http://www.polisemantica.blogspot.it/...
Leggiamo sul sito della Università di Urbino della clamorosa scoperta di due brillanti ricercatori italiani, dott. Mirco Fanelli di estrazione prettamente biomedica e prof. Vieri Fusi, prettamente chimica.
I due studiosi hanno scoperto che il maltolo, molecola innocua, utilizzata talvolta come additivo alimentare per il suo aroma e le sue proprietà antiossidanti, se opportunamente modificata può dare origine a nuove molecole con interessanti proprietà biologiche.
Il maltolo ha un meccanismo di azione, ad oggi mai osservato in molecole ad azione antineoplastica, che è alla base per un potenziale sviluppo di molecole che possano sfruttare strategie alternative con cui bersagliare le cellule tumorali.
I due studiosi sperano quindi poter sviluppare nuove armi con cui aggredire il cancro con le quali poter migliorare le attuali cure soprattutto per quei tipi di tumore ad oggi sprovvisti di terapia o derivanti da una recidiva.
Ecco una nuova speranza per quanti soffrono del terribile male o hanno i propri cari malati, che non implica una immediata guarigione ma partendo dalla presupposizione che occorreranno ancora studi e sperimentazioni, offre comunque un sollievo.
Ricercatori e specialisti come Fanelli e Fusi sono il simbolo della nostra Italia, in cui, nel silenzio, migliaia di persone lavorano per il bene dell'umanità.
Si sa, metaforicamente parlando, fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce.
Noi facciamo il tifo per la silenziosa foresta di belle menti italiane.
http://post.uniurb.it/?p=112
Leggiamo sul sito della Università di Urbino della clamorosa scoperta di due brillanti ricercatori italiani, dott. Mirco Fanelli di estrazione prettamente biomedica e prof. Vieri Fusi, prettamente chimica.
I due studiosi hanno scoperto che il maltolo, molecola innocua, utilizzata talvolta come additivo alimentare per il suo aroma e le sue proprietà antiossidanti, se opportunamente modificata può dare origine a nuove molecole con interessanti proprietà biologiche.
Il maltolo ha un meccanismo di azione, ad oggi mai osservato in molecole ad azione antineoplastica, che è alla base per un potenziale sviluppo di molecole che possano sfruttare strategie alternative con cui bersagliare le cellule tumorali.
I due studiosi sperano quindi poter sviluppare nuove armi con cui aggredire il cancro con le quali poter migliorare le attuali cure soprattutto per quei tipi di tumore ad oggi sprovvisti di terapia o derivanti da una recidiva.
Ecco una nuova speranza per quanti soffrono del terribile male o hanno i propri cari malati, che non implica una immediata guarigione ma partendo dalla presupposizione che occorreranno ancora studi e sperimentazioni, offre comunque un sollievo.
Ricercatori e specialisti come Fanelli e Fusi sono il simbolo della nostra Italia, in cui, nel silenzio, migliaia di persone lavorano per il bene dell'umanità.
Si sa, metaforicamente parlando, fa più rumore un albero che cade che una foresta che cresce.
Noi facciamo il tifo per la silenziosa foresta di belle menti italiane.
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