venerdì 16 dicembre 2011

BIOMUSICA - GEO 13/ 11/ 2011



La biomusica è una metodologia diretta e pratica che serve ad equilibrare e a stimolare il corpo per evitare la somatizzazione dei conflitti emotivi. Secondo il suo ideatore, il professor Mario Corradini, docente di musicoterapia in Italia, Svizzera e Spagna, questo metodo si basa sulla relazione fra suoni, musica, malattia ed energia bioenergetica e viene usato con successo in gruppi aperti, ai quali aderiscono persone senza sintomatologie dichiarate, e anche in terapia, ad esempio nel recupero dei tossicodipendenti.
Rilassamento, equilibrio e stimolazione sono i tre effetti immediati della musica. Mediante l'ascolto musicale, la produzione di suoni indirizzati, i giochi, gli esercizi di respirazione, le narrazioni e le fantasie guidate è possibile intervenire sul funzionamento del sistema bioenergetico, prevenendo la somatizzazione dei conflitti emotivi o contribuendo alla loro guarigione.

Il sistema bioenergetico

Il sistema bioenergetico è costituito da centri, intendendo per tali quei sistemi neuro-endocrini che regolano le attività della persona. Questi sono punti di controllo delle funzioni vitali, si localizzano in zone specifiche del corpo umano e sono alimentati da energia nervosa che circola fra essi. L'energia è l'alimento dei centri, il combustibile con il quale funzionano. Questa energia deve mantenersi ad un livello costante, poiché se aumenta l'attività di un centro, alzando per questo il consumo energetico si sovraccarica tutto il circuito, mentre se diminuisce la quantità di forza disponibile il centro si può bloccare, fermando così la circolazione della corrente e producendo alterazioni in tutto il sistema.

I blocchi energetici

Secondo la biomusica, la maggior parte delle patologie trova origine nei conflitti emozionali sofferti dalla persona. I disturbi di origine emotiva vanno ad interferire con il nostro sistema bioenergetico, costituito da centri neuro-endocrini che regolano tutte le nostre attività. Se l'energia che li alimenta non si mantiene a un livello costante in tutti i centri, si verifica un blocco che causa disequilibrio, disfunzioni o addirittura malattie. I blocchi di energia si localizzano in determinate zone del corpo, con ghiandole, organi e viscere corrispondenti:


ghiandola ipofisi, epifisi, cervello;
laringe, tiroide e paratiroide;
cuore e timo;
polmoni, bronchi, pleura;
fegato, stomaco, pancreas, intestini;
reni, prostata, utero;
genitali.

Molte malattie, organiche o mentali, hanno origine nella sfera emotiva ed emozionale: in ognuno di noi si possono osservare rigidità mentali, emozioni represse e/o pregiudizi sul proprio corpo, paure, tutti elementi che determinano una certa divisione interiore e che comportano un fare - pensare - agire spesso contraddittorio. La biomusica parte dalla constatazione che l'uomo somatizza costantemente le sue emozioni positive e negative, gli organi colgono queste vibrazioni che influiscono sul loro funzionamento. Attraverso il suono e la musica si può agire su due aspetti fondamentali della persona, emozionale e fisiologico, per arrivare all'identificazione dei conflitti che condizionano i comportamenti delle persone e per capire il funzionamento di quei meccanismi interiori che portano sofferenza.

Che succede a livello energetico?


I conflitti emotivi, strutturandosi come blocchi, creano ostacoli al passaggio della energia nel corpo, si somatizzano e compare la malattia. I blocchi hanno una particolare forza di coesione, alla quale corrisponde una frequenza, cioè una nota chiave: inviando suoni con frequenza simile a quella di coesione si può alterare la forza che li mantiene uniti. A tal fine si usa il suono, canalizzando le vibrazioni verso i posti in cui i blocchi si trovano. Il suono, infatti, può entrare in risonanza con questa frequenza, rompere il blocco e reintegrare l'energia nel circuito bioenergetico, evitando così la somatizzazione. Da qui il carattere preventivo della biomusica: nel caso in cui la malattia sia già conclamata, questa terapia può aiutare a fermarne l'evoluzione o persino a produrre un'involuzione, grazie al principio di risonanza fra suono e corpo.
Tuttavia, anche se la musica indirizzata può dissolvere e/o rimuovere i blocchi ed indurli a restituire all'organismo quella energia che avevano immagazzinato, la guarigione completa avviene solo quando si risolve il conflitto emotivo che ha originato la patologia. I conflitti emotivi possono essere superati nel momento in cui la persona riesce ad individuare l'origine del suo male.
In questo caso è necessario, però, fare un lavoro profondo su se stessi ed attivare un cambiamento, altrimenti, primo o poi, ricomparirà la malattia. La musicoterapia può essere un valido aiuto, soprattutto se coadiuvata da altre tecniche che possono aiutare il soggetto ad operare sui conflitti, per risolverli e per riassorbire l'energia che hanno imprigionato.

Perché la musica?

Il corpo è come uno strumento musicale che richiede una costante accordatura. Attraverso particolari combinazioni sonore si può agire per risonanza


sulle zone corporee che risuonano per simpatia; il beneficio è dovuto al massaggio vibratorio che il suono apporta alle diverse parti del corpo, in accordo alla capacità di risonanza di esse. E' la frequenza dello stimolo sonoro, più che la sua provenienza, quello che induce la stimolazione dei meccanismi nervosi-ormonali, ossia risposte fisiche a quegli stessi implusi;
sul sistema bioenergetico, influenzando e modificando il funzionamento;
sulle ghiandole, stimolandone la produzione ormonale;
sulle onde cerebrali; le onde cerebrali indicano i livelli di coscienza in cui si trova l'individuo: veglia, rilassamento, sonno leggero, sonno profondo. Il suono può modificare l'attività cerebrale inducendo il cervello a raggiungere la frequenza desiderata in accordo alla frequenza che si applica. Il sistema bioenergetico della persona varia secondo lo stato di coscienza: portando la frequenza delle onde cerebrali verso quelle che denotano uno stato di rilassamento, l'energia nella persona circola con più equilibrio, diminuiscono la frequenza cardiaca, la respirazione e la pressione sanguigna e predominano le onde cerebrali più lente. Quando la persona è rilassata, ma attenta, i nodi di conflitto possono essere individuati meglio, il soggetto non si identifica troppo emotivamente con essi e l'energia, che in questo stato fluisce in modo equilibrato, aiuta a limitare i blocchi, predisponendo così alla risoluzione degli stessi.

Movendo da queste considerazioni, la musica viene integrata ad altre discipline complementari, per ristabilire l'equilibrio psicofisico della persona. Durante le sedute si coinvolge e si attiva globalmente il soggetto attraverso il movimento del corpo, che la musica facilmente stimola, le associazioni mentali, le immaginazioni guidate e il risveglio emozionale. Nel gruppo si tenta di far uscire l'individuo dal suo isolamento, vincendo le sue resistenze, per farlo relazionare con gli altri.

La Biomusica applicata alla tossicodipendenza

Nelle comunità per il recupero dei tossicodipendenti si è riscontrato che la biomusica aiuta e contribuisce a superare gli effetti negativi dei blocchi energetici, che si manifestano prevalentemente sottoforma di paura di affrontare la realtà, di essere se stessi, di comunicare con gli altri, di riconoscere situazioni dolorose e di assumere le proprie responsabilità. Gli obiettivi principali, come l'autoaffermazione, il coraggio, la fiducia in se stessi e la determinazione si ottengono solo quando si risolve il conflitto che ha generato il disagio e la sofferenza. I conflitti emotivi possono essere risolti solo quando la persona riesce ad individuare l'origine del suo male e la biomusica può essere un valido aiuto, soprattutto se supportato da altre tecniche psicoterapiche. I giovani che vivono in comunità sono invitati a partecipare volontariamente ed attivamente alle sedute di biomusica per un'intera settimana; gli incontri di due ore ciascuno si dividono in sedute di gruppo alla mattina ed individuali nel pomeriggio. Prima degli esercizi con il suono indirizzato vengono proposti giochi musicali, stiramenti e momenti di rilassamento per riscaldare il corpo; le attività che eventualmente vengono aggiunte e che solitamente chiudono le sedute sono i racconti e le fantasie guidate.

Il metodo

In Biomusica il metodo è un insieme di proposte tratte da diverse discipline che vengono utilizzate dal terapeuta per promuovere il benessere psicofisico della persona, aiutandola a superare i conflitti emotivi che causano disfunzioni al sistema bioenergetico. Il principio fondamentale di questo metodo sta nella convinzione che il suono esercita costantemente un'influenza sull'organismo umano. Il suono diventa così una vera e propria forma di energia; noi ascoltiamo con l'udito ma anche con le ossa, il sangue, i muscoli, la pelle e tutta la materia di cui siamo fatti. Siamo materia che vibra: tutto il corpo o una parte di esso può entrare in risonanza quando riceve vibrazioni simili alle proprie e ogni zona dell'organismo vibra a frequenze diverse a seconda dei materiali che la compongono.

Nella seduta di biomusica vengono, dunque, proposti esercizi con il suono vocale indirizzato, giochi, narrazioni e fantasie guidate.


Il corpo si comporta come un ricetrasmettitore di onde, sensibile alle vibrazioni sonore, in particolare a quelle situate approssimativamente nella zona corrispondente all'ampiezza media della voce umana, dalla più grave delle voci maschili alla più acuta delle voci femminili. Il principio attivo della tecnica del suono indirizzato consiste nell'emissione e nella ricezione cosciente dei suoni: si devono inviare le loro vibrazioni verso la zona corporea da noi voluta per rimuovere il blocco. Intonando determinate note nello loro giusta frequenza si agisce per risonanza simpatica sui blocchi, sciogliendoli, recuperando l'energia che avevano accumulato e ridistribuendola nell'organismo. Questo processo diventa efficace se applicato prima della somatizzazione dei conflitti, quando i blocchi sono ancora carichi d'energia.
Gli esercizi con suoni indirizzati si basano sulla combinazione di respiri appropriati, su intonazioni precise di note, su immagini mentali e sulla partecipazione attiva del soggetto e sull'intenzionalità con la quale vengono realizzate le attività.

