martedì 28 febbraio 2012
PALE BLUE DOT - Carl Sagan
Transcript:
From this distant vantage point, the Earth might not seem of any particular interest. But for us, it's different. Look again at that dot. That's here. That's home. That's us. On it everyone you love, everyone you know, everyone you ever heard of, every human being who ever was, lived out their lives. The aggregate of our joy and suffering, thousands of confident religions, ideologies, and economic doctrines, every hunter and forager, every hero and coward, every creator and destroyer of civilization, every king and peasant, every young couple in love, every mother and father, hopeful child, inventor and explorer, every teacher of morals, every corrupt politician, every "superstar," every "supreme leader," every saint and sinner in the history of our species lived there - on a mote of dust suspended in a sunbeam. The Earth is a very small stage in a vast cosmic arena. Think of the rivers of blood spilled by all those generals and emperors, so that, in glory and triumph, they could become the momentary masters of a fraction of a dot. Think of the endless cruelties visited by the inhabitants of one corner of this pixel on the scarcely distinguishable inhabitants of some other corner, how frequent their misunderstandings, how eager they are to kill one another, how fervent their hatreds. Our posturings, our imagined self-importance, the delusion that we have some privileged position in the Universe, are challenged by this point of pale light. Our planet is a lonely speck in the great enveloping cosmic dark. In our obscurity, in all this vastness, there is no hint that help will come from elsewhere to save us from ourselves. The Earth is the only world known so far to harbor life. There is nowhere else, at least in the near future, to which our species could migrate. Visit yes. Settle, not yet. Like it or not, for the moment the Earth is where we make our stand. It has been said that astronomy is a humbling and character building experience. There is perhaps no better demonstration of the folly of human conceits than this distant image of our tiny world. To me, it underscores our responsibility to deal more kindly with one another, and to preserve and cherish the pale blue dot, the only home we've ever known.
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mercoledì 15 febbraio 2012
LE CARAFFE DELLA SALUTE FINISCONO SOTTO INCHIESTA
“L’acqua filtrata presenta controindicazioni”. Indagati a Torino dieci produttori italiani e tedeschi
ALBERTO GAINO
TORINO
Caraffe filtranti: un business di 820 mila pezzi venduti nel solo 2010 e trend in crescita, il controllo del mercato dell’acqua da bere si è tradotto in esposti di Mineracqua, l’associazione dei produttori di «bollicine», sviluppati da più procure. Quella torinese segna un passo avanti nelle indagini dopo la perizia che mette sotto accusa i 10 maggiori fabbricanti di caraffe filtranti. Già un paio erano sotto inchiesta per commercio di sostanze alimentari nocive e frode in commercio. Accuse destinate ad estendersi agli altri otto produttori presenti sul mercato italiano.
La perizia commissionata dal pm Raffaele Guariniello chiarisce che le caraffe filtranti assorbono calcio e magnesio presenti nell’acqua potabile e li sostituiscono con potassio e sodio. Ma non è una scoperta dei chimici che hanno sottoposto ad analisi l’acqua del rubinetto filtrata. Lo dichiara una parte delle case produttrici nelle «avvertenze» agli acquirenti dei loro prodotti. Una di queste imprese informa i consumatori con queste parole: «Si consiglia a chi sia in dialisi o abbia comunque problemi renali di discutere con il proprio medico l’utilizzo di acque filtrate».
Un’altra avvertenza, più generale: «Ai soggetti che ricorrano ad una dieta povera di sodio si consiglia di consultare un medico». Metà delle dieci case dà segnalazioni di questo genere, l’altra metà lascia nell’ignoranza completa i propri clienti. O si limita ad indicare nell’etichetta del prodotto che è buona cosa, per chi «soffra di deficit immunitario», far bollire l’acqua una volta filtrata.
L’acqua potabile arricchita di sodio è un problema per diabetici, cardiopatici, ipertesi e nefropatici. Saperlo con chiarezza è importante. Così come sette caraffe su 10 rilasciano nell’acqua tracce di sali d’argento (presenti nei filtri) e di ioni d’ammonio. Erano considerate sicure per il ministero della Salute, Guariniello ha inviato a Roma la sua perizia come materiale di riflessione.
