mercoledì 30 giugno 2010
GANGE - IL FIUME DELLA VITA - VIDEO
Un tempo le pianure erano fertili distese selvagge abitate da tigri, leoni e ghepardi – ora sono diventate il luogo più densamente popolato del pianeta. Grazie alla presenza del fiume sacro, questa regione ha visto la nascita di grandi civiltà e l’evoluzione dell’Induismo; ma come si sono adattate le piante e le creature selvagge delle pianure per sopravvivere in questo mondo sempre più dominato dall’uomo?
giovedì 24 giugno 2010
TUTTI PAZZI PER I VAMPIRI...MA SONO VERAMENTE VEGETARIANI?
di Suman Casini -www.seitangourmet.it
L’ultima invenzione di un mondo carnivoro restio a lasciare le sue cattive abitudini e aprire gli occhi sulla violenza e le conseguenze ambientali che mangiare la carne comporta sono i belli e dannati che ultimamente fanno impazzire gli adolescenti e non solo. I vampiri vegetariani o vampiriani, così definiti nei libri e nei film della saga Twilight e New Moon, nati dalla fantasia di menti non solo malate ma anche ignoranti, o forse in malafede. Le parole infatti hanno un significato preciso, e ricordiamo che alla voce vegetariano il dizionario della lingua italiana recita “chi si nutre di cibi dai quali è rigorosamente esclusa la carne”. Specificando poi l’etimologia della parola dall’inglese vegetarian, derivato da vegetable, che significa vegetale o anche verdure.
E siccome carne e sangue vanno di pari passo, come ha fatto allora l’autrice di Twilight a partorire un’idea tanto astrusa e contorta come quella dei vampiri vegetariani, chiamati così perché a differenza degli altri vampiri si cibano di sangue di animali invece che di sangue umano? Buoni i primi e malvagi i secondi. Come a dire che si può essere vegetariani mangiando gli animali o bevendo il loro sangue.
E qui il fantasy non c’entra, permettendo di creare regni e personaggi fuori dall’ordinario, c’entra invece motivare a ogni costo la scelta di cibarsi di animali, facendo dei vampiriani gli eroi positivi da consegnare al mito. Mescolando le carte come il più abile degli imbroglioni, speculando sulla sensibilità della gente e facendo passare il messaggio che mangiare gli animali è cosa buona.
C’entra anche una notevole dose di ignoranza e qualunquismo che fa di ogni erba un fascio, diffondendo una pseudocultura che travalica ogni limite e insulta non solo il buon senso ma anche l’etica, incrementando la mentalità dell’equivalenza e minando alla base il senso di discriminazione che rende l’essere umano degno di questo nome.
Non che i vampiri effettivi siano meglio, e qui il discorso sulla presa del darkness, del noir, dell’horror, della superstizione e della trasgressione sulla mente umana sarebbe molto vasto, introducendo una lettura capillare di una società malata e insoddisfatta che cerca nell’evasione sempre più adrenalinica e out limits la soddisfazione dei propri desideri e delle pulsioni più basse. Non a caso un’onda sempre più trasgressiva travolge gli adolescenti e il popolo di internet, identificandosi nei modelli dark e nei disvalori propagati dai media e dando vita a fenomeni emulativi preoccupanti di vario tipo, abuso di droghe e di sesso, violenza e annichilimento culturale in prima fila. Che insieme alle maree montanti del gossip e del voyerismo, gli scandali fantapolitici, la corruzione imperversante ogni dove, e il vuoto assoluto della maggior parte dei programmi televisivi e dei film, per non parlare di YouTube, fanno dei media la scuola dell’indecenza, tendendo a trasformare un popolo di santi, poeti e navigatori in un popolo di allocchi, ignoranti, pervertiti, pettegoli e guardoni. In realtà però i vampiriani erano già apparsi in un cartoon giapponese del 2001 diffuso anche in Italia, aprendo la strada ai pallidi eroi di New Moon. E vien da chiedersi il perchè di questa ripetuta associazione vampiresca con il vegetarianesimo. Che qualcosa stia cambiando nel mondo e qualcuno tema questo cambiamento?
Un modo semplice per capire le vere motivazioni dietro a ciò che è apparentemente incomprensibile è chiedersi sempre cui prodest. A chi giova? Chi può trarre vantaggio da questa assurda associazione? Qual è il tornaconto nel creare modelli così aberranti da sembrare dei paradossi, contrapponendoli a una realtà molto più cruenta e malvagia come quella dei vampiri ortodossi, tanto da far sembrare i vampiriani una soluzione accettabile? Il male minore che a confronto di un male molto maggiore appare bontà.