La voce La voce nasconde in se una grande forza guaritrice; la voce è il principale strumento terapeutico per canalizzare ed indirizzare il suono verso il centro bloccato, influenzando di conseguenza anche gli organi corrispondenti. Cantando il suono più basso che siamo in grado di produrre e toccando le zone dove questo risuona, possiamo sentire vibrare il petto e parte del ventre, la schiena e le costole. Se poi proviamo con un suono medio, vibreranno il collo, la clavicola, la mandibola inferiore e parte della nuca, ciò vuol dire che questo secondo suono si collocherà un po' più in alto rispetto al primo. Da ultimo, se cantiamo un suono acuto il più forte possibile, ci accorgiamo che vibrano le ossa della testa, il naso, la fronte ed il palato, cioè le zone del corpo più alte delle precedenti. Questo è dovuto al fatto che ogni frequenza risuona in un posto particolare dell'organismo. Tanto più acuto è il suono prodotto o ricevuto, tanto più in alto vibrerà il nostro corpo.

Le vocali Secondo la Biomusica ci sono suoni della voce umana che agiscono su specifiche zone corporee. Si usano le vocali comuni a tutte le lingue, combinandole tra loro o rinforzandole con le consonanti H e M, che completano il lavoro delle vocali, poiché introducono nell'organismo le vibrazioni del suono emesso. In linea generale si può dire che su ogni zona corporea agisce prevalentemente una precisa vocale. Ecco quali sono le vocali, dove devono essere indirizzati i suoni e quali parti del corpo vengono interessate dalla vibrazione:

I - per il sistema nervoso e immunitario usiamo la vocale I, indirizzando il suono verso la testa, in particolare verso la radice del naso. Le zone interessate sono il cervello, le ghiandole dell'ipofisi e dell'epifisi;
E - per il sistema fonetico usiamo la vocale E, indirizzando il suono verso la gola. Le zone interessate sono la laringe, la tiroide e la paratiroide;
O - per il sistema circolatorio usiamo la vocale O, indirizzando il suono verso il centro del petto. Le zone interessate sono il cuore e il timo;
A - per il sistema respiratorio usiamo la vocale A, indirizzando il suono verso il petto. Le zone interessate sono i polmoni, i bronchi e la pleura;
U - per il sistema digestivo usiamo la vocale U, indirizzando il suono verso l'ombelico. Le zone interessate sono il fegato, lo stomaco, il pancreas e l'intestino; - sull'apparato sessuale e su altre zone specifiche si usano combinazioni di suoni.

Logicamente i suoni sono terapeutici e preventivi se sono adoperati nella loro giusta frequenza, con una respirazione adatta, con la postura corporea ad essi corrispondente e se sono attivati per un certo periodo di tempo.

Come agisce il suono indirizzato
Se colpiamo leggermente, ma continuamente sul nostro braccio compare una tenue macchia rossa che diventa scura se continuiamo a farlo. Il suono agisce nella stessa maniera: fa affluire il sangue lì dove colpisce, dove fa vibrare. La sillaba RIN, per esempio, fa affluire il sangue al naso; se proviamo a pronunciarla in tono acuto, sentiremo come le vibrazioni che inviamo vadano a sollecitare proprio quella zona, quando entra in risonanza. Ci sono fonemi come M e N che risuonano nelle ossa della testa; la M propaga la sua vibrazione verso il centro del cranio facendo risuonare la ghiandola pineale e l'ipofisi. Quando una ghiandola vibra è stimolata nella sua attività, nel suo lavoro: cantare un suono, diretto correttamente, influisce sulle funzioni ghiandolari. Per pronunciare un suono dobbiamo collocarlo ed emetterlo in una particolare maniera: la B fa risuonare le labbra e i denti anteriori, la G il centro del palato, e così di seguito. Ogni lettera, sillaba, parola e fonema è una vibrazione o un insieme di vibrazioni.

Istruzioni per l'uso
A quanti intendono utilizzare la tecnica del suono indirizzato si consiglia di:


o disporre di un ambiente calmo, senza la possibilità di essere interrotti;
o rilassarsi, tenere gli occhi chiusi e una posizione eretta;
o mantenere un volume medio della voce: ne troppo piano ne troppo forte. E' preferibile che i suoni A-O-U siano intonati con la voce grave, la E con la voce di tono medio e la I con la voce acuta. La vocalizzazione deve iniziare con la lettera H (lieve colpo sospirato) e finire con la lettera M (chiudere la bocca);
o effettuare l'inspirazione attraverso il naso, mentre l'espirazione serve per vocalizzare il suono, fino ad esaurire l'aria;
o fare uno o più esercizi almeno una volta al giorno;
o dedicare almeno cinque minuti per ogni esercizio;
o consultare il medico di fiducia se siete affetti da qualche malattia cronica, prima di eseguire gli esercizi.

I giochi di socializzazione, di riscaldamento, di creatività … teatrali, ritmici … sono tutti trasformazioni di giochi infantili e/o musicali ed hanno lo scopo di scuotere il soggetto togliendolo dalla sua immobilità, facendogli cioè eseguire movimenti corporei ai quali non è abituato, spingendolo a vincere le resistenze acquisite per avvicinarlo al resto dei componenti del gruppo. Il primo è un obiettivo che tende a fermare o ad alterare la catena di pensieri, emozioni e movimenti quotidiani, l'ultimo invece è socializzante. A livello muscolare si mira a contrarre e a rilassare le diverse zone corporee, scaricando le tensioni superficiali e caricando in modo positivo l'emotività della persona.



La narrazione, tecnica conosciuta sin dall'antichità, è usata in Biomusica per aiutare il soggetto a ripercorre la sua storia, per individuare eventuali situazioni difficili alle quali vengono tolte conflittualità e negatività. La musica in questa attività serve per creare un'atmosfera suggestiva e per isolare da eventuali rumori o voci provenienti dall'esterno, che potrebbero disturbare o distogliere l'attenzione. E' necessario che il soggetto sia in uno stato di rilassamento e calma e che visualizzi il racconto, poiché se dovesse perdere il filo della narrazione è possibile che proprio in quel punto del racconto si nasconda il conflitto, che si tenterà di risolvere con un dialogo successivo con il terapeuta. Vengono preferite le narrazioni che contengono le cosiddette immagini primordiali, presenti nei miti, nei racconti fantastici e nelle tradizioni folkloristiche, e che hanno speciali connotazioni collegate all'organismo umano e alle paure ataviche delle persone, come la luce, l'acqua ed il fuoco. La luce e l'acqua, percepite come sostanze fluide possono agire come ammorbidente della zona corporea su cui si tenta di lavorare, possono aiutare a distenderla e a favorire lo scioglimento del blocco emotivo che la interessa. La luce, immagine universale che tutte le persone sono in grado di riportare alla mente, induce a stati di rilassamento attivo. Il fuoco è presente nei racconti in cui si affrontano conflitti con persone dell'altro sesso.


Tecnica importante per aiutare la ristrutturazione delle personalità ed è ottima per concludere una seduta di Biomusica, soprattutto se si usano correttamente degli stimoli musicali appropriati, che permettono così di arrivare molto velocemente a conclusioni utili per gli obiettivi di questo metodo. Si tratta di << strutturare un argomento immaginario fra il soggetto e l'operatore, in cui si tenta di giungere ad un punto dal quale la persona possa osservare, direttamente o come allegoria, i sui nodi di conflitto emotivo >>. L'argomento della fantasia verrà sviluppato da entrambi: il terapeuta stimola, incoraggia, persuade senza forzare perché la persona, seduta e ad occhi chiusi, racconti le azioni che si sviluppano nel suo mondo interiore. La comparsa lungo il racconto di personaggi-chiave può alludere ad eventuali conflitti e l'immagine che li accompagna deve agire, << per attivare quei meccanismi mentali necessari affinché il problema venga risolto ed il ricordo negativo perda gradualmente la sua forza distruttiva >>. L'esperienza indica che le immagini più utilizzate si collegano a problemi emotivi originati nel nucleo affettivo - familiare e l'obiettivo non è certamente quello di modificare gli avvenimenti del passato, ma di cambiare la relazione emotiva della persona con gli stessi.

Bibliografia


M. CORRADINI, Biomusica - La Musicoterapia nel suo metodo integrale, Ed. COM, Ascoli Piceno, 1996.
M . CORRADINI, Iniziazione alla Musicoterapia, Esercizi di rilassamento, tonificazione ed equilibrio con la Biomusica, Ed. Mediterranee, Roma, 1999.
http://www.benessere.com/psicologia/arg00/musicoterapia/biomusica.htm

IMPRONTA DELLA PARTICELLA DI DIO - CERN 13/ 12/ 2011







TROVATA L'IMPRONTA DELLA PARTICELLA DI DIO - CERN 13/ 12/ 2011

MILANO - C'è «l'impronta» del bosone di Higgs, la cosiddetta «particella di Dio». I primi dati sono stati presentati a Ginevra, in un affollatissimo seminario organizzato al Cern, dai coordinatori degli esperimenti Atlas e Cms, gli italiani Fabiola Gianotti e Guido Tonelli dell'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn). I dati presentati restringono il campo per la ricerca del bosone a energie minori del previsto e si spera di fugare ogni dubbio dell'esistenza della particella entro la fine del 2012, quando sarà stata completata l'analisi degli esperimenti in corso.
BOSONE - Il bosone di Higgs» è all'origine della manifestazione della massa e la conferma della sua esistenza potrebbe far compiere passi avanti nelle Teorie di unificazione, già verificate per le forze nucleari ed elettromagnetiche ma che escludono ancora la gravità. La ricerca è stata condotta da due squadre differenti (con gli esperimenti denominati Atlas e Cms) ciascuno all'oscuro dei risultati dell'altro. Entrambe hanno lavorato in collaborazione con il Cern e con l'Organizzazione europea per la ricerca nucleare vicino a Ginevra. La Gianotti, che fa parte della squadra Atlas, ha dichiarato che l'intervallo in cui con maggioriprobabilità si potrebbe rinvenire il bosone di Higgs, si trova ai livelli di energia più bassi: tra 124 e 126 miliardi di elettronvolt (GeV), ciascuno con uno scarto compreso fra 2,5 e 3 deviazioni standard.