La perizia commissionata dal pm Raffaele Guariniello chiarisce che le caraffe filtranti assorbono calcio e magnesio presenti nell’acqua potabile e li sostituiscono con potassio e sodio. Ma non è una scoperta dei chimici che hanno sottoposto ad analisi l’acqua del rubinetto filtrata. Lo dichiara una parte delle case produttrici nelle «avvertenze» agli acquirenti dei loro prodotti. Una di queste imprese informa i consumatori con queste parole: «Si consiglia a chi sia in dialisi o abbia comunque problemi renali di discutere con il proprio medico l’utilizzo di acque filtrate».
Un’altra avvertenza, più generale: «Ai soggetti che ricorrano ad una dieta povera di sodio si consiglia di consultare un medico». Metà delle dieci case dà segnalazioni di questo genere, l’altra metà lascia nell’ignoranza completa i propri clienti. O si limita ad indicare nell’etichetta del prodotto che è buona cosa, per chi «soffra di deficit immunitario», far bollire l’acqua una volta filtrata.
L’acqua potabile arricchita di sodio è un problema per diabetici, cardiopatici, ipertesi e nefropatici. Saperlo con chiarezza è importante. Così come sette caraffe su 10 rilasciano nell’acqua tracce di sali d’argento (presenti nei filtri) e di ioni d’ammonio. Erano considerate sicure per il ministero della Salute, Guariniello ha inviato a Roma la sua perizia come materiale di riflessione.
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LE CARAFFE DELLA SALUTE SOTTO INCHIESTA
giovedì 9 febbraio 2012
MANIFESTAZIONE NAZIONALE CONTRO INCENERITORI- 14 APRILE A PARMA
"Il prossimo 14 aprile si svolgerà a Parma la Seconda Manifestazione Nazionale contro gli inceneritori, o meglio contro l'incenerimento, e contro tutte quelle attività che mettono davanti il business a valori innegabili come la salute, il benessere, la difesa dell'ambiente", così l'associazione gestione Corretta Rifiuti in una nota che comunica la mobilitazione contro gli impianri di incenerimento.
"Inceneritori di rifiuti, centrali a biomassa, industrie inquinanti, cave ofiolitiche, l'Italia pullula di progetti e attività in atto che degradano l'ambiente e stanno causando un grave danno al territorio e ai suoi abitanti, quelli di oggi e quelli di domani.
Un danno spesso sottovalutato e nascosto, coperto dalle lobby che intendono continuare a fare lucro sulla pelle dei cittadini, fingendo di non essere mai loro i responsabili dei disastri
Noi vogliamo riciclare l'Italia - continua l'associazione - perché siamo stanchi di subire continuamente, siamo stanchi di doverci sostituire agli enti locali che non vigilano e non si schierano a fianco delle comunità locali, amministrazioni spesso sensibili solo ai grandi poteri finanziari.
Siamo stanchi di veder maneggiare le parole e stravolgerne il significato, esempio lampante il termine "biomassa", che con il suono positivo delle prime tre lettere sta mettendo a ferro e fuoco intere vallate, presentandosi come soluzione ecologica e neutrale".
"A Parma chiameremo l'Italia fiera e mai vinta - conclude Agcr - quella che non si ferma nonostante spesso si fronteggino forze immensamente differenti, tanti piccoli Davide contro tanti enormi Golia.
Il 14 aprile ci sarà la testimonianza di Patrizia Gentilini, l'oncologa di Forlì che ha avuto il merito con tanti altri di non arrendersi e di mettere davanti a tutto il bene più prezioso che abbiamo, la salute, da difendere senza sconti.
"Inceneritori di rifiuti, centrali a biomassa, industrie inquinanti, cave ofiolitiche, l'Italia pullula di progetti e attività in atto che degradano l'ambiente e stanno causando un grave danno al territorio e ai suoi abitanti, quelli di oggi e quelli di domani.
Un danno spesso sottovalutato e nascosto, coperto dalle lobby che intendono continuare a fare lucro sulla pelle dei cittadini, fingendo di non essere mai loro i responsabili dei disastri
Noi vogliamo riciclare l'Italia - continua l'associazione - perché siamo stanchi di subire continuamente, siamo stanchi di doverci sostituire agli enti locali che non vigilano e non si schierano a fianco delle comunità locali, amministrazioni spesso sensibili solo ai grandi poteri finanziari.