Anche la risposta è semplice. Le strategie occulte per diffondere e impiantare idee e comportamenti nelle mente umana sono tante, cosa di meglio allora per condizionare le generazioni future che far passare messaggi subliminali attraverso gli eroi dei film e dei cartoni animati, inculcando contenuti precisi tramite immagini emotivamente accattivanti destinate a lasciare un segno, garantendo così la perpetuazione di una società carnivora basata sulla violenza e l’ignoranza dei valori umani? Perchè non si può proprio definire umano un essere che uccide per soddisfare il proprio gusto malato e mangia cadaveri di animali cibandosi di carne in putrefazione. Anche se i sensi non sono in grado di percepirlo non significa infatti che il processo di putrefazione non sia già in atto, cominciando al momento stesso della morte dell’animale. Qualcosa che tutti possono chiaramente capire e intuire e solo l’opportunismo può motivare, oltre a una buona dose di crudezza e indifferenza.
Gli avvoltoi sono per natura attratti dai cadaveri, tanto da chiamarli gli spazzini del mondo, ma per un essere umano un cadavere è ripugnante. Ripugnano il suo aspetto e il suo odore, l’idea che di lì a poco si riempirà di vermi, e per accettarlo c’è bisogno che qualcuno uccida l’animale e lo faccia a pezzi per conto terzi ritardando la sua sua decomposizione con ogni mezzo, rendendo così l’impatto meno offensivo e la sua carne fruibile come alimento. A parte ovviamente gli irriducibili sostenitori della caccia la cui perversione arriva anche a uccidere solo per il gusto di uccidere. Loro sì veri vampiri in libertà in pieno terzo millennio, con tanto di patentino rilasciato dalle autorità competenti.
Shelley diceva che “si dovrebbe imporre una prova decisiva ai sostenitori della dieta carnivora: fargli strappare con i denti, come dice Plutarco, le carni di un agnello vivo, fargli affondare la testa nei suoi organi vitali, fargliene bere il sangue... se supereranno tale prova allora saranno coerenti con la loro teoria”. E Pitagora invece affermava che “coloro che uccidono gli animali per cibarsene saranno più inclini a torturare e uccidere i loro simili". Idea ripresa da Mordysnky con queste parole: “Gli uomini fanno agli animali ciò che sono capaci di fare ai propri simili: gli allevamenti di bestiame e i macelli sono il prototipo dei campi di concentramento, così come c’è analogia tra l’uso degli insetticidi e le armi chimiche, e via dicendo".
Tanti illustri vegetariani del passato hanno espresso il loro pensiero lasciandoci massime che sintetizzano bene una visione del mondo più illuminata e sensibile, nella speranza di un futuro migliore. Alcuni inneggiando alla vita, come Albert Schweitzer: “Io sono una vita che vuole vivere, circondato da altre vite che vogliono vivere”, e altri aiutandoci a comprendere l’assoluta mancanza di consapevolezza e empatia dei carnivori e il loro degrado. Come Alphonse de Lamartine, quando afferma che “La differenza tra la crudeltà verso l’uomo e la crudeltà verso gli animali è una differenza di grado e non di tipo. Se applichiamo anche agli animali.... la legge del dovere e della compassione, contribuiamo nello stesso momento a migliorare i nostri simili [...] Uccidere gli animali per nutrirsi delle loro carni e del loro sangue è una delle più deplorevoli e vergognose infermità della condizione umana".
E alle loro parole si aggiungono quelle di George Bernard Shaw che fa espressamente appello alla coscienza e al risveglio umano, vedendo nell’atto del cibarsi di carne la radice di un male infido e dilagante, la crudeltà che genera e motiva ogni tipo di violenza e di guerra.
“Noi siamo le tombe viventi di bestie assassinate macellate per soddisfare i nostri appetiti, e nei nostri banchetti non ci fermiamo mai a domandare se gli animali, come gli uomini, possono in qualche modo avere dei diritti. Preghiamo la domenica perché una luce guidi i nostri passi sul nostro cammino. Siamo nauseati dalla guerra, non desideriamo combattere. Il pensiero della guerra riempie di spavento i nostri cuori, eppure ci rimpianziamo di cadaveri. Simili a corvi viviamo e ci nutriamo di carne, indifferenti alla sofferenza e al dolore causato così facendo. Se per sport o per profitto trattiamo così animali privi di difesa, come possiamo sperare di conseguire la pace di cui diciamo essere tanto ansiosi? Preghiamo Dio per la pace su ecatombi di esseri massacrati, oltraggiando la legge morale. Così, la crudeltà genera la sua progenie: la guerra”.