ABBOTTONATI - I fisici del Cern restano comunque molto abbottonati e affermano che «non si può ancora parlare di una scoperta». Il termine «scoperta», infatti, non è stato mai pronunciato nel corso del seminario di presentazione dei risultati. «Atlas», ha spiegato Fabiola Gianotti, «esclude al 95% la presenza della particella nell'intervallo di energie compreso fra i 131 e 453 GeV mentre rileva un possibile picco a 126 GeV (un livello di energia che corrisponde a poco più di cento volte la massa del protone) con una precisione statistica pari a 2,6 sigma; per la certezza che non si tratti di una casualità occorre un valore pari a cinque». Tonelli, coordinatore dell'esperimento Csm, ha aggiunto che «si tratta di valori statistici prevedibili con i dati a disposizione e i relativamente bassi livelli di energie come quelli in gioco; l'esperimento conferma alcuni eventiinteressanti nell'intervallo tra 120 e 131 GeV, con un picco sotto i 130 GeV (1,9 sigma)».

«MY GOD» - «My God!» è stato il primo commento di Peter Higgs. Lo ha raccontato Guido Tonelli. «Quando gli abbiamo comunicato i nostri dati, Higgs era spaventato dall'idea che fossimo così vicini e la sua prima esclamazione è stata My God». A 82 anni, Peter Higgs preferisce essere molto prudente: «sembrava davvero un po' terrorizzato - ha osservato Tonelli - dall'idea che si arrivasse al dunque».

martedì 13 dicembre 2011

DOVE C'E' BARILLA... C'E' L'INCENERITORE !!! LUCA BARILLA LO APPROVA ...ORRORE!!!



Dove c'è Barilla.... L'inceneritore aliterà sulla pasta più conosciuta al mondo.

Negli ultimi mesi molto si è discusso sulla stampa e sul web sui pro e contro dell'inceneritore di Ugozzolo e il dibattito si è infervorato non poco.

Non sono tanti però i cittadini di Parma che hanno presente dove è stato deciso di costruire un inceneritore rifiuti da 130.000 tonnellate. In questa pagina web (http://www.gestionecorrettarifiuti.it/pano/panorama/Panorama.html) diamo la possibilità a chi ancora non sia andato in pellegrinaggio a Ugozzolo, di capire di che cosa parliamo e di fare mente locale su dove sta crescendo il camino. Esattamente, dove c'è Barilla.
Parafrasando lo slogan dell'azienda orgoglio della nostra terra, vogliamo rendere percepibile e reale, utilizzando anche gli strumenti del mondo virtuale, il fatto che l'inceneritore sta per essere costruito, appunto, dove c'è Barilla. Il 1° settembre siamo andati sul cavalcavia di via Burla, abbiamo scattato una serie di fotografie per riprendere a 360° l'area circostante e rendere evidente che, a soli 1300 metri da una delle aziende più importanti del nostro Paese, sta per essere messo in funzione un forno inceneritore. Questo impianto erutterà 144.000 metri cubi all'ora di fumi da combustione contenenti anche diossine, furani e metalli pesanti, per 8 mila ore all'anno.

Una follia. Le tonnellate in più di PM10, il famigerato particolato fine, saranno 3,2, rappresentando solo un bilancio emissivo parziale a cui saranno sottoposti i fortunati 1800 dipendenti del mulino bianco che ogni giorno si recano a lavorare nello stabilimento di Pedrignano. Quest'area, fortemente antropica e produttiva, è stata considerata, dai miopi redattori del progetto del Paip, "a bassa densità abitativa". Secondo alcune stime prudenziali accoglie invece, nel solo raggio di 2 km dal camino, quasi 10.000 lavoratori, di aziende grandi, e di aziende piccole (SPIP, Chiesi, Barilla, 3 caseifici del Parmigiano-Reggiano, solo per citarne alcune).

L'inceneritore verrà costruito dove c'è Barilla. Un'azienda multinazionale italiana del settore alimentare, leader mondiale nel mercato della pasta, fondata nel 1877, con 49 siti produttivi in 10 Paesi diversi nel mondo e con un fatturato di 4,17 miliardi di euro. Un marchio ed una reputazione riconosciuta in tutto il mondo, prima in Italia in una ricerca fatta dal Reputation Institute di New York sulle prime 600 aziende al mondo per fatturato, al 19° posto nel mondo e prima assoluta tra le aziende alimentari. Un marchio ed una reputazione costruiti con fatica dalla famiglia Barilla e dai suoi dipendenti, che oggi rischiano di veder andare letteralmente in fumo secoli di lavoro e di impegno, al primo segnale di malfunzionamento dell'inceneritore. Un impianto che continua ad essere venduto come perfetto, ma che mostra, nei territori dove è stata adottata una simile tecnologia, storie di sequestri, chiusure, procure in allarme, sversamenti di diossine 14 volte oltre i limiti, come nel caso dell'inceneritore di Pietrasanta, rinnovato secondo le BAT (Best Available Technologies) nel 2007. Noi ci continuiamo a domandare perché. Perché, alle porte della Food Valley, oggi, nel Dicembre 2011, ci siano ancore amministratori locali convinti che quella di costruire l'inceneritore "Dove c'è Barilla" sia una scelta giusta.

lunedì 5 dicembre 2011

DVD PATCH ADAMS - THE CLOWN CAKRA



PER NATALE REGALA IL DVD " VIVERE LA GIOIA", PRODOTTO DA APNU: DOCUMENTAZIONE DEI SEMINARI DI PATCH ADAMS CONDOTTI A PARMA NELL'OTTOBRE 2006 GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE DI DIVERSI ENTI, ASSOCIAZIONI E SPONSORS.




COSTO  €10
SPEDIZIONE CON RACC. €5
PER INFO: 340 3709215 / info@apnu.net






THE CLOWN CHAKRA

 The Clown scientists have found that all our problems can be placed under one heading: Seriousness. Seriousness is the leading cause of everything from Cancer to Reincarnation. Scientists from the Clown Academy have already discovered a new source of healing. It is a psychic energy point located between the heart chakra and the throat chakra.
 It is called the Clown chakra.
 If people are feeling miserable; if they have financial problems; if their relationship situation is the pits: if they are in ill health, if they have a need to sue people; if they find fault with their brother; then obviously their clown chakra is closed. When this happens, the scientists have observed under a high –powered microscope that the cells in every organ display a sad face; and when the clown chakra is open and functioning normally, the cells display a happy face.
 The scientists realized that if a person is ill, it is because his mind has projected guilt onto the cells of his body and has forced out the love that is normally found within each cell of the body.
The cells are therefore saying “I LACK LOVE” or “ILL” for short.
 The scientists also discovered that all disease is due to the fact that the cells are ‘out of ease” or “dis-eased”. When the clown chakra is opened and working (or rather playing) properly, the psychic mechanism sucks up misery, pain, anger, resentment, grievances, unhappiness and so on, and converts the energy into tiny red heart shaped balloons. The red heart balloons contain Natures's Love and Joy.
These balloons are directed to the "dis-eased " cell or situation, and a happy face appears instantly. When the light enters the darkness, the darkness is gone.
 Sometimes these red heart balloons are called endorphins, due to the fact that when anyone experiences them the feeling of separation ends, they experience being back home with the Father and hence are no longer an orphan, This is the well known “end orphan” (endorphin) effect.
 So if you think someone is attacking you, Clown Scientists recommend that you visualize sending that person red heart shaped balloons filled with Nature’s Love and Joy. Remember to keep your clown chakra open and remember to laugh - seriousness causes reincarnation. “Your only obligation in any lifetime is to be true to yourself. Being true to anyone else or anything else is impossible”



 



http://www.nonsoloanima.tv -
Il Gruppo Me.Te.C.O. Medicine e Terapie Complementari in Oncologia, presenta l'incontro con il dr. Patch Adams (25 Maggio 2011, Milano). L'evento si è realizzato grazie all'Associazione Culturale Boiron, Omeoart.

"Sognate in grande e fate in modo di realizzare questo grande sogno".

Patch Adams ci racconta il suo percorso di medico, il suo sogno straordinario di creare un modello ospedaliero efficace e basato sui valori di compassione e gioia di vivere.

Il punto principale è che la medicina è un business e i più poveri non possono accedervi. Per questo motivo Patch Adams ha iniziato diversi anni fa un progetto per erogare gratuitamente le cure ospedaliere. Il concetto alla base è che non si dovrebbe pagare per avere delle cure, indipendentemente dalla propria condizione economica.

Un altro aspetto importante è la quantità e la qualità del tempo che il medico mette a disposizione del paziente. Quello che è importante è infatti il rapporto medico-paziente. Dietro un malato spesso c'è una persona infelice e insoddisfatta, che ha bisogno di riscoprire la gioia di vivere.

Amicizia, curiosità, senso della meraviglia, speranza, passione: la vera domanda è come stimolare tutto ciò nelle persone? Come aiutare la gente a trovare il significato della propria vita? ... Per vivere bene e nella gioia... E anche per morire bene e nella gioia?

