La sindrome del colon irritabile è uno dei più comuni disturbi del tratto gastrointestinale.
Questo disturbo si presenta con dolori addominali o crampi, ed è caratterizzato anche da cambiamenti nella funzione intestinale ( meteorismo, diarrea, e costipazione).
A differenza delle malattie intestinali più gravi come la colite ulcerosa e la malattia di Crohn, la sindrome del colon irritabile non causa infiammazioni o cambiamenti nel tratto intestinale. Inoltre non sembra aumentare il rischio di tumore del colon-retto. Per la maggior parte delle persone la sindrome rappresenta una condizione cronica. Mentre un intestino normale si contrae e si rilassa in modo coordinato, nella sindrome del colon irritabile si hanno contrazioni più forti e più lunghe del normale. Il cibo viene spinto nell’intestino più velocemente, causando la formazione di gas e diarrea.
In alcune persone il passaggio del cibo nell’intestino viene rallentato con conseguente costipazione. Si ritiene che alla base del disturbo ci sia un alterazione del sistema nervoso centrale e squilibri ormonali. Il fenomeno si presenta in modo più frequente nelle donne, che presentano un’incidenza 2-3 volte maggiore rispetto agli uomini ed i sintomi peggiorano durante il ciclo mestruale o nei giorni prima e dopo. La sindrome è influenzata dallo stress e dall’assunzione di certi cibi , come , cioccolato, latte ed alcool.
I soggetti con colon irritabile possono andare incontro a gastroenteriti. In questo caso è d’obbligo assumere antibiotici. Nella diagnosi del colon irritabile è utile escludere l’intolleranza al lattosio, dovuta alla mancanza dell’enzima lattasi. La terapia è solo sintomatica.
Un elemento importante per il controllo della malattia è di ridurre lo stress. Possono risultare utili il biofeedback, lo yoga, la meditazione, i massaggi, l’esercizio fisico regolare e non intenso, la respirazione profonda. ( Xagena2001 )