ROMA (29 agosto) - Lo scorso luglio gli capitò “l’esperienza più inaccettabile, orrida, ingiusta e innaturale che un essere umano può vivere". Così il cantante Niccolò Fabi provava a descrivere nella sua lettera al web il dolore per la scomparsa di sua figlia Olivia, morta per una meningite fulminante. Via da tutto, allora. Via dai concerti, via dal palco, via dalla quotidianità che, azzoppata di un grande affetto, può trasformarsi nel peggiore inferno. Poi, ad agosto, la decisione sorprendente di riprendere il tour “senza enfasi, giorno dopo giorno, perché non è risorgere ma semplicemente e meravigliosamente suonare, quindi vivere” dichiarava nel comunicato stampa.
Domani, data in cui Lulù avrebbe compiuto due anni, Fabi suonerà ancora e non da solo. Dalle 15 a mezzanotte, al Casale sul Treja di Mazzano Romano, in provincia di Roma, ha organizzato un triplice evento gratuito: una festa, un maxiconcerto, una raccolta di fondi, intitolato “Le parole di Lulù” perché “Parole parole” era la canzone preferita di sua figlia e perché proprio le parole, mai adatte in questi casi, spesso fuori posto e imbarazzate, sono comunque state utili a lui e alla compagna Shirin per trovare la forza di reagire.
Il tempo non sa guarire un tale strazio, serve semmai a scegliere un modo personale di conviverci. Loro hanno individuato una strada, alleggerire il vuoto distribuendo attenzioni altrove, scongiurare che “l’esperienza più inaccettabile” accada ad altri genitori e ad altri bambini. Le offerte libere che si possono fare nell’occasione andranno quindi per la ricostruzione dell’ospedale pediatrico di Chiulo in Angola, dove, secondo il rapporto Unicef, la mortalità infantile è il secondo più alto al mondo, con 260 decessi ogni 1.000 nati vivi, entro il quinto anno di vita.
Alla clausura della disperazione hanno preferito la condivisione. Niccolò ha chiamato qualche amico per metter su un concerto in un luogo che gli è caro, incantevole, pacifico, ricco di ricordi familiari, e all’appello ha risposto prontamente un cast che nessun potente organizzatore sarebbe mai riuscito a riunire. Sono talmente tanti i nomi che forse non riusciranno ad esibirsi tutti, ma si ritroveranno ugualmente lì, in una spontanea jam session, senza scaletta da rispettare e senza protagonismi. Vicino all’amico Fabi, alla compagna e alla loro iniziativa, pronti a sposare l’idea che qualcosa di negativo si può trasformare in positivo. Lo cantava Niccolò stesso nel bel testo testo di “Costruire”: “Tra l'attesa e il suo compimento/tra il primo tema e il testamento/ in mezzo c'è tutto il resto/ e tutto il resto è giorno dopo giorno/ e giorno dopo giorno è silenziosamente costruire/e costruire è potere e sapere rinunciare alla perfezione”
Ecco chi sarà presente domani:
Alberto Fortis
Alex Britti
Awa Ly
Boosta
Cecilia Syria
Collettivo Angelo Mai
Claudio Baglioni
Cristina Donà
Daniele Silvestri
Danielo Rea
Elisa
Enrico Ruggieri
Fiorella Mannoia
Franco Mussida
Gianni Morandi
Giuliano Sangiorgi
GnuQuartet
Lorenzo Jovanotti
Luca Barbarossa
Manuel Agnelli
Mauro Ermanno Giovanardi
Marco, Claudio e Niccolò Fabi
Marco Conidi
Marina Rei
Max Gazzé
Neri Marcoré
Niccolò Agliardi
Olivia Salvadori e Sandro Mussida
Pacifico
Paola Turci
Paolo Belli
Paolo Vallesi
Pier Cortese
Pilar
Pino Marino
Rita Marcotulli
Roberto Angelini
Roberto Gatto
Roy Paci
Samuel
Samuele Bersani
Simone Cristicchi
Stefano Di Battista
Tosca
Velvet
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