Per superare la sua depressione giovanile, Patch Adam ha detto a se stesso che se il mondo in cui viveva non gli piaceva, allora doveva fare di tutto per cambiarlo.

Se non ti piace quello che vedi, allora fai la rivoluzione e cambialo! Fai la rivoluzione dell'amore... Della passione! Se vuoi pace e giustizia, se questa è la tua passione, allora adoperati per ottenerli!


Possiamo plasmare in ogni attimo la persona che siamo e che vogliamo essere. Possiamo vivere in base alle nostre intenzioni. Che intenzioni abbiamo per noi stessi? Se ciascuno di noi non si impegna ad autocostruirsi, la società lo farà per noi, con un risultato ben diverso dalle nostre speranze.

Patch Adams e la sua associazione stanno costruendo un ospedale basato su questi principi, dove non esista gerarchia medica né pagamento in denaro per le cure. Dove anche la medicina alternativa trova posto, insieme al senso della comunità, della formazione e dell'educazione. Per maggiori informazioni visitare il sito: www.patchadams.org

"  Chi pratica lo yoga vede se stesso nel cuore di tutte le creature e tutte le creature nel proprio cuore"
Bhagavad Giita
 
Un sito per conoscere meglio l'India http://www.inindia.it/index.htm
Associazione per il Neo Umanesimo http://www.apnu.it

sabato 3 dicembre 2011

NEUROPSICOLOGIA DELL'ESPERIENZA RELIGIOSA - FRANCO FABBRO - AUGIAS



Un libro straordinario su ciò che avviene al nostro organismo durante le esperienze mistiche, che ha il pregio unico di presentare, in modo comprensibile a tutti, dati aggiornati alle più recenti ricerche scientifiche. Nell'ambito della neuropsicologia, che indaga i fenomeni psichici dell'uomo al livello del sistema nervoso, l'autore concentra la sua attenzione sui fenomeni di estasi e beatitudine su cui si imperniano le tradizioni spirituali. Illustra le tecniche mistiche di numerose religioni antiche e attuali evidenziando in esse il frequente uso di alimenti sacri per indurre la trance, ma anche i complessi rapporti fra malattia, guarigione e spiritualità.

giovedì 17 novembre 2011

CERIMONIA DELL'ACQUA CON MASARU EMOTO - TRIESTE 23 /10/ 2011 - BABA NAM KEVALAM



Cerimonia dell'acqua con Masaru Emoto svoltasi durante il convegno "cerchio della vita" a Trieste il 23 ottobre 2011 . Uno dei canti della cerimonia ha utilizzato il mantra "BABA NAM KEVALAM" tutto ciò che esiste è amore.
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Masaru Emoto ha messo a punto una tecnica che ha consentito di scoprire e di ammirare i molteplici segni del linguaggio figurativo con cui l'acqua risponde agli stimoli esterni.
Attraverso tale tecnica è possibile fotografare i cristalli ottenuti dal congelamento di acqua sottoposta alle vibrazioni non solo di parole o brani musicali, ma anche di pensieri e stati d'animo. L'acqua è infatti in grado di registrare la vibrazione di una energia estremamente sottile, definita nella cultura giapponese Hado. I risultati degli esperimenti condotti da Masaru Emoto dimostrano che i cristalli dell'acqua modificano la propria struttura in relazione dei messaggi che ricevono. L'acqua sottoposta alle vibrazioni di parole e pensieri positivi forma dei cristalli bellissimi simili a quelli della neve, l'acqua sottoposta alle vibrazioni di parole e pensieri negativi reagisce creando strutture amorfe e prive di armonia.

Hado, la più piccola unità di misura dell'energia, e la nascita del cristallo. Ci racconta? 
Hado è una parola giapponese che significa "cresta dell'onda". Questo termine indica la vibrazione energetica estremamente sottile che è all'origine della creazione. Grazie all'incontro con il dottor Lorenzen e all'utilizzo della M.R.A. (Magnetic Resonance Analyzer), una macchina in grado di misurare l'intensità di Hado, ho potuto dimostrare che l'acqua può migliorare le condizioni fisiche delle persone. Successivamente la mia ricerca si è focalizzata sulle immagini dei cristalli di acqua ghiacciata. Il cristallo d'acqua è il segno che rende visibile l'influsso di questa sottile vibrazione, non visibile all'occhio umano, ma in grado di influenzare la materia.

L'acqua ci ascolta, memorizza sul suo nastro magnetico le vibrazioni dei nostri pensieri e delle nostre emozioni e ci risponde nel linguaggio figurativo dei suoi cristalli. Questo dialogo con l'acqua consapevolizza e porta a galla l'immagine di ciò che siamo ? 
E' difficile accettare che l'uomo comune possa credere al concetto di dialogo con l'acqua, in realtà questo dialogo esiste. La Terra, chiamata anche il Pianeta d'Acqua, è coperta per il 70% della sua superficie di acqua, la stessa proporzione presente in un corpo umano. La neve, che cade sulla Terra da milioni di anni, contiene cristalli simili tra loro ma diversi uno dall'altro. Ogni cristallo porta in sé un'informazione. Più precisamente, la geometria del cristallo è l'informazione stessa che si cristallizza. L'acqua, attraverso la creazione e la contemplazione dei suoi cristalli, rende possibile un dialogo con l'uomo elevando la sua consapevolizzazione.

E' uscito il suo secondo libro Messaggi dall'Acqua Volume II. In questo lavoro lei ha attribuito particolare attenzione all'aspetto delle relazioni. Le immagini dei cristalli riflettono il risultato delle esperienze interpersonali all'interno di nuclei quali la famiglia, la scuola e i gruppi di preghiera. 
Sì, in questo libro mi sono dedicato in modo particolare all'esperienza della preghiera e all'energia che la preghiera produce. L'esperienza della preghiera ha in sé le vibrazioni del sentimento e dell'emozione che accompagnano la parola. La risultante è una vibrazione sottile in grado di intervenire sulla materia modificandola. A questo proposito voglio ricordare l'incantesimo provocato dall'energia della preghiera sulle sponde del lago Biwa, in Giappone.
Il 25 luglio 1999, alle ore 4.30 del mattino, 350 persone si sono riunite di fronte al lago inquinato per offrire le proprie preghiere all'acqua. L'intenzione delle persone che pregavano insieme era sintonizzata su pensieri di armonia e gratitudine. Il risultato è stato sbalorditivo! L'acqua prelevata dal lago inquinato prima di essere sottoposta alla vibrazione della preghiera non ha prodotto alcun cristallo, mentre l'acqua prelevata dopo la preghiera è stata in grado di produrre bellissimi cristalli per oltre sei mesi, fino a gennaio del 2000.
E' stata l'acqua stessa a guidare la mia ricerca verso questa direzione. L'intuizione, nel mio lavoro, è essenziale... mi capita di svegliarmi nel cuore della notte con l'intuizione di ciò che devo trasmettere.

Il pianeta sta andando incontro ad un processo di deterioramento pressoché inevitabile.
A questo proposito lei si è fatto promotore di un progetto che invita le persone ad inviare sentimenti di amore e gratitudine nei confronti dell'acqua che scorre in zone del mondo particolarmente a rischio. Questa sua proposta porta il nome di Progetto di Amore e Gratitudine all'Acqua... 

Io sono convinto che è la coscienza di ognuno di noi che crea il nostro mondo.
La vibrazione dell'amore e della gratitudine possono essere trasmesse, attraverso la nostra intenzione, ai corsi d'acqua che attraversano i paesi devastati dai conflitti e dalle guerre. Le faccio un esempio. Immaginiamo di inviare la nostra preghiera, il nostro pensiero d'amore al fiume Giordano sulle cui sponde vivono israeliani e palestinesi. L'acqua, informata da questa altissima vibrazione di luce, armonizzerà la terra e coloro che la berranno. Naturalmente sono molte le regioni nel mondo dove dimorano guerra e povertà, come India, Pakistan, Irak e alcuni stati africani. Per sostenere e divulgare questo progetto ho creato un sito,www.thank-water.net, che sta avendo un grande seguito. Attraverso questo gesto di preghiera all'acqua è come se operassimo una trasfusione al pianeta sostenendolo con la vibrazione più potente, quella dell'amore.

Roberta Piliego



http://www.lifegate.it/essere/articolo.php?id_articolo=950

venerdì 11 novembre 2011

LACRIMA DI SOLE

di Giovanna Di Filippo

(Delegata Responsabile per la Regione Abruzzo dell'Associazione Wambli
Gleska)




Seduta sulla poltroncina nel mio angolo di casa preferito, sono
intenta a guardare una pietra. Si chiama “lacrima di sole”, così mi ha
detto il mio amico. La giro tra le mani, la osservo e la “sento”. Il
suo colore giallo e la sua forma, la fanno sembrare veramente una
lacrima che il Sole ha lasciato cadere sul pianeta Terra. La guardo e
la sento, emana calore pur essendo fredda e la cosa non mi sorprende.
Il mio bel rapporto con le pietre non è recente, ma solo da pochi
anni ho capito il perché. Ora capisco il perché ho sempre raccolto
pietre ovunque mi trovassi. Ricordo che mia madre, il giorno che
uscii di casa per andare con mio marito, mi diede due grosse buste di
plastica contenenti pietre e mi disse “queste sono tue, portale con
te”.

“….tutto è sacro, dal ramo dell’albero, al sasso, all’acqua, la Terra
e ciò che in essa vive….”

Questo è uno dei concetti alla base della spiritualità dei Nativi
Americani. Da qui si parte per comprendere che tutto intorno a noi,
tutto ciò che la Natura ci offre, sono dei doni che ci sono stati
messi a disposizione e con i quali dobbiamo interagire con grande
rispetto.

“….spesso i bipedi senza ali si dimenticano che sono solo ospiti…..”
mi disse il mio amico un giorno.
Tutti gli elementi della Natura ci parlano, ma noi Esseri umani, non
ascoltiamo.