Nel mangiare la carne c’è una concatenazione di cause-effetti a molti livelli individuali e sociali, di etica ignorata e responsabilità omesse, di interessi di pochi da sostenere a ogni costo con ignoranza e egoismo a discapito di molti, di priorità eluse e indifferenza profonda ai problemi del mondo, il 50% dei quali sarebbero risolti se la popolazione mondiale diventasse vegetariana. E c’è soprattutto la connivenza con il male, perché di questo semplicemente si tratta. Un proverbio popolare dice che “non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire”, ma con una buona dose di ottimismo preferiamo pensare che sempre più carnivori presto si renderanno conto della contraddizione in cui vivono, dell’energia di morte di cui si nutrono, dell’immenso dolore che il loro egoismo genera, del disastro ambientale che sostengono, del grande contributo dato a perpetuare la fame nel mondo, e che una società sana e evoluta, composta da esseri umani sani e evoluti non può essere basata sulla morte ma sulla vita.
Sempre nell’ambito vampiresco qualche voce autentica controcorrente si è levata proponendo la trasformazione radicale di questa figura nell’immaginario collettivo, come nel libro per bambini di Gudrun Pausewang che racconta la storia di Basilio, un vampiretto pacioccone che mangia solo spinaci, carote e zucchine, cacciato di casa dai genitori proprio perché vegetariano.
Ma tornando ai vampiriani, il paradosso assoluto sarebbe se come sembra Stephenie Meyer, l’autrice della saga, fosse davvero vegetariana, e per qualche oscuro motivo avesse voluto aggiungere questa caratteristica distorta ai personaggi nati dalla sua fantasia. Come ha potuto farsi portavoce della “benefica ideologia” della famiglia Culler, succhiatori di sangue animale e alleati degli umani nella lotta contro il male? Qualcosa che va ben oltre il compromesso e anche a distanza puzza di speculazione e opportunismo, spacciando per buono ciò che buono non è e non potrà mai essere.
Da qualunque punto di vista si guardi il suo teorema quindi non regge e va in mille pezzi. Non si può essere vegetariani e bere il sangue degli animali o mangiarne la carne, non si possono confondere così le carte in nome di chissà cosa, senza alcun tipo di consapevolezza, rispetto e discriminazione. E non si può in nome del fantasy e del dio denaro introdurre modelli aberranti da inculcare nei giovani a suon di belle immagini, languidi sguardi, atmosfere avvolgenti e storie d’amore intriganti, speculando sulle emozioni e sui sentimenti.
I principi, l’etica e la coerenza non sono un’opinione, qualcosa da barattare o annacquare a piacimento facendo finta di niente e aprendo la strada al qualunquismo, padre di molti mali. La invitiamo quindi a riflettere sulle sue responsabilità nei confronti del mondo e dei suoi numerosissimi fan con le parole di Tolstòj: “Mangiare carne è semplicemente immorale, poichè comporta un’azione che è contraria al sentimento morale, quella di uccidere. Uccidendo, l’uomo sopprime anche in sé stesso le più alte capacità spirituali, l’amore e la compassione per altre creature viventi, e sopprimendo questi sentimenti diventa crudele”.
Suman Casini - www.seitangourmet.it
Ricevuto e postato su LiberaMenteServo: domenica 20 giugno 2010
mercoledì 23 giugno 2010
CROCE ROSSA E MACELLAI
Da: AgireOra Network <info@agireora.org>
Segnalazione di Isabella - secula1@libero.it
Su Il Piccolo di Gorizia di giovedi' 17 giugno e' apparsa la pubblicita'
di una incredibile manifestazione promossa da un macellaio in
collaborazione con la Croce Rossa Italiana di Monfalcone e con il
patrocinio del Comune di Ronchi dei Legionari (Gorizia).
L'iniziativa, prevista per oggi 20 giugno, si chiama "La bistecca della
solidarieta'" ed e' basata su "degustazioni" di carne; ha come ospite
d'onore il "club innamorati della carne" con "la battuta a coltello nuda
e cruda" (che sara' probabilmente della carne che viene mangiata cruda).
In un momento in cui si diffondono sempre più le informazioni sui danni
alla salute provocati da una alimentazione a base di carne e sulla
emissione di CO2 dagli allevamenti intensivi di tutto il mondo,
un'organizzazione che dovrebbe occuparsi della salute promuove un evento
che induce ad aumentare il consumo di un alimento nocivo per gli umani e
dolorosamente crudele per i non-umani. E il Comune concede il patrocinio!