Siamo stanchi di veder maneggiare le parole e stravolgerne il significato, esempio lampante il termine "biomassa", che con il suono positivo delle prime tre lettere sta mettendo a ferro e fuoco intere vallate, presentandosi come soluzione ecologica e neutrale".
"A Parma chiameremo l'Italia fiera e mai vinta - conclude Agcr - quella che non si ferma nonostante spesso si fronteggino forze immensamente differenti, tanti piccoli Davide contro tanti enormi Golia.
Il 14 aprile ci sarà la testimonianza di Patrizia Gentilini, l'oncologa di Forlì che ha avuto il merito con tanti altri di non arrendersi e di mettere davanti a tutto il bene più prezioso che abbiamo, la salute, da difendere senza sconti.
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E ci sarà, come nel 2010, la gente d'Italia, che nel pomeriggio sfilerà sotto le case di Parma per portare il loro vessillo e la loro testimonianza, partendo dall'Ex Eridania per dirigersi verso il centro città.La forza del gruppo, del sentirsi uniti con un unico semplice difficile scopo: la difesa dei nostri diritti fondamentali, troppo spesso calpestati".
Potrebbe interessarti:http://www.parmatoday.it/cronaca/manifestazione-contro-inceneritori-14-aprile-2012.html
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siamo in febbraio e possiamo farcela
basta che già da domani ognuno di noi costruisca una parte del castello
dobbiamo riuscire a coinvolgere
sia le associazioni di parma
che quelle di fuori città, a livello nazionale
sarà importante in questa fase che ognuno di noi si faccia portatore del messaggio
per coinvolgere il maggiori numero di gruppi
associazioni
cooperative
comitati
gruppi spontanei
ma anche
sindacati
sindacati di categorie
consorzi dei prodotti dop
gruppi parrocchiali
scouts
l'elenco è infinito
ognuno di noi ha contatti diversi, nel suo ambito di lavoro, di amicizia e di conoscenze
ci siamo resi conto che solo coinvolgendo migliaia di persone l'effetto è quello di un grande temporale
nessuno rimane asciutto
ognuno si becca la sua dose di gocce
ed è solo manifestando una città che coralmente si schiera contro l''inceneritore e a favore delle alternative
possiamo pensare di poter influenzare gli amministratori
solo con il consenso ce la possiamo fare
in più dobbiamo dare un impulso alla rete nazionale
abbiamo una grande responsabilità
da qui ad aprile il nostro impegno si deve concentrare su questo appuntamento
e fare in modo che tutti i nostri concittadini
ma dico davvero tutti
lo vengano a sapere
e che sappiano che partecipare, questa volta, a ridosso delle amministrative
sarà un segno importante, meglio quasi di un voto
perché si parla a tutti i candidati
perché è la città intera che pone domande e pretende risposte
insomma
sta a noi
ad ognuno di noi
decidere se e quanto avrà successo la manifestazione
il 2010 è lì davanti a noi a dimostrare che insieme ce la possiamo fare
a presto, con tutti voi, per vincere
aldo
Associazione Gestione Corretta Rifiuti e Risorse di Parma - GCR
Via Zaniboni 1 - 43126 Parma - Italia
Contatto Segreteria - Tel 331.116.8850 (Nicoletta)
Via Zaniboni 1 - 43126 Parma - Italia
Contatto Segreteria - Tel 331.116.8850 (Nicoletta)
www.gestionecorrettarifiuti.it
gestionecorrettarifiuti@gmail.com
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gestionecorrettarifiuti@gmail.com
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Reggio chiude l'ince. Parola di Provincia
Con l’approvazione di Ato del Piano d’ambito e dell'atto di indirizzo per l’attuazione del Ppgr in Provincia di Reggio gli enti locali hanno compiuto un passo decisivo per garantire anche in futuro ai reggiani una gestione dei rifiuti in un’ottica di autosufficienza e sicurezza.
Oltre ad un ulteriore potenziamento della raccolta differenziata, nel 2014 dovrebbe salire al 67,2% grazie all’estensione del porta a porta in pianura e della raccolta capillarizzata dalla collina in su, è stato individuato un assetto di medio-lungo periodo di tutta l’impiantistica di raccolta, recupero, trattamento e smaltimento dei rifiuti (compreso il Trattamento meccanico biologico, Tmb) che consentirà lo spegnimento dell'inceneritore di Cavazzoli nel maggio 2012.