“…se ti siedi su un Sasso sentirai il suo cuore che batte. La pietra
vive, la pietra parla, ascolta la pietra….”

I Nativi d’America considerano tutto ciò che è in natura con reale
potere: le pietre, ad esempio, non sono oggetti inanimati, ma pulsanti
di vita e di magico potere.

Mi piacque molto conoscere la storia di Ragazzo Pietra. Una storia
tramandata prima solo oralmente, e poi scritta in una raccolta di miti
e leggende. In questa leggenda un mucchio di pietre insegnò a Ragazzo
Pietra a costruire una capanna per la purificazione.
Le pietre, rese incandescenti, all’interno della Capanna Sudatoria,
sono vive più che mai, il calore e l’umidità che rilasciano dopo
essere state bagnate, ti penetrano nella pelle fino ad arrivare
all’anima e il collegamento che si crea con esse fa da ponte per far
salire le preghiere fino a Dio.

Si canta dentro l’Inipi, e le canzoni sono preghiere, a modo loro
anche le pietre cantano perché le foglie di cedro che vengono poggiate
su esse, bruciando provocano dei piccoli scricchiolii che sembrano
gridolini.

I canti ci sono sempre, qualunque cerimonia si faccia, cantare è
importante, e spesso le canzoni sono ricavate da sogni e visioni.
Non posso non pensare alla visione per eccellenza, quella più
conosciuta al mondo indiano e non: la grande visione di Alce Nero.
Chiunque si avvicini, anche per poco, al mondo indiano, passa
attraverso questa visione. La conosce e la porta con se, spesso anche
senza comprenderne il significato, comunque la fa propria. Penso che
la visione stessa penetri dentro le viscere di chi la legge e non ne
esce più e, anche quando il lettore si dimentica di averla letta… la
visione agisce perché la grande visione di Alce Nero si adatta a
tutti, di qualsiasi razza, cultura e religione.

“…e mi trovai in cima alla più alta delle montagne e sotto di me vidi
il Cerchio del mondo. In quel luogo vidi più di quel che posso
raccontare e capii più di quel che vedevo, perché vedevo in maniera
sacra la forma di tutte le cose così come debbono vivere insieme come
un unico essere…”

Una delle cose che mi colpì di più all’inizio delle mie letture fu
quella di constatare l’importanza che gli indiani davano (e danno
ancora!) ai sogni. Chiunque raccontava un sogno, anche se a
raccontarlo era un bambino, veniva ascoltato con estremo interesse e
se il sogno conteneva qualche indicazione specifica nessuno si poneva
il problema se crederci o meno. Nessuno dubitava, si eseguiva e
basta. Ad esempio, c’era un segnale di pericolo per l’intera tribù?

Bene, senza alcun problema l’accampamento veniva spostato in luoghi
più sicuri, e quando un sogno non era ben compreso si organizzava
subito una “ricerca per una visione”, un rito molto importante
organizzato e guidato da un uomo di medicina, che serviva per
chiedere consiglio alle Forze Superiori.

In ogni cerimonia ci sono canti e ogni canto è accompagnato dal ritmo
dei battiti del tamburo.

Per me il tamburo è lo strumento per eccellenza perché è quello che
rappresenta meglio il battito del cuore e di conseguenza la vita. Con
il suo ritmo in battere e in levare si identifica perfettamente il
pulsare del cuore con i suoi movimenti di sistole e diastole, perciò
quando si ascolta non si può fare a meno di venirne inglobati fino a
diventare un tutt’uno con tutto ciò che è intorno.

“….la nostra moderna lingua utilizza molte parole dei bianchi, ma non
c’è potere in essa. La conoscenza dei vecchi racconti del mio Popolo
la ricevo da un tamburo o dal suono di un flauto o dalle mie visioni e
dalla nostra sacra erba pejuta, ma soprattutto dalle antiche parole
del tempo andato, le parole degli antenati…..”

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APNU, associazione per il  Neo-umanesimo, si ispira alla filosofia neo-umanista creata e proposta da Shrii Prabhat Ranjan Sarkar nel 1982 e che ha dato origine a molte iniziative, ricerche e pubblicazioni in diverse parti del mondo..
Ecco un breve riepilogo dei punti salienti messi in  risalto da brani molto esplicativi tratti dal testo stesso.
Definizione di neo-umanesimo
"... Tutte le molecole, atomi, elettroni, protoni, positroni e neutroni, sono la vera espressione della stessa Coscienza Suprema. Coloro che ricordano questa realtà, che hanno sempre viva nei loro cuori questa realizzazione, sono considerati coloro che hanno raggiunto la perfezione nella vita."
"Quando lo spirito base dell'umanesimo è esteso ad ogni cosa animata ed inanimata di questo universo, io ho definito tutto questo come NEOUMANESIMO. Questo neoumanesimo eleverà l'umanesimo all'universalismo, il culto dell'Amore per tutti gli esseri creati di questo universo.

 E’ a causa del modo di pensare dell'umanità che fino ad oggi, l'andatura del progresso umano è stata penosamente lenta. Se gli verrà data una nuova direzione la velocità del progresso umano sarà grandemente accelerata...L'umanità, come un insieme, sarà convertita in una potente forza spirituale, in quella fase nessuna strategia pseudo-umanistica funzionerà. Tutte le altre armi diventeranno completamente impotenti di fronte a questa potentissima arma spirituale (Brahma'stra). "
" Tutti i fenomeni esistenti sono emanati dal Nucleo Esistenziale. Il Nucleo Esistenziale di un singolo individuo è direttamente collegato con il punto di controllo del Nucleo Cosmico del sistema cosmologico. Ma questo sentiero non è psico spirituale. D'accordo con il NeoUmanesimo la Meta Suprema e Finale è di far coincidere il nucleo esistenziale individuale con il Nucleo Esistenziale Cosmico. Come risultato l'intera esistenza individuale diventa una con il Nucleo Controllore del sistema cosmologico e questa sarà l'espressione più alta del NeoUmanesimo. Questo status neoumanistico salverà non soltanto il mondo degli esseri umani, ma anche quello delle piante e degli animali. In questo Supremo Status neoumanistico l'umanità universale raggiungerà la meta della sua esistenza. Allora niente sarà impossibile per gli esseri umani..."

Un sito per conoscere meglio l'India http://www.inindia.it/index.htm
Associazione per il Neo Umanesimo http://www.apnu.it
Blog sullo Yoga per bambini  http://bimbinyoga.blogspot.com/

11- 11 -11 BENVENUTI NELL' ETA' DELL' ACQUARIO






ETA’ DELL’ACQUARIO – ISTRUZIONI PER L’USO

All'interno del periodo di cambiamento energetico che stiamo attraversando,  il giorno 11-11-2011 assume una valenza particolare.
In questa data vari gruppi  in tutto il mondo si riuniranno per una  meditazione collettiva creando quindi una connessione energetica planetaria.

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11.11.11: Benvenuti nell'Età dell'Acquario  di Giorgio Gustavo Rosso e Anna Santoro (Dharma Kaur)



Care lettrici e cari lettori di Scienza e Conoscenza, chissà se sapete che stiamo per entrare ufficialmente nell'Età dell'Acquario. Ecco cosa ha detto Yogi Bhajan: "l'11 novembre 2011 entreremo nell'Età dell'Acquario. Sarà un tempo nuovo. L'intera psiche cambierà. Dovete purificare la mente, il corpo e l'anima per essere innocenti, reali e puri. Elevatevi per essere angelici. Questo periodo, dove sarete al servizio, è un'età della consapevolezza e
dell'esperienza". Secondo la cronologia yogica, basata su cicli di oltre 4 milioni di anni, si sono succedute molte Ere nella lunga storia dell'Umanità. Oggi noi stiamo vivendo all'inizio di un'Età del Ferro (Kali Yuga), di 432.000 anni,
iniziata circa 5.000 anni fa. Il nostro sistema solare impiega circa 26.000 anni a compiere la rotazione attorno al proprio asse centrale, lungo un'orbita chiamata zodiaco, divisa nei dodici segni zodiacali. Ci vogliono circa 2.100 anni per attraversare uno di questi segni, periodo che individua un'era astronomica. L'ultima, appena conclusasi, è stata l'"Era dei Pesci", dominata dalle macchine e dalle gerarchie...
 Gli ultimi vent'anni, dal 1991 al 2011, sono stati il periodo di transizione e passaggio all'Età dell'Aquario, che sarà caratterizzata dalla coscienza, dall'informazione e dall'energia. L'acquario è un segno d'aria, e l'Età dell'Acquario è già famosa per le sue straordinarie invenzioni  nell'utilizzo dei trasporti aerei, dell'elettricità, dei computer e di Internet. Oggi viaggiamo nell'aria come pesci nell'acqua e facciamo circolare le idee attraverso il mondo alla velocità della luce.
L'Età dell'Acquario sarà prima di tutto un'epoca spirituale. "Durante l'Era dell'Acquario chi vive per sé stesso sarà poco rispettato, mentre sarà rispettato che si dedicherà ai bisogni degli altri. Imparate a sostenere gli altri per quanto i vostri mezzi ve lo permettono. Applicatevi al vostro meglio e ogni volta diverrete più bravi e l'intero universo sarà al vostro servizio…  Nel corso degli ultimi vent'anni la Terra ha rallentato la sua velocità di rotazione e il campo magnetico terrestre ha aumentato la sua velocità divibrazione, l'asse di rotazione si è spostato, il Sole irradia fino a 60 volte più di prima e tanti altri parametri si sono modificati. E in conseguenza a ciò anche la psiche è cambiata, e continuerà a cambiare.



