A Stoccolma il prossimo 10 dicembre tre fisici giapponesi riceveranno il Nobel per la fisica. Ma la decisione annunciata oggi dal Comitato scientifico del premio ha provocato grande amarezza tra i fisici italiani che reclamano parte della paternità delle scoperte fatte dai tre scienziati giapponesi premiati per le loro ricerche, Yoichiro Nambu, Makoto Kobayashi e Toshihide Maskawa.
Ma i testi in materia parlano chiaro. In fisica, infatti, la matrice "CKM" serve per descrivere il modo in cui i "mattoni" della materia, i quark, si mescolano per dar forma alle particelle. E "CKM" sta per matrice Cabibbo-Kobayachi-Maskawa che sono le iniziali dei tre ricercatori cui spetta la paternità della scoperta, ma il primo, l'italiano Cabibbo, non è stato premiato.
L'interessato, il prof. Nicola Cabibbo, che è Presidente della Pontificia Accademia delle Scienze a Roma, oggi ha preferito lasciar esprimere ai colleghi il dispiacere per il mancato riconoscimento.
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