“Con l’avvio del Piano d’Ambito, si inaugurerà una fase diversa nel trattamento dei rifiuti, confermando la capacità del territorio reggiano di garantire la propria autosufficienza e di proporre modelli avanzati di governo e di gestione”, hanno detto la presidente dell’Ato, il sindaco di Albinea Antonella Incerti, e gli assessori di Provincia e Comune di Reggio Emilia, Mirko Tutino e Ugo Ferrari. Incontrando la stampa, insieme al sindaco di Sant’Ilario Marcello Moretti, al termine dell’assemblea dell’Ato, gli amministratori locali hanno sottolineato inoltre “come il funzionamento del sistema impiantistico non sarà garantito da nuove acquisizioni societarie o dalla presenza di un unico operatore sul territorio, ma è determinato dalle capacità imprenditoriali e dalle professionalità acquisite da entrambi i soggetti gestori”.
“La Provincia di Reggio Emilia ha coordinato un confronto tra tutti i Comuni. Se in regione tutte le province emiliano-romagnole adottassero questo sistema, potremmo spegnere almeno la metà dei termovalorizzatori e superare gradualmente la tecnologia legata all’incenerimento”.
La provincia di Reggio Emilia registra dei livelli di raccolta differenziata molto elevati; nel corso del 2010 si è raggiunto il 58,4%, che rappresenta il miglior dato in regione.
A regime, il nuovo modello gestionale-organizzativo consentirà nel 2014 di arrivare - su una produzione stimata di rifiuti urbani di 410.875 tonnellate - ad una percentuale di raccolta differenziata del 67,2%, pari a 276.129 tonnellate. Resterebbero così da smaltire – tolte 6.747 tonnellate di spazzamento stradale - 128.000 tonnellate di rifiuti indifferenziati, ai quali provvederà una rete impiantistica suddivisa in quattro poli individuati in aree già destinate a tali scopi, riducendo dunque sensibilmente l’impatto.
Il Polo del recupero è stato individuato nell’impianto di Sabar, dove si potrebbe localizzare due nuovi impianti: uno per il trattamento della carta e della plastica, uno per il compostaggio della frazione verde della raccolta differenziata (sfalci e potature). La discarica di Novellara cesserebbe quindi la sua funzione nel corso dell'anno 2015.
Il Polo del Trattamento sorgerà a Gavassa con la realizzazione del Tmb, dove confluiranno i rifiuti indifferenziati della Provincia (circa 120 mila tonnellate/anno).
Il Polo dello smaltimento è stato localizzare presso l’attuale discarica a Poiatica di Carpineti. Ad essa perverranno le circa 60 mila tonnellate annue di biostabilizzato e di scarti dello smaltimento derivati dal Tmb. L’ampliamento dell’attuale polo di Carpineti ospiterà dunque un materiale secco ed a minore impatto ambientale (per tipologia e quantità) rispetto al rifiuto tal quale che oggi viene conferito.
Ad integrazione di questi tre poli si dovrà localizzare un quarto impianto per il trattamento della frazione organica del rifiuto solido urbano (Forsu) con produzione energetica di biogas.
Il nuovo impianto di Tmb sorgerà a Gavassa, a nord dell’autostrada. “In questo modo – ha sottolineato l’assessore comunale Ugo Ferrari – non verrà utilizzato suolo agricolo grazie anche alla nuova politica urbanistica che abbatte le rendite fondiarie, rendendo sostenibile economicamente l’investimento in quell’area”. Per quanto riguarda i tempi di realizzazione, l’assessore Ferrari ha ipotizzato “circa un anno e mezzo per la lunga prassi amministrativa che prevede Conferenza dei servizi, Valutazione d’impatto ambientale e variante urbanistica, e un altro anno e mezzo circa per la realizzazione, in carico a Iren, di un impianto che costerà tra i 50 e i 60 milioni di euro”.
Reggio insegna.
Niente inceneritori, raccolta differenziata spinta porta a porta, impianti per gestire le frazioni differenziate come plastica, vetro, organico, metalli.
mercoledì 8 febbraio 2012
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