Aspettando il verdetto del Tar incontro con il responsabile della politiche per i rifiuti di San Francisco Jack Macy. Nutrita pattuglia di assessori comunali, ben quattro, in platea. Pallini: "Perché andare avanti in presenza di un illecito?
I rifiuti diventano terra per i preziosi vigneti della Napa Valley. I rifiuti si trasformano in pregiati oggetti di artigianato che producono imprese che fatturano milioni di dollari. I rifiuti diventano campi da golf, prati, oggetti di arredo urbano. I rifiuti sono risorse nella California, terra della corsa all'oro, di Google, di Apple e oggi anche del "sogno" rifiuti zero. E' arrivato da San Francisco, nel giorno di San Francesco, Jack Macy - responsabile del programma "Zero Waste" - per illustrare all'affollata sala dell'Astra che cosa si combina oltre oceano in materia di spazzatura.
Tanti cittadini. Ma in prima fila c'è anche una nutrita pattuglia di assessori dell'oramai esaurita amministrazione Vignali: Davide Mora (Ambiente), Giorgio Aiello (Lavori pubblici), gli ultimi arrivati Eugenio Ceci (Urbanistica) e Carlo Alberto Cova (Sport). Il Comune del resto ha concesso il suo patrocinio all'incontro "San Francesco con San Francisco" promosso dal Comitato gestione corretta rifiuti. Una scelta che ha alimentato polemiche (LEGGI ), ma che il delegato alla Salute del sindaco Fabrizio Pallini ha difeso rivolgendosi alla platea. "Con il Gcr c'è stato un percorso costruttivo. Bisogna ammettere - spiega riferendosi all'inceneritore - se sono stati fatti degli errori e avere il coraggio di cambiare e non è detto che non si possa cambiare in corso d'opera. Se c'è un illecito non si capisce perché si debba andare avanti. Non mi sento - conclude parlando a titolo personale - di avvalorare qualcosa che possa portare tumori tra 20 anni". Applausi.
Un dibattitto che aspetta proprio il verdetto del Tar sull'impianto di Ugozzolo, forse decisivo per il futuro dell'opera. Poi lo spazio è tutto per il documentario "Zero Waste" diretto da Victor Ibanez e prodotto da Francesco Barbieri, che spiega come si raccolgono i rifiuti nella città del Golden Gate. Riciclaggio, riuso, comportamenti virtuosi, tariffe a consumo. La ricetta che arriva dalla metropoli californiana non sembra nulla di esoterico. Eppure i risultati come spiega Macy sono importanti: "Abbiamo un tasso di conversione che è arrivato al 78% grazie alla massimizzazione del porta a porta, e sempre meno residuo da smistare in discarica". Si separano, come da noi, carta, organico e rifiuti misti. Il materiale viene quindi trattato in appositi centri - "meno evoluti di quelli presenti in Italia" puntualizza Macy - dove si produce compost di qualità che va bene anche per i vigneti della Napa Valley. "Abbiamo messo in atto campagne d'informazione e tutti, imprese e cittadini - pagano in base al volume di rifiuti che producono. La raccolta viene sostenuta esclusivamente con questa imposta. Abbiamo infine emanato una legge che obbliga a riciclare, per convincere anche alcuni soggetti più restii".
"L'inceneritore - spiega - è una scelta costosa, dannosa per l'ambiente, dobbiamo arrivare a una migliore gestione dei rifiuti e la politica zero rifiuti è la cornice che può condurre a questo risultato". Sia San Francisco che i comuni della Bay Area si sono opposti alla costruzione di termovalorizzatori, adottando già 30 anni fa politiche volte al
(05 ottobre 2011)
http://parma.repubblica.it/cronaca/2011/10/05/news/la_lunga_notte_dell_inceneritore_dibattito_pubblico_all_astra-22713854/
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