Il dato positivo della notizia è, comunque, la certezza che
l'iniziativa del macellaio (e non è l'unica degli ultimi tempi sia nel
nostro Paese che in altri stati) ci porta a pensare che la coscienza
vegetariana si stia diffondendo e che la consapevolezza di chi mangiamo
raggiunga un numero sempre più vasto di persone nel mondo, tanto da
cominciare a diffondere il panico fra chi si arricchisce con il dolore
degli animali.
Scriviamo alla Croce Rossa Italiana comitato del Friuli Venezia Giulia
(la mail del comitato di Monfalcone e' purtroppo non funzionante) e al
Comune di Ronchi dei Legionari (GO) per comunicare loro quanto fuori
luogo sia la loro collaborazione coi macellai.
Scriviamo a:
cr.friuliveneziagiulia@cri.it
sindaco@com-ronchi-dei-legionari.regione.fvg.it
Messaggio-tipo (mettete in fondo il vostro nome e cognome):
--------------------
Alla Croce Rossa Italiana - comitato Friuli Venezia Giulia
Al Comune di Ronchi dei Legionari
Buongiorno,
scrivo per unirmi alla protesta di tanti cittadini da tutta Italia che
sono veramente delusi e stupiti nel vedere la Croce Rossa di Monfalcone
che collabora coi macelli e il Comune che da' il patrocinio a una
iniziativa davvero condannabile come quella organizzata dalla macelleria
"Visentin".
Anche se la manifestazione e' stata chiamata dal macellaio "La bistecca
della solidarieta'" non c'e' nulla di solidale e di positivo (tranne i
guadagni del macellaio stesso) nel promuovere il consumo di carne,
quando e' noto che gia' oggi in Italia se ne consuma il triplo della
quantita' considerata MASSIMA dagli organismi nazionali e internazionali
per la tutela della salute.
E' noto che consumi smodati di carne (come oggi sono abituali) portano a
un aumento delle malattie cardiovasolari, cancro, e altre malattie "del
benessere" ed e' altrettanto noto come la produzione di carne abbia
impatti devastanti sull'ambiente e in particolare sulla produzione di
gas serra.
Un'associazione che dovrebbe promuovere la salute, e non la malattia,
non dovrebbe proprio collaborare a iniziative del genere, e
un'istituzione pubblica che abbia a cuore la salute dei cittadini e
dell'ambiente dovrebbe ben guardarsi dal patrocinare iniziative di
questo tipo. Che hanno oltretutto l'ovvio scopo di fare pubblicita' a
un'azienda.
Con la richiesta che in futuro si prendano decisioni piu' sagge, porgo
distinti saluti.
... nome cognome ...
domenica 20 giugno 2010
AIUTA LA CAMPAGNA DI LANCIO DEL FATTO QUOTIDIANO ONLINE
RICEVO E INOLTRO !!!!
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Siete tantissimi e siamo fieri di voi.
Avete risposto al nostro appello per aiutarci a diffondere la campagna di lancio del nuovo sito del Fatto Quotidiano.
E adesso ci siamo!
Il 22 Giugno siamo on-line.
Al link sotto indicato trovate tutto quello che serve:
i banner per il vostro sito o per facebook e i tutorial.
E' tutto molto semplice. Dovete solo scegliere quale banner utilizzare e seguire le facili istruzioni. Il vostro contributo sarà determinante nei primi 3 giorni dal lancio.
Vi ringraziamo fin d¹ora per tutto quello che state facendo e vi promettiamo che vi terremo aggiornati e coinvolti su tutti i nostri prossimi passi.
La libertà è un virus, ecco il link per aiutarci a diffonderlo:
www.ilfattoquotidiano.it/banner
martedì 15 giugno 2010
venerdì 11 giugno 2010
STUDIO DEL SAN RAFFAELE SULLE EMOZIONI DEI VEGETARIANI
Vegetariani: cuore tenero
Studio del San Raffaele sulla risposta del cervello a scene di sofferenza di uomini e animali
La ricerca, pubblicata sulla rivista PLoS One, ha analizzato venti soggetti onnivori, diciannove vegetariani e ventuno vegani durante la visione di immagini di esseri umani o animali in difficoltà. Gli scienziati hanno evidenziato che rispetto a chi mangia carne e pesce, vegetariani e vegani presentano una maggiore attivazione delle aree del lobo frontale del cervello associate alla percezione di sentimenti empatici.