Laurence Hillman , astrologo

" ... L'Età dell'Acquario. Al momento il più grande di tutti gli eventi è uno spostamento dell'umanità dall'età dei Pesci verso l'Età dell'Acquario. Questo è un processo e non un evento improvviso. C'è un'antica nozione astrologica e filosofica che ci dice che ogni duemila anni l'umanità si sposta in una nuova era. Nel corso di ogni epoca la costellazione astrologica opposta è ugualmente presente nei segni dei tempi. L'umanità si sforza di conciliare le polarità contenute nelle tensioni opposte. Il segno opposto dei Pesci è la Vergine. Il modo più semplice per descrivere lo scisma del tempo che stiamo abbandonando è la frattura fra la religione (credenze,  fantasia eimmaginazione) e la scienza (logica, la razionalità e il mondo naturale).La nostra superiorità religiosa ci rende onnipotenti sugli animali e ciò che madre natura ha da offrire. Nell'era dei Pesci, santo è diventato sinonimo di separazione da ciò che è naturale…
Ora arriva l'età dell'Acquario, con il suo governatore, Urano il disturbatore universale di tutte le cose. Concetti chiave per capire l'archetipo Urano/Acquario sono l'uguaglianza e il modo in cui ci rapportiamo  agli altri, al gruppo. L'idea del globalismo-da un'economia globale, al riscaldamento globale, alla comunicazione globale e migrazione, sono espressioni distinte di questa nuova era. Direi che il più evidente simbolo dell'Acquario emerso fino ad oggi èInternet e la sua condivisione delle informazioni a livello mondiale. Passando dal sognante Archetipo di Nettuno all'istantaneo e fulmineo Urano, ecco la spiegazione astrologica del perchè le nostre vite e il tempo stesso, sembrano aver accelerato in modo così drammatico. Oggi ci aspettiamo  tutto all'istante.. L'accelerazione delle nostre vite sembra aver
modificato il modo di pensare delle future generazioni.  Urano è anche l'attore più umanitario sul palcoscenico celeste. La sua visione è mentale,distaccata, scientifica e intuitiva. Il gruppo e come ci inseriamo nel gruppo al quale vogliamo affiliarci, sono concetti affini ad Acquario/Urano. Con la globalizzazione, arriva la maggiore consapevolezza che l'unico gruppo a cui tutti apparteniamo è il genere umano.  Le Aziende che riescono nell'Era dell'Acquario sono piccole, agili, sanno adattarsi ai cambiamenti e alle opportunità, cercano in fretta  strategie a proprio vantaggio. Violentare la terra, non è più accettabile: sostenibilità e rinnovabile sono le le parole d'ordine della nuova era. Ray Grasse ha paragonato il nuovo paradigma di cooperazione a una band jazz. Un gruppo di individui qualificati suonano insieme perché ogni musicista suona meglio quando suona con gli altri. Nessuno deve essere il capo, ogni suonatore fa gli assoli, pur mantenendo la propria individualità. Questo ha implicazioni che trascendono gli affari. Un altro esempio dell'età emergente Acquario / Urano è Wikipedia, il cui fondatore si è ispirato a questa visione: "immaginate un mondo in cui a ogni singola persona sul pianeta è dato libero accesso alla somma di tutta la conoscenza umana. Questo è il nostro impegno". La terza crepa nelle nostre fondamenta è quindi la presa di coscienza collettiva che i vecchi modi di possedere e condividere il potere e la ricchezza non funzionano più. Siamo tutti esseri umani di fronte alla nostra estinzione, a prescindere dalla razza, religione o credo. La sopravvivenza dipende dall' unione....
Permetti  al vecchio di allontanarsi. Domanda tutto ciò che credi e scava un buco nella terra attorno alle tue fondamenta. Disintegra tutto ciò che senti necessario per la tua sicurezza. Poi inizia a chiederti cosa si potrebbe fare con questo buco nel terreno, fertile che anela a  essere seminato dalla tua creatività. Infine, guardati intorno e nota quante altre persone stannofacendo lo stesso. A seconda delle azioni che intraprenderete, per voi stessi o quelli intornoa voi, i prossimi anni potranno essere i tempi migliori o peggiori.





venerdì 14 ottobre 2011

TAMBURI, FLAUTI E TOSSICODIPENDENZA

Musicoterapia: tamburo e flauto contro la tossicodipendenza?

Non solo farmaci in aiuto ai tossicodipendenti; la terapia convenzionale può
essere utilmente sostenuta suonando in gruppo o musicando un testo
personale. Però la musica ha anche dei risvolti negativi.

Il tema della settimana d'aggiornamento organizzato dall'Apothekerkammer
(Austria) quest'anno s'intitolava "Doping e dipendenza". Ne riferisce Gerta
Niebauer per Die Presse.

La tossicomania si forma nel cervello

Sebbene la dipendenza riguardi tutti i ceti sociali, è particolarmente
diffusa negli strati marginali dove causa un ulteriore scivolamento,
l'esclusione dalla società "bene" e, da ultimo, una vita al limite della
legalità. In minima parte la tossicodipendenza deriva anche da
predisposizione genetica, ad esempio da una malattia psichica in famiglia.
Con il termine dipendenza s'intendono quei fenomeni fisici e psichici che
sorgono e aumentano con il ripetuto consumo di sostanze che inducono
all'assuefazione. Il desiderio di droga s'impone allora su tutte le altre
attività e gli impegni. "Anatomia della felicità" -definisce lo psichiatra
Ludger della clinica universitaria di Freiburg- le regioni cerebrali
implicate nella tossicodipendenza, soprattutto l'ippocampo, il sistema
limbico e il sistema dopaminergico: i centri compensativi. La dipendenza
nasce dunque nel cervello.

Debellare le paure con la musica

A metà degli anni '80 il neuroscienziato viennese Hellmuth Petsche fu tra i
primi a dimostrare, con l'elettroencefalogramma, che l'ascolto della musica
crea legami intensi tra varie regioni cerebrali, "si apre una finestra nel
cervello". Si creano infatti dei mutamenti fisici e psichici; si potrebbe
parlare di un effetto psicofisico. Da allora la musicoterapia si è imposta
in molti campi -nello studio delle lingue, per il trattamento dei disturbi
psichici, dopo una lesione cerebrale o una paralisi. E allora perché non tra
i drogati?
I due relatori della settimana di studio, gli psichiatri Madlung Kratzer e
Tebartz van Elst, vedono di buon occhio la musicoterapia quale completamento
di una cura farmacologica standard. In alcune cliniche tedesche per
tossicodipendenti sono già stati fatti esperimenti di questo tipo; in
Austria ci si può rivolgere privatamente all'associazione austriaca dei
musicoterapeuti.
"In modo analogo alle sostanze stupefacenti, anche con la musica si possono
modulare il sistema limbico e dopaminergico, ossia i sistemi compensativi.
Si può dominare meglio le sensazioni negative e sciogliere tensioni, paure,
rapporti bloccati", spiega lo psichiatra infantile Thomas Stegemann, che
dirige la sezione di musicoterapia di un ateneo viennese. La cosa migliore è
suonare in gruppo, bastano strumenti semplici come il tamburo o il flauto
dolce. Uno può portarsi dei brani musicali oppure si possono discutere i
testi delle canzoni. "Nel gruppo si cerca anche di mettere in musica i testi
personali; spesso ciò aiuta il paziente a uscire dalla passività
dell'ambiente della droga e ad approdare al superamento attivo dei propri
problemi". Sul versante opposto, la ricezione passiva della musica, o
musicoterapia passiva, ha lo scopo di rilassare, di "lasciar andare" e di
elaborare i propri sentimenti. "Attraverso la musica i pazienti possono
imparare che c'è dell'altro oltre alla droga".
Ma non tutta la musica va bene per tutti; bisogna adeguarla individualmente.

Gli aspetti rischiosi della musica techno

La musica ha anche dei lati oscuri. Come esempio estremo è stato citato il
ministro di polizia cinese Ming-Ti, che già nel terzo secolo avanti Cristo
aveva stabilito: Chi oltraggia l'Altissimo, non deve'essere impiccato, ma
torturato con il suono incessante del tamburo e con i rumori forti fino a
quando non stramazzi a terra. E il recentissimo studio Prevention Research
dell'Università di Berkley in California sul consumo di musica nelle
discoteche mostra che musica techno, reggae e rap inducono i giovani a fare
uso di alcol e droghe, e a comportarsi con aggressività. Negli Usa questa
particolare musica, unita a rumori estremi, la cosiddetta musica bi-neurale,
è stata recentemente proibita dal Servizio antidroga.

(traduzione di Rosa a Marca)

   www.droghe.aduc.it

mercoledì 5 ottobre 2011

LA LUNGA NOTTE DELL'INCENERITORE - DIBATTITO PUBBLICO ALL'ASTRA - PR

Aspettando il verdetto del Tar incontro con il responsabile della politiche per i rifiuti di San Francisco Jack Macy. Nutrita pattuglia di assessori comunali, ben quattro, in platea. Pallini: "Perché andare avanti in presenza di un illecito?
I rifiuti diventano terra per i preziosi vigneti della Napa Valley. I rifiuti si trasformano in pregiati oggetti di artigianato che producono imprese che fatturano milioni di dollari. I rifiuti diventano campi da golf, prati, oggetti di arredo urbano. I rifiuti sono risorse nella California, terra della corsa all'oro, di Google, di Apple e oggi anche del "sogno" rifiuti zero. E' arrivato da San Francisco, nel giorno di San Francesco, Jack Macy - responsabile del programma "Zero Waste" - per illustrare all'affollata sala dell'Astra che cosa si combina oltre oceano in materia di spazzatura.

Tanti cittadini. Ma in prima fila c'è anche una nutrita pattuglia di assessori dell'oramai esaurita amministrazione Vignali: Davide Mora (Ambiente), Giorgio Aiello (Lavori pubblici), gli ultimi arrivati Eugenio Ceci (Urbanistica) e Carlo Alberto Cova (Sport). Il Comune del resto ha concesso il suo patrocinio all'incontro "San Francesco con San Francisco" promosso dal Comitato gestione corretta rifiuti. Una scelta che ha alimentato polemiche (LEGGI ), ma che il delegato alla Salute del sindaco Fabrizio Pallini ha difeso rivolgendosi alla platea. "Con il Gcr c'è stato un percorso costruttivo. Bisogna ammettere - spiega riferendosi all'inceneritore - se sono stati fatti degli errori e avere il coraggio di cambiare e non è detto che non si possa cambiare in corso d'opera. Se c'è un illecito non si capisce perché si debba andare avanti. Non mi sento - conclude parlando a titolo personale - di avvalorare qualcosa che possa portare tumori tra 20 anni". Applausi.

Un dibattitto che aspetta proprio il verdetto del Tar sull'impianto di Ugozzolo, forse decisivo per il futuro dell'opera. Poi lo spazio è tutto per il documentario "Zero Waste" diretto da Victor Ibanez e prodotto da Francesco Barbieri, che spiega come si raccolgono i rifiuti nella città del Golden Gate. Riciclaggio, riuso, comportamenti virtuosi, tariffe a consumo. La ricetta che arriva dalla metropoli californiana non sembra nulla di esoterico. Eppure i risultati come spiega Macy sono importanti: "Abbiamo un tasso di conversione che è arrivato al 78% grazie alla massimizzazione del porta a porta, e sempre meno residuo da smistare in discarica". Si separano, come da noi, carta, organico e rifiuti misti. Il materiale viene quindi trattato in appositi centri - "meno evoluti di quelli presenti in Italia" puntualizza Macy - dove si produce compost di qualità che va bene anche per i vigneti della Napa Valley. "Abbiamo messo in atto campagne d'informazione e tutti, imprese e cittadini - pagano in base al volume di rifiuti che producono. La raccolta viene sostenuta esclusivamente con questa imposta. Abbiamo infine emanato una legge che obbliga a riciclare, per convincere anche alcuni soggetti più restii".

"L'inceneritore - spiega - è una scelta costosa, dannosa per l'ambiente, dobbiamo arrivare a una migliore gestione dei rifiuti e la politica zero rifiuti è la cornice che può condurre a questo risultato". Sia San Francisco che i comuni della Bay Area si sono opposti alla costruzione di termovalorizzatori, adottando già 30 anni fa politiche volte al
(05 ottobre 2011)

http://parma.repubblica.it/cronaca/2011/10/05/news/la_lunga_notte_dell_inceneritore_dibattito_pubblico_all_astra-22713854/

lunedì 3 ottobre 2011

EQUITAZIONE NATURALE - UN CAVALLO CHIAMATO CAVALLO






AsvaNara è una parola sanscrita che significa CavalloUomo. AsvaNara trasmettere la reale e profonda conoscenza del cavallo e del suo linguaggio, per creare un rapporto naturale tra uomo e cavallo. AsvaNara è un metodo per chiunque ama i cavalli, un metodo che permette di ottenere successo senza forza, relazione senza dominanza, volontà senza intimidazione ed armonia senza coercizione.

AsvaNara insegna tutto ciò che serve per vivere una relazione naturale con fiducia e rispetto. I cavalli di natura sono gregari e socievoli, è la parte umana che di solito complica la relazione tra cavallo e uomo.
Mentre l’equitazione tradizionale concentra sul l’addestramento fisico del cavallo, AsvaNara sviluppa la nostra parte umana, mentale ed emozionale, per far emergere il CavalloUomo che vive dentro ciascuno di noi.
Il programma di studio AsvaNara è un dolce percorso che ti libera da credenze ed abitudini limitanti per far brillare il tuo vero potenziale. Conoscere te stesso, imparare a comunicare come un leader naturale, trovare libertà e prendere responsabilità per la tua vita. Il cavallo ci racconta la verità e ci fa vedere in ogni momento chi siamo realmente.  


Qui i riferimenti per potersi mettere in contatto con i responsabili di progetto:


Edwin Wittwer
OCEAN OF LIFE
       … vivere nel centro
Località Grigliano 22  -  52036 Pieve Santo Stefano - Arezzo
Tel +39 0575 79 64 22  -  Fax +39 0575 79 68 06

sabato 1 ottobre 2011

GCR - SAN FRANCESCO CON S.FRANCISCO - 4 OTTOBRE NO INCENERITORE

 Incontro aperto al pubblico- una sorta di veglia laica -  la sera prima della decisione del Tar se riaprire o meno il cantiere di Ugozzolo

Francesco Barbieri lancia il San Francesco anti-inceneritore. Per la sera del 4 ottobre - qualche ora prima dell'attesa giornata in cui il Tar deciderà se riaprire o no il cantiere di Ugozzolo - il farmacista trascinatore dei no-termo ha organizzato un incontro aperto al pubblico sul tema dei rifiuti dal titolo "San Francesco con San Francisco", organizzato con il sostegno del Cgr e il patrocinio del Comune. Ma soprattutto ideato da lui, guru della battaglia contro il forno di Ugozzolo e appassionato finanziatore delle iniziative del comitato, che oltre ad aver investito su pagine e inserzioni pubblicitarie per lanciare l'evento, ha contattato personalmente tre invitati d'eccezione per spiegare ai parmigiani un'alternativa all'incenerimento dei rifiuti.
Sul palco Jack Macy, coordinatore del Programma rifiuti zero di San Francisco (da cui il titolo della serata) - città che ha superato la soglia del 70% con la raccolta differenziata - e "padre del miglior compost del mondo"; Ezio Orzes, assessore all'Ambiente di Ponte delle Alpi (Belluno) che al suo Comune ha fatto raggiungere il 90%, e Raphael Rossi, scelto da Luigi De Magistris per dirigere la società di igiene urbana di Napoli. Dopo la proiezione del documentario "Zero Waste" di Victor Ibanez, prodotto sempre da Barbieri, via al dibattito con il pubblico.
"Sono già stato a San Francisco - spiega l'ideatore della serata - e ho parlato con le istituzioni del loro sistema a rifiuti zero che si potrebbe importare anche qui a Parma". In seguito alla sua visita, due anni fa l'ex sindaco Gavin Newsom aveva anche scritto all'ex sindaco di Parma Pietro Vignali proponendo un nuovo piano di gestione degli scarti urbani, senza però ottenere risposta. Barbieri accompagnerà Jack Macy nelle tappe del suo viaggio istituzionale in Italia, fino ad arrivare a Roma dal sindaco Gianni Alemanno, atteso a sua volta in California per firmare un documento di "alleanza globale contro gli inceneritori". Il sogno di Francesco dunque è a ovest, nella terra promessa della Californa, nella città dalle ripide strade e dalle discese improvvise che punta a chiudere le discariche nel giro di dieci anni.
"Altro che una differenziata del 50%, Parma ha tutte le carte per fare meglio", continua Barbieri, che da anni mette in campo le sue risorse finanziarie per spiegare ai parmigiani un'alternativa possibile all'incenerimento dei rifiuti, prendendo a modello sistemi adottati in altri paesi. "Mio padre si arrabbia con me e tra poco mi farà dormire in giardino - confida sorridendo - ma sto investendo i miei soldi perché ci sia un cambiamento fondamentale nei comportamenti e nella vita delle persone". Ma il sogno di Francesco non finisce qui: "Martedì vorrei trovare in sala l'Unione industriali - continua - accanto a Chiesi, Barilla e i rappresentanti della Provincia". E chissà che la sera di San Francesco qualcuno non si faccia vedere. Magari con un piccolo aiuto dal suo santo omonimo. (alessandro trentadue)


sabato 24 settembre 2011

SCOPERTA STREPITOSA - NEUTRINO PIU' VELOCE DELLA LUCE- RIVOLUZIONE IN FISICA

GINEVRA (Reuters) - Scienziati di tutto il mondo ritengono che la scoperta di particelle sub-atomiche apparentemente in grado di viaggiare più veloce della luce potrebbe portare ad un ripensamento delle teorie sulla composizione del cosmo, ma che lo studio deve prima essere confermato in maniera indipendente. "Affermazioni straordinarie hanno bisogno di prove straordinarie, e questa è un'affermazione straordinaria", ha detto l'eminente cosmologo e astrofisico Matrin Rees a Reuters. L'istituto di ricerca Cern di Ginevra ha detto che le misurazioni fatte negli ultimi tre anni hanno dimostrato che i neutrini sparati in un ricevitore nel Gran Sasso, in Italia, sono arrivati 60 nanosecondi prima di quanto avrebbe fatto la luce -- una piccola differenza che però potrebbe minare la teoria della relatività, formulata da Albert Einstein nel 1905.
"E' prematuro fare commenti", ha detto a Reuters Stephen Hawking, il fisico più famoso al mondo. "C'è bisogno di altri esperimenti e altre verifiche". Jenny Thomas, che lavora sui neutrini all'istituto Fermilab vicino a Chicago, negli Usa, ha commentato: "L'impatto di queste misurazioni, se confermato, sarebbe enorme". Geoffrey Hall dell'Imperial College di Londra, che ha lavorato al Cern, ha detto che le implicazioni dei risultati sarebbero profonde, e potrebbero cambiare "una parte fondamentale della nostra cultura scientifica". Il direttore della ricerca del Cern Sergio Bertolucci ha detto che se le scoperte dovessero essere confermate -- e almeno due laboratori cominceranno probabilmente a lavorare su questo separatamente -- "questo potrebbe cambiare il nostro punto di vista sulla fisica". Un alto grado di cautela è normale nella scienza, dove ogni possibile scoperta rivoluzionaria, soprattutto quando ribalta il pensiero consolidato, viene sempre testata e ri-testata dai ricercatori. Una scoperta di questo tipo comporterebbe una rivoluzione nella fisica paragonabile a quella causata dalla pubblicazione di Einstein della sua teoria della relatività.


