venerdì 5 dicembre 2008

LATTE CRUDO: SI STUDIA LO STOP PRECAUZIONALE




ROMA - E' allo studio "la possibilità di emanare un'ordinanza per sospendere la distribuzione di latte crudo fino a quando non ci sarà un adeguamento dell' informazione per la salute nella quale sia chiaro che il latte crudo va consumato solo dopo la bollitura". Lo ha annunciato il sottosegretario alla Salute Francesca Martini.

Mettere in atto misure perché la popolazione sia informata che il latte crudo va bollito: è questo l'obiettivo di un "provvedimento di informazione" annunciato dal sottosegretario. Il provvedimento informativo dovrà contenere indicazioni rivolte alle Regioni e alle associazioni di categoria perché i distributori di latte crudo (che secondo indagini in corso sono circa 2.000 in tutta Italia) "abbiano in evidenza l'informazione che il latte crudo non è pastorizzato e che non ha quindi subito trattamenti volti ad eliminare eventuali agenti patogeni potenzialmente pericolosi per la salute umana". E soprattutto, ha aggiunto Martini, "deve essere chiaro che il latte crudo non pastorizzato deve essere assunto solo dopo la bollitura".
Sono al momento nove (sei nel 2008 e tre nel 2007) i casi della grave malattia renale provocata nei bambini dal batterio Escherichia coli O157 "collegati" al consumo di latte crudo. Sono fra 30 e 40 l'anno i casi segnalati all'Istituto Superiore di Sanità della malattia, chiamata sindrome emolitica uremica e che si manifesta con una grave insufficienza renale che rende necessaria la dialisi. Di questi, sei nel 2008 e tre nel 2007 hanno "una probabile correlazione con il consumo di latte crudo", ha detto il direttore generale della Sicurezza alimentare e nutrizione del ministero della Salute, Silvio Borrello. Borrello ha inoltre precisato che il documento inviato alle Regioni nell'ottobre scorso era una nota sulla corretta applicazione dell'intesa fra Regioni e Governo relativa ai controlli igienico-sanitari sulla distribuzione di latte crudo. La nota, ha aggiunto, prevedeva che gli animali nei quali fosse risultato presente il batterio Escherichia coli O157 avrebbero dovuto essere definitivamente eliminati dal circuito della produzione di latte crudo.

Nessun commento: