venerdì 10 ottobre 2008

OPERAZIONE PETTIROSSO

Pettirosso è un uccellino conosciutissimo di piccole dimensioni (circa 135 mm.) diffuso in tutta Europa, in Italia lo si vede e lo si sente spesso in inverno nei giardini, nei parchi ed in campagna, mentre rovista tra le foglie secche e i muschi in cerca di piccoli insetti. Non ha timore dell’uomo e accetta volentieri piccole mollichelle di pane, in campagna molte volte segue il contadino ,che vangando il terreno porta allo scoperto piccoli insetti.. La femmina ha il colore rosso del petto più pallido, i maschi sono territoriali e attaccano altri maschi se questi invadono il loro spazio vitale. Il nido viene costruito a terra ben nascosto tra un ciuffo d’erba o sotto un ceppo d’albero, vengono deposte 3-5 uova finemente punteggiate di rossastro la cova dura 12-15 giorni, i piccoli s’involano dopo 13-15 giorni.

Questo uccellino rotondetto, dai grandi occhioni, contrariamente alle apparenze è litigioso e prepotente. Il suo canto melodioso venne imitato da Chopin nel tema principale della “Grande polonaise brillànte” e da ciò è invalsa l'abitudine di chiamare il Pettirosso “Chopin dell'aria” mentre più giusto sarebbe stato forse chiamare il famoso musicista “Pettirosso di Varsavia”.

Una gentile leggenda, fra le tante fiorite su questo grazioso pennuto, attribuisce il colore del suo petto a una goccia del sangue di Cristo, cui il Pettirosso avrebbe cercato di alleviare le sofferenze sforzandosi di strappare le spine della corona.

Raggiunge un peso massimo di 16 grammi.

E' un uccello dalla vivacità inesauribile. Sul terreno si muove con una rapida successione di lunghi balzi, in posizione quasi curvata per un passo o due, poi si arresta in atteggiamento eretto, facendo vibrare talvolta ali e coda. Se incuriosito o eccitato, inclina rapidamente il corpo da lato a lato, movendo ali e coda. Il volo è solitamente lento e breve.

Il canto è semplice e cristallino ed è particolarmente melodioso all’epoca degli amori. Emette un tie ripetuto e persistente, un tsip o ts'ssp debole, un tsii sottile e lamentoso. Se eccitato, emette un iss simile al suono prodotto da un gatto irritato; canta anche la femmina.

Il Pettirosso è diffuso in tutta Europa sino al circolo polare artico e dall'Atlantico agli Urali; alcune sottospecie dimorano nell'Asia Minore, nelle Canarie e nell'Iran. In Italia è stanziale ovunque.

In Campania è presente sia nel Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano che in quello del Vesuvio.

I boschi di conifere e i boschi cedui costituiscono il suo habitat nei mesi estivi, habitat che viene abbandonato in autunno per la ricerca di cibo nelle pianure e nei giardini presso l'abitato, dove spesso il pettirosso s'inoltra spinto dalla sua insaziabile curiosità, lesto però a sfuggire l'uomo di cui non gradisce la presenza.

Le specie nordiche sono più frequentemente migratrici e si spostano nelle ore notturne.

http://digilander.libero.it/verdecammina/pettirosso.htm#





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