martedì 20 maggio 2008

L'AGO DELLA BILANCIA TRA SALUTE E MALATTIA


Il corretto equilibrio tra la reazione di ossidazione e la sua inversa, la riduzione, è l’ago della bilancia tra salute e malattia .


I tumori, patologie del sistema nervoso come il Parkinson, le patologie cardiovascolari e l’invecchiamento hanno una cosa in comune: i tessuti che ne vengono colpiti mostrano variazioni ossidative a carico di importanti biomolecole. Queste sono causate da molecole di ossigeno relative tra cui i famigerati radicali liberi, che sono formati da prodotti di scarto della respirazione cellulare e che attaccano le proteine cellulari, gli acidi nucleici e gli acidi grassi.
Negli ultimi anni è stata riconosciuta anche l’utilità di queste molecole di ossigeno reattive, poiché si è scoperto il loro ruolo nella regolazione dei maggiori processi biologici come la crescita e la morte delle cellule.
Il corretto equilibrio tra la reazione di ossidazione e la sua inversa, la riduzione, è l’ago della bilancia tra salute e malattia: il cosiddetto stress ossidativo si origina quando questo equilibrio è sbilanciato in favore dei processi che promuovono l’ossidazione.
Finora risultava estremamente difficoltoso per gli scienziati misurare il livello di ossidazione e quindi lo stato di stress ossidativo di una cellula vivente. Queste difficoltà sono state superare ora grazie a uno studio pubblicato sull’ultimo numero della rivista “Nature” e firmato da Tobias Dick e collaboratori del German Cancer Research Center, insieme con i colleghi della Università di Heidelberg, nell’ambito della quale è stato sviluppato un sensibile biomarcatore in grado di misurare lo stato di ossidazione del glutatione.
Per legger tutto l'articolo http://lescienze.espresso.repubblica.it/articolo/articolo/1330545

E' accertato che l'esercizio fisico gioca un ruolo fondamentale nel benessere delle persone. Come precisa il professor Veicsteinas, specialista in Cardiologia e Medicina dello Sport, "Il nostro organismo tende sempre all'equilibrio", e lo Yoga aiuta in questa ricerca di equilibrio e armonia. "Gli effetti dell'esercizio", continua Veicsteinas, "proseguono anche a riposo. Sappiamo che durante l'attività fisica le cellule consumano più ossigeno e producono più radicali liberi. Ma nello stesso tempo si attiva anche un meccanismo di protezione che blocca la sovrapproduzione di radicali liberi. A lungo andare, questo effetto positivo permane anche a riposo".

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