sabato 3 gennaio 2009

L'ETERNITA' - FAVOLA


L’eternità

di Parisi Cleonice


Sai dove vendono l’eternita'?

Disse un bambino ad un vecchio uomo che scolpiva un pezzetto di legno con un coltellino, seduto su di un tronco.

L’eternità? E cosa te ne faresti piccino? Voglio fare un regalo alla mia mamma, si chiama Monica.

Sta male? Disse l’anziano uomo preoccupato!

No! Rispose il piccolo.

Ma voglio che resti sempre con me!

Capisco piccolo, fammi pensare l’eternità per una mamma, è difficile da cercare bimbo mio. Ma sai a volte le cose si hanno sotto agli occhi e non si vedono! Mentre penso, tu siediti vicino a me!

Il bambino si sedette al fianco al vecchio e prese ad osservare il suo lavoro certosino su quel pezzetto di legno, e poi disse: Cosa stai facendo?

E l’uomo rispose: Una statuina di legno, sono alcuni mesi che ci lavoro!

Lo sai che è davvero bella? Sembra una bambina! E’ una bambina piccolo mio.

E mentre parlavano del più e del meno, il vecchio terminò la piccola statuina. Il bambino era talmente entusiasta dall’opera che dimenticò il motivo per il quale era lì seduto, e quando il vecchio gliela porse dicendo: E’ per te!

Il bambino impazzì di gioia. Ma ci hai lavorato tanto?

Disse poi nel sentirsi in colpa, nel prendere quel piccolo capolavoro.

Bambino tu mi avevi chiesto dell’eternità, ed io te l’ho appena offerta!

Ma è solo una statuina?

Non è solo una statuina, ma è qualcosa che è stato fatto con amore, l’amore è l’unica cosa che conta, l’ amore è l’eternità.

Il bambino tornò dalla mamma colmo di entusiasmo, con la statuina tra le mani dicendo: Mamma ti regalo l’eternità!

La mamma commossa abbracciò il suo bambino dicendo: Amore, io l’eternità c’è l’ho tra le braccia, il mio cuore è nel tuo cuore e li dentro non finirà mai di battere.

E poi aggiunse: Ma chi ti ha dato questa meravigliosa statuina?

Un vecchio signore laggiù. Disse il piccolo.

Lo sai che anche tuo nonno scolpiva il legno? Disse la donna, mentre guardava la perfezione con la quale era stata intagliata la piccola scultura.

Mamma ma il nonno ora dov’è? E’ volato in cielo tanto tempo fa, ma resterà nel cuore della tua mamma per l’eternità. Vieni andiamo a ringraziare il signore!

La donna prese il piccolo per mano e si diresse, verso il tronco sul quale doveva essere seduto l’anziano uomo, non trovando nessuno.Amore sei sicuro che fosse qui?

Si mamma era seduto proprio qui! Disse il piccolo. Guarda c’è ancora il suo coltellino.

La mamma raccolse il coltellino da terra e con gli occhi sgranati lesse quel che era scritto sul manico, “Al mio caro papà, sarai nel mio cuore per sempre. Monica”. Il mio cuore è nel tuo cuore e li dentro non finirà mai di battere, figlia mia. Ricordalo. Disse una voce dal cielo

Il dono atteso


Ho inteso l’inutilità del mio peso,
la caducità della mia età,
l’alternarsi dell’amarsi,
ma ancora sento che è da farsi;

Ho inteso del sorriso il triste viso,
delle parole vere le nere vele,
dell’umanità la sua vanità,
ma ancora sento che qualcosa accadrà;

Ho inteso della malattia il peso,
delle lacrime il sapore acre,
della delusione la nera visione,
ma ancora in me sento la passione;

Ho inteso del domani le nefaste mani,
del mio cedere al troppo credere,
del tormento il freddo vento,
ma ancora palpita in me il sentimento

Ho inteso e compreso
che non sarà la notte
a firmare la mia sorte;

Ho inteso e compreso
che la vita non è un peso
ma un dono atteso.


http://parole.piuchepuoi.it/1144/leternita-favola

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