Il cibo costituisce una delle maggiori fonti di energia fisica e contribuisce alla formazione della LINFA, materia prima attraverso la quale tutte le ghiandole producono i rispettivi ormoni. La medicina ufficiale descrive la linfa come un “fluido” che trasporta in tutto il corpo sostanze nutritive, sostanze di scarto e globuli bianchi attraverso il cosiddetto “sistema linfatico” : complessa rete, parte del sistema immunitario, costituito da organi linfoidi tra cui midollo osseo, milza e timo. Lo Yoga attribuisce importanza fondamentale alla linfa considerandola cibo per il cervello infatti una scarsità di linfa limita le funzioni del cervello e dell’ intelletto. Una dieta ricca di verdura a foglia verde è indispensabile per la sua produzione poiché la clorofilla è un catalizzatore che ne favorisce la formazione. La linfa dona vitalità e vigore al corpo e produce il fulgore delle cellule creando un’aura e uno splendore che si può ritrovare nelle persone senzienti ( pure, armoniose ). Queste caratteristiche “divine” descrivono la parola latina “vegetare” dalla quale è derivato il termine “ vegetariano” ; la dieta vegetariana si riferisce al “cibo per gli dei” e non , come generalmente si crede, alla dieta di chi si nutre di soli vegetali.
Un sistema linfatico ben sviluppato e un’ apporto adeguato di linfa sono fattori indispensabili per uno sviluppo adeguato della mente.
( Shrii Shrii Anandamurtiji)
Nello Yoga il corpo è chiamato annamaya kos’a, una parola Sanscrita che significa “fatto di cibo”, a sottolineare lo stretto legame fra cibo, corpo e mente. Il corpo è considerato infatti il primo livello della mente, quello più materiale e esterno, lo strumento con cui la mente interagisce con il mondo. Nello Yoga il cibo è classificato in base alle tre forze cosmiche che danno origine alla creazione: Sattva, Raja, e Tama. Il cibo Sattvico o senziente è quello in cui prevale la forza sattvica, progressiva, che aiuta l’evoluzione fisica, mentale, e spirituale, e lo sviluppo completo dell’essere umano. Il cibo Rajasico o mutativo è quello in cui prevale la forza rajasica, la forza dell’attività e del cambiamento, in perenne movimento e agitazione. E il cibo Tamasico o statico è quello in cui prevale la forza tamasica, statica e inerte, che ostacola lo sviluppo mentale e spirituale. I cibi Rajasici e Tamasici sono sconsigliati a chi pratica lo Yoga e la meditazione, mentre sono indicati i cibi Sattvici o senzienti.
Sono Cibi Sattvici la frutta, la maggior parte dei vegetali, i semi e le noci, i cereali e derivati, latte e latticini, quantità moderate di erbe aromatiche e spezie. Questi cibi rendono il corpo armonico e puro e la mente chiara e concentrata, contribuendo così a mantenere la salute e la pace mentale e favorendo lo sviluppo spirituale.
I Cibi Rajasici sono il caffè, il tè, la cioccolata, le bevande gassate, le spezie piccanti in grande quantità, alcuni cibi fermentati e alcuni medicinali allopatici. Sono cibi che agiscono come stimolanti o creano gas e molto calore nel corpo, portando uno stato d’irrequietezza e agitazione.
I Cibi Tamasici invece sono la carne, il pesce, le uova, e i loro derivati, l’aglio, la cipolla e i funghi, le bevande alcooliche, le sigarette e il tabacco, tutti i tipi di droghe e i cibi guasti. Sono cibi portatori d’energia inerte che rendono statici sia fisicamente che mentalmente, ostacolando la concentrazione e il progresso spirituale.
RICETTE VEGETARIANE SU RAI3 ( Condominio Terra condotto da Licia Colò)
giovedì 10 giugno 2010
APNU - YOGA AL PARCO CON LOKATIITA
L' APNU ( ass. per il neo umanesimo) organizza incontri gratuiti di Yoga al Parco Ducale di Parma con l'insegnante di Yoga Lokatiita.
Gli incontri saranno i mercoledì di giugno e luglio a partire dal 10 giugno alle 19.20 Ci si trova all'ingresso del cancelletto in fondo a Via kennedy e la durata dell'incontro sarà di un ora e mezzo.
Portare abbigliamento comodo, tappetino, salvietta o piccola copertina per il rilassamento e tanta gioia...
Gli esercizi saranno molto semplici, alla portata di tutti
per informazioni…
Luca "Lokatiita" lokatiita@gmail.com t. 339 2089720