differente. Viene conosciuta anche come metempsicosi o trasmigrazione dell'anima.
Rinascere in un nuovo corpo dopo la morte.
E' in relazione al principio di causa ed effetto. Ciò che è stato messo in movimento in un dato momento del passato ha effetti nel presente, e ciò che è messo in movimento nel presente influenza il futuro. Il karma è prodotto da azioni, pensieri, parole.
L'ipotizzare che l'anima viva dopo la morte e si riaffacci in nuove forme fisiche suggerisce la possibilità che ogni individuo porti con sé, in ogni vita, la risultante delle azioni proprie, ed in un ciclo di rinascita tenda a crescere spiritualmente mediante molteplici esperienze, ovvero a ripercorrere cammini già percorsi ma anche diversi se il suo karma risulta negativo.
Una condizione di esistenza non fisica in cui l'anima entra dopo la morte, conservando la consapevolezza cosciente e la memoria; spesso si verifica anche una revisione delle varie vite. Ad alcuni livelli dello stato successivo la morte, l'anima sembra abitare un corpo, in altri è energia pura.
La componente eterna e non fisica del Sé che passa da questa vita ad una nuova vita, attraverso la morte.
- "la parte immateriale dell'uomo"
- "la parte morale ed emozionale dell'uomo".
Tratto da "La reincarnazione"
di Gianfranco Cuccoli
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