Vegetariani: cuore tenero
Studio del San Raffaele sulla risposta del cervello a scene di sofferenza di uomini e animali
ROMA - I vegetariani sono più sensibili alla sofferenza di uomini e animali rispetto a chi mangia carne. È il risultato di uno ricerca condotta dai ricercatori dell'ospedale San Raffaele di Milano. Gli studiosi hanno dimostrato tramite risonanza magnetica che chi non mangia carne e pesce presenta una maggiore attività cerebrale di condivisione davanti a immagini di sofferenza di uomini e di animali.
La ricerca, pubblicata sulla rivista PLoS One, ha analizzato venti soggetti onnivori, diciannove vegetariani e ventuno vegani durante la visione di immagini di esseri umani o animali in difficoltà. Gli scienziati hanno evidenziato che rispetto a chi mangia carne e pesce, vegetariani e vegani presentano una maggiore attivazione delle aree del lobo frontale del cervello associate alla percezione di sentimenti empatici.
La ricerca, pubblicata sulla rivista PLoS One, ha analizzato venti soggetti onnivori, diciannove vegetariani e ventuno vegani durante la visione di immagini di esseri umani o animali in difficoltà. Gli scienziati hanno evidenziato che rispetto a chi mangia carne e pesce, vegetariani e vegani presentano una maggiore attivazione delle aree del lobo frontale del cervello associate alla percezione di sentimenti empatici.
Il cibo costituisce una delle maggiori fonti di energia fisica e contribuisce alla formazione della LINFA, materia prima attraverso la quale tutte le ghiandole producono i rispettivi ormoni. La medicina ufficiale descrive la linfa come un “fluido” che trasporta in tutto il corpo sostanze nutritive, sostanze di scarto e globuli bianchi attraverso il cosiddetto “sistema linfatico” : complessa rete, parte del sistema immunitario, costituito da organi linfoidi tra cui midollo osseo, milza e timo. Lo Yoga attribuisce importanza fondamentale alla linfa considerandola cibo per il cervello infatti una scarsità di linfa limita le funzioni del cervello e dell’ intelletto. Una dieta ricca di verdura a foglia verde è indispensabile per la sua produzione poiché la clorofilla è un catalizzatore che ne favorisce la formazione. La linfa dona vitalità e vigore al corpo e produce il fulgore delle cellule creando un’aura e uno splendore che si può ritrovare nelle persone senzienti ( pure, armoniose ). Queste caratteristiche “divine” descrivono la parola latina “vegetare” dalla quale è derivato il termine “ vegetariano” ; la dieta vegetariana si riferisce al “cibo per gli dei” e non , come generalmente si crede, alla dieta di chi si nutre di soli vegetali.
Un sistema linfatico ben sviluppato e un’ apporto adeguato di linfa sono fattori indispensabili per uno sviluppo adeguato della mente.
( Shrii Shrii Anandamurtiji)
Nello Yoga il corpo è chiamato annamaya kos’a, una parola Sanscrita che significa “fatto di cibo”, a sottolineare lo stretto legame fra cibo, corpo e mente. Il corpo è considerato infatti il primo livello della mente, quello più materiale e esterno, lo strumento con cui la mente interagisce con il mondo. Nello Yoga il cibo è classificato in base alle tre forze cosmiche che danno origine alla creazione: Sattva, Raja, e Tama. Il cibo Sattvico o senziente è quello in cui prevale la forza sattvica, progressiva, che aiuta l’evoluzione fisica, mentale, e spirituale, e lo sviluppo completo dell’essere umano. Il cibo Rajasico o mutativo è quello in cui prevale la forza rajasica, la forza dell’attività e del cambiamento, in perenne movimento e agitazione. E il cibo Tamasico o statico è quello in cui prevale la forza tamasica, statica e inerte, che ostacola lo sviluppo mentale e spirituale. I cibi Rajasici e Tamasici sono sconsigliati a chi pratica lo Yoga e la meditazione, mentre sono indicati i cibi Sattvici o senzienti.
Sono Cibi Sattvici la frutta, la maggior parte dei vegetali, i semi e le noci, i cereali e derivati, latte e latticini, quantità moderate di erbe aromatiche e spezie. Questi cibi rendono il corpo armonico e puro e la mente chiara e concentrata, contribuendo così a mantenere la salute e la pace mentale e favorendo lo sviluppo spirituale.
I Cibi Rajasici sono il caffè, il tè, la cioccolata, le bevande gassate, le spezie piccanti in grande quantità, alcuni cibi fermentati e alcuni medicinali allopatici. Sono cibi che agiscono come stimolanti o creano gas e molto calore nel corpo, portando uno stato d’irrequietezza e agitazione.
I Cibi Tamasici invece sono la carne, il pesce, le uova, e i loro derivati, l’aglio, la cipolla e i funghi, le bevande alcooliche, le sigarette e il tabacco, tutti i tipi di droghe e i cibi guasti. Sono cibi portatori d’energia inerte che rendono statici sia fisicamente che mentalmente, ostacolando la concentrazione e il progresso spirituale.
RICETTE VEGETARIANE SU RAI3 ( Condominio Terra condotto da Licia Colò)
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