L'enneagramma, la figura geometrica che in antichità fu strumento di
conoscenza della psicologia umana, diffusa in Occidente da G. I. Gurdjieff e in
seguito studiata da Oscar Ichazo e Claudio Naranjo, viene illustrato con un
approccio originale, attraverso lo studio del carattere di alcuni protagonisti
di film, che diventano istanze esemplari degli enneatipi e dei loro
sottotipi.
domenica 17 marzo 2013
lunedì 11 marzo 2013
VOYAGER - ANTICHI CARRI VOLANTI IN INDIA ?
Il 24 Giugno 1947 il pilota civile americano Kenneth Arnold, sorvolando il monte Rainier, nello Stato di Washington, avvistò nove brillanti oggetti volanti non identificati di forma discoidale: iniziò allora ufficialmente l'"era dei dischi volanti".
Per la verità, una serie di fatti portano a pensare che l'uomo, alzando lo sguardo verso il cielo, avesse avuto modo di vederlo solcato da bizzarri veicoli già da diversi millenni.
Gli antichi documenti indiani in sanscrito, riferiscono di creature-divinità provenienti da altre parti dell'Universo su carri volanti conosciuti con il nome di "Vimana"
Su un testo, il "Mahabharata", possiamo poi leggere: "Scorgemmo nel cielo una cosa che sembrava una nube luminosa, come delle fiamme di un fuoco ardente. Da questa massa emerse un enorme Vimana scuro che lanciò dei proiettili fiammeggianti. Si avvicinò al suolo a velocità incredibile, lanciando delle ruote di fuoco."
Ed ancora, sempre in uno dei libri del "Mahabharata" (precisamente il "Vanaparvan"), nella parte in cui si riferisce della guerra tra Arjuna e gli "asura" (demoni), troviamo scritto: "Arjuna salì nei cieli per ottenere le armi divine dagli esseri celesti ed imparare ad usarle. Durante la sua permanenza, Indra, Signore dei Cieli, ordinò ad Arjuna di distruggere l'esercito degli asura (...) Indra, Signore dei Cieli, prestò ad Arjuna il proprio carro volante, pilotato dal suo abile assistente Malati. Il velivolo poteva anche viaggiare sott'acqua."
In aggiunta, il "Varnaparvan" riferisce di un viaggio dello stesso Arjuna nei cieli con la sua macchina volante e della scoperta da parte di quest'ultimo di una città situata nello spazio e ruotante intorno al proprio asse denominata "Hiranyapura" (a questo proposito è di estremo interesse ricordare la presenza nel "Rig Veda" di più città volanti difese da falchi ed aquile di bronzo). Nel "Samaranga Sutradhara" si specificano addirittura alcuni dettagli tecnici degli aereomobili "Vimana": "Forte e durevole deve essere il corpo, come un grande uccello volante, di materiale leggero"
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sabato 2 marzo 2013
I VEGETARIANI HANNO UN CERVELLO PIU' EMPATICO - RAI 1 1/3/2013
L'articolo
s'intitola "I vegetariani sono più empatici degli onnivori" e si riferisce a uno
studio neurologico, condotto dal Dottor Massimo Filippi al San Raffaele di
Milano, in collaborazione con le Università di Ginevra e Maastricht.
L'esperimento avrebbe dimostrato che i carnivori sono meno empatici rispetto ai
vegetariani, perché alcune aree del cervello sono attivate in maniera
differente. Sono stati sottoposti a risonanza magnetica funzionale, venti
onnivori, diciannove vegetariani e ventuno vegani, ai quali sono state mostrate
immagini di esseri animali e umani sofferenti.
I ricercatori avrebbero rilevato che "rispetto a soggetti onnivori, i vegetariani e i vegani presentano una maggiore attivazione di aree del lobo frontale del cervello associate allo sviluppo e alla percezione di sentimenti empatici." Non solo. La ricerca avrebbe anche rivelato che "i vegetariani presentano una maggiore attivazione del cingolo anteriore (cioè, hanno una maggiore attenzione verso gli stimoli e un maggior controllo delle emozioni), mentre i vegani attivano maggiormente il giro frontale inferiore, (l'area cerebrale che inibisce le stimolazioni cognitive ed emotive ma anche la condivisione delle emozioni).
I ricercatori avrebbero rilevato che "rispetto a soggetti onnivori, i vegetariani e i vegani presentano una maggiore attivazione di aree del lobo frontale del cervello associate allo sviluppo e alla percezione di sentimenti empatici." Non solo. La ricerca avrebbe anche rivelato che "i vegetariani presentano una maggiore attivazione del cingolo anteriore (cioè, hanno una maggiore attenzione verso gli stimoli e un maggior controllo delle emozioni), mentre i vegani attivano maggiormente il giro frontale inferiore, (l'area cerebrale che inibisce le stimolazioni cognitive ed emotive ma anche la condivisione delle emozioni).
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