Particles found to break speed of light, challenging laws of physics




Finding could overturn laws of physics
Scientists confident measurements correct
An international team of scientists says it has recorded sub-atomic particles travelling faster than light - a finding that could overturn one of Albert Einstein's long-accepted fundamental laws of the universe.
Antonio Ereditato, spokesman for the researchers, said that measurements taken over three years showed neutrinos pumped from CERN near Geneva to Gran Sasso in Italy had arrived 60 nanoseconds quicker than light would have done.
Advertisement: Story continues below"We have high confidence in our results. We have checked and rechecked for anything that could have distorted our measurements but we found nothing," he said. "We now want colleagues to check them independently."
If confirmed, the discovery would undermine Einstein's 1905 theory of special relativity, which says that the speed of light is a "cosmic constant" and that nothing in the universe can travel faster.
That assertion, which has withstood over a century of testing, is one of the key elements of the so-called Standard Model of physics, which attempts to describe the way the universe and everything in it works.
The totally unexpected finding emerged from research by a physicists working on an experiment dubbed OPERA run jointly by the CERN particle research centre near Geneva and the Gran Sasso Laboratory in central Italy.
A total of 15,000 beams of neutrinos - tiny particles that pervade the cosmos - were fired over a period of 3 years from CERN towards Gran Sasso 730 kilometres away, where they were picked up by giant detectors.
Light would have covered the distance in around 2.4 thousandths of a second, but the neutrinos took 60 nanoseconds - or 60 billionths of a second - less than light beams would have taken.
"It is a tiny difference," said Ereditato, who also works at Berne University in Switzerland, "but conceptually it is incredibly important. The finding is so startling that, for the moment, everybody should be very prudent."
Ereditato declined to speculate on what it might mean if other physicists, who will be officially informed of the discovery at a meeting in CERN on Friday, found that OPERA's measurements were correct.
"I just don't want to think of the implications," he said. "We are scientists and work with what we know."
Much science-fiction literature is based on the idea that, if the light-speed barrier can be overcome, time travel might theoretically become possible.
The existence of the neutrino, an elementary sub-atomic particle with a tiny amount of mass created in radioactive decay or in nuclear reactions such as those in the Sun, was first confirmed in 1934, but it still mystifies researchers.
It can pass through most matter undetected, even over long distances, and without being affected. Millions pass through the human body every day, scientists say.
To reach Gran Sasso, the neutrinos pushed out from a special installation at CERN - also home to the Large Hadron Collider probing the origins of the universe - have to pass through water, air and rock.
The underground Italian laboratory, some 120 kilometres to the south of Rome, is the largest of its type in the world for particle physics and cosmic research.
Around 750 scientists from 22 different countries work there, attracted by the possibility of staging experiments in its three massive halls, protected from cosmic rays by some 1400 metres of rock overhead.
Reuters


lunedì 12 settembre 2011

IL FLASH MOB DEGLI SCIENZIATI

 

I ricercatori scendono in piazza e con l'aiuto di Focus organizzano un Flash Mob in piazza di Spagna a Roma: tra la gente incuriosita un gruppo di scienziati ha fatto la danza Maori della Haka per sottolineare l'importanza della scienza. E tutti si sono messi a ballare. 

Immaginate degli scienziati, che nell'immaginario collettivo sono spesso seri e compassati. Metteteli in mezzo a una delle più belle piazze del mondo, Piazza di Spagna a Roma, gremita di gente un sabato pomeriggio di fine estate. E fategli ballare la Haka, la danza tradizionale maori diventata famosa in tutto il mondo perché impiegata dai rugbisti della nazionale neozelandese per caricarsi prima di ogni sfida. 

Flash Mob a Roma. E' quanto avvenuto sabato 10 settembre 2011, per il primo Flash Mob della scienza. 
40 giovani ricercatori sono partiti da via Condotti materializzandosi quasi dal nulla tra la folla di turisti e fanatici dello shopping. Hanno indossato un camice bianco con la scritta Focus sulla schiena. E in pochi secondi hanno formato un corteo. La gente guardava stupefatta: "chi sono?", “Ah guarda: sono quelli di Focus". 
I taxisti hanno rinunciato a strombazzare e hanno seguito il corteo insieme a gruppi di curiosi. Quando i ricercatori, in piazza di Spagna si sono voltati e hanno dato il via alla Haka tutta la piazza si è voltata. E alla fine della danza, sono arrivati gli applausi. 



Il Flash mob (dall'inglese flash: rapido, improvviso, e mob: folla) è una riunione, che si dissolve nel giro di poco tempo, di un gruppo di persone in uno spazio pubblico con la finalità comune di mettere in pratica un'azione insolita. Il raduno viene generalmente organizzato via internet (email, social networks) o cellulare.


Com'è nato il Flash Mob? Focus, in collaborazione con Frascati Scienza e in vista della Notte Europea dei Ricercatori in programma il 23 settembre, ha voluto dare una mano ai ricercatori che avevano in mente di fare qualcosa di eclatante per attirare l'attenzione su di loro.  Volevamo infatti portare nel salotto buono di Roma una coreografia nata per coinvolgere il pubblico e sensibilizzare i cittadini sullo stato della scienza nel nostro paese, invitandoli ad avvicinarsi a un mondo talvolta sconosciuto, seppure molto presente nella vita di tutti i giorni.
Non possiamo fare a meno della scienza. Dal navigatore satellitare ai moderni schermi led, fino ai più sofisticati palmari, tutti infatti utilizziamo in diverso modo gli ultimi risultati del mondo della ricerca. Ed a ricordare il peso ed il ruolo della scienza nella vita di tutti noi sarà appunto la Notte Europea dei Ricercatori, un evento attorno attorno a cui si snoda anche la Settimana della Scienza di Frascati. La Notte Europea dei Ricercatori è la maggiore iniziativa voluta dalla Comunità Europea per far scoprire il valore della ricerca scientifica ai cittadini e quest'anno si svolgerà, in contemporanea, in oltre 300 città europee.

La ricerca per uscire dalla crisi

«Focus ha aiutato i ricercatori ad organizzare questo Flash Mob e siamo contenti di averlo fatto perché è stata una esibizione simpatica e coinvolgente di energie che si mettono a disposizione del paese. E il paese ne ha bisogno, perché come ha detto proprio oggi il presidente Napolitano, la crisi economica non è solo un problema di debito ma oggi, soprattutto, un problema di sviluppo economico insufficiente» ha spiegato Sandro Boeri, direttore di Focus e Focus.it. «La ricerca è un potente acceleratore dell'economia perché produce conoscenza, che a sua volta produce innovazione, che è un ingrediente base per generare ricchezza e benessere, come dimostrano tecnologie che hanno trainato lo sviluppo economico negli ultimi anni: dai telefoni cellulari ai led alle nanotecnologie, tutti prodotti della ricerca».

mercoledì 10 agosto 2011

IL BELLO, LA MATEMATICA E I NUMERI DI FIBONACCI

La sezione aurea fu studiata dai Pitagorici i quali scoprirono che il lato del decagono regolare inscritto in una circonferenza di raggio r è la sezione aurea del raggio e costruirono anche il pentagono regolare intrecciato o stellato, o stella a 5 punte che i Pitagorici chiamarono pentagramma e considerarono simbolo dell’armonia ed assunsero come loro segno di ricoscimento , ottenuto dal decagono regolare congiungendo un vertice si e uno no . A questa figura è stata attribuita per millenni à un’importanza misteriosa probabilmente per la sua proprietà di generare la sezione aurea , da cui è nata .
       Infatti i suoi lati si intersecano sempre secondo la sezione aurea :
La Sezione Aurea, in quanto legge strutturale del corpo umano,ha conosciuto in Leonardo da Vinci (1452/1519) un geniale assertore , avendo collaborato con i suoi schizzi alla stesura del trattato "De Divina proportione" (Venezia,1509) di Luca Pacioli.
    A partire dal Rinascimento la Sectio Aurea acquista il crisma della bellezza estetica.  Secondo Luca Pacioli ed Albrecht  Dürer , la SectioAurea o numero d'Oro, era elemento proporzionale analogico tra la figura umana e la natura oggettiva.
In campo filosofico, inoltre, l'Harmonia della Natura diviene causa e principio del mondo. Ci riferiamo agli scritti di G. Bruno " De la Causa, principio et Uno"(1584) oppure al "Mysterium magnum" ( 1623) di Jacob Böhme.  (***)
In botanica, fisica, zoologia, architettura, pittura e musica, oltre che in geometria in alcune relazioni riguardanti i poligoni regolari, la sezione aurea interviene in modo insistente. Essa, che non è altro che un semplice rapporto di numeri, si incontra ovunque, in natura, come nella scienza e nell'arte, e "contribuisce alla bellezza di tutto ciò che ci circonda."
L’equilibrio armonico che si percepisce nelle opere dell’arte classica e rinascimentale è il risultato di un’impostazione che si realizza in alcuni principi compositivi come l’utilizzo della sezione aurea. In realtà vari esperimenti suggeriscono che la percezione umana mostra una naturale preferenza per le proporzioni in accordo con la sezione aurea. Gli artisti, quindi, tenderebbero quasi inconsciamente a disporre gli elementi di una composizione in base a tali rapporti.

lunedì 8 agosto 2011

8 Hz IL SUONO GUARITORE DEI DELFINI








Il suono emesso dai delfini, ha una frequenza di 8 Hz non udibile dall'uomo.
Le frequenze soniche da loro emesse, generano un campo che riconduce il cervello ed il sistema biomolecolare verso la sua natura equilibrata ad 8 Hz..

Il rumore del mare con delfini è tratto dal cd Shoreline.
SCHEDA CD SHORELINE