GINEVRA (Reuters) - Scienziati di tutto il mondo ritengono che la scoperta di particelle sub-atomiche apparentemente in grado di viaggiare più veloce della luce potrebbe portare ad un ripensamento delle teorie sulla composizione del cosmo, ma che lo studio deve prima essere confermato in maniera indipendente. "Affermazioni straordinarie hanno bisogno di prove straordinarie, e questa è un'affermazione straordinaria", ha detto l'eminente cosmologo e astrofisico Matrin Rees a Reuters. L'istituto di ricerca Cern di Ginevra ha detto che le misurazioni fatte negli ultimi tre anni hanno dimostrato che i neutrini sparati in un ricevitore nel Gran Sasso, in Italia, sono arrivati 60 nanosecondi prima di quanto avrebbe fatto la luce -- una piccola differenza che però potrebbe minare la teoria della relatività, formulata da Albert Einstein nel 1905.
"E' prematuro fare commenti", ha detto a Reuters Stephen Hawking, il fisico più famoso al mondo. "C'è bisogno di altri esperimenti e altre verifiche". Jenny Thomas, che lavora sui neutrini all'istituto Fermilab vicino a Chicago, negli Usa, ha commentato: "L'impatto di queste misurazioni, se confermato, sarebbe enorme". Geoffrey Hall dell'Imperial College di Londra, che ha lavorato al Cern, ha detto che le implicazioni dei risultati sarebbero profonde, e potrebbero cambiare "una parte fondamentale della nostra cultura scientifica". Il direttore della ricerca del Cern Sergio Bertolucci ha detto che se le scoperte dovessero essere confermate -- e almeno due laboratori cominceranno probabilmente a lavorare su questo separatamente -- "questo potrebbe cambiare il nostro punto di vista sulla fisica". Un alto grado di cautela è normale nella scienza, dove ogni possibile scoperta rivoluzionaria, soprattutto quando ribalta il pensiero consolidato, viene sempre testata e ri-testata dai ricercatori. Una scoperta di questo tipo comporterebbe una rivoluzione nella fisica paragonabile a quella causata dalla pubblicazione di Einstein della sua teoria della relatività.
Particles found to break speed of light, challenging laws of physics
Finding could overturn laws of physics
Scientists confident measurements correct
An international team of scientists says it has recorded sub-atomic particles travelling faster than light - a finding that could overturn one of Albert Einstein's long-accepted fundamental laws of the universe.
Antonio Ereditato, spokesman for the researchers, said that measurements taken over three years showed neutrinos pumped from CERN near Geneva to Gran Sasso in Italy had arrived 60 nanoseconds quicker than light would have done.
Advertisement: Story continues below"We have high confidence in our results. We have checked and rechecked for anything that could have distorted our measurements but we found nothing," he said. "We now want colleagues to check them independently."
If confirmed, the discovery would undermine Einstein's 1905 theory of special relativity, which says that the speed of light is a "cosmic constant" and that nothing in the universe can travel faster.
That assertion, which has withstood over a century of testing, is one of the key elements of the so-called Standard Model of physics, which attempts to describe the way the universe and everything in it works.
The totally unexpected finding emerged from research by a physicists working on an experiment dubbed OPERA run jointly by the CERN particle research centre near Geneva and the Gran Sasso Laboratory in central Italy.
A total of 15,000 beams of neutrinos - tiny particles that pervade the cosmos - were fired over a period of 3 years from CERN towards Gran Sasso 730 kilometres away, where they were picked up by giant detectors.
Light would have covered the distance in around 2.4 thousandths of a second, but the neutrinos took 60 nanoseconds - or 60 billionths of a second - less than light beams would have taken.
"It is a tiny difference," said Ereditato, who also works at Berne University in Switzerland, "but conceptually it is incredibly important. The finding is so startling that, for the moment, everybody should be very prudent."
Ereditato declined to speculate on what it might mean if other physicists, who will be officially informed of the discovery at a meeting in CERN on Friday, found that OPERA's measurements were correct.
"I just don't want to think of the implications," he said. "We are scientists and work with what we know."
Much science-fiction literature is based on the idea that, if the light-speed barrier can be overcome, time travel might theoretically become possible.
The existence of the neutrino, an elementary sub-atomic particle with a tiny amount of mass created in radioactive decay or in nuclear reactions such as those in the Sun, was first confirmed in 1934, but it still mystifies researchers.
It can pass through most matter undetected, even over long distances, and without being affected. Millions pass through the human body every day, scientists say.
To reach Gran Sasso, the neutrinos pushed out from a special installation at CERN - also home to the Large Hadron Collider probing the origins of the universe - have to pass through water, air and rock.
The underground Italian laboratory, some 120 kilometres to the south of Rome, is the largest of its type in the world for particle physics and cosmic research.
Around 750 scientists from 22 different countries work there, attracted by the possibility of staging experiments in its three massive halls, protected from cosmic rays by some 1400 metres of rock overhead.
Reuters
sabato 24 settembre 2011
lunedì 12 settembre 2011
IL FLASH MOB DEGLI SCIENZIATI
I ricercatori scendono in piazza e con l'aiuto di Focus organizzano un Flash Mob in piazza di Spagna a Roma: tra la gente incuriosita un gruppo di scienziati ha fatto la danza Maori della Haka per sottolineare l'importanza della scienza. E tutti si sono messi a ballare.
Immaginate degli scienziati, che nell'immaginario collettivo sono spesso seri e compassati. Metteteli in mezzo a una delle più belle piazze del mondo, Piazza di Spagna a Roma, gremita di gente un sabato pomeriggio di fine estate. E fategli ballare la Haka, la danza tradizionale maori diventata famosa in tutto il mondo perché impiegata dai rugbisti della nazionale neozelandese per caricarsi prima di ogni sfida.
Flash Mob a Roma. E' quanto avvenuto sabato 10 settembre 2011, per il primo Flash Mob della scienza.
40 giovani ricercatori sono partiti da via Condotti materializzandosi quasi dal nulla tra la folla di turisti e fanatici dello shopping. Hanno indossato un camice bianco con la scritta Focus sulla schiena. E in pochi secondi hanno formato un corteo. La gente guardava stupefatta: "chi sono?", “Ah guarda: sono quelli di Focus".
I taxisti hanno rinunciato a strombazzare e hanno seguito il corteo insieme a gruppi di curiosi. Quando i ricercatori, in piazza di Spagna si sono voltati e hanno dato il via alla Haka tutta la piazza si è voltata. E alla fine della danza, sono arrivati gli applausi.
Il Flash mob (dall'inglese flash: rapido, improvviso, e mob: folla) è una riunione, che si dissolve nel giro di poco tempo, di un gruppo di persone in uno spazio pubblico con la finalità comune di mettere in pratica un'azione insolita. Il raduno viene generalmente organizzato via internet (email, social networks) o cellulare.
Com'è nato il Flash Mob? Focus, in collaborazione con Frascati Scienza e in vista della Notte Europea dei Ricercatori in programma il 23 settembre, ha voluto dare una mano ai ricercatori che avevano in mente di fare qualcosa di eclatante per attirare l'attenzione su di loro. Volevamo infatti portare nel salotto buono di Roma una coreografia nata per coinvolgere il pubblico e sensibilizzare i cittadini sullo stato della scienza nel nostro paese, invitandoli ad avvicinarsi a un mondo talvolta sconosciuto, seppure molto presente nella vita di tutti i giorni. Non possiamo fare a meno della scienza. Dal navigatore satellitare ai moderni schermi led, fino ai più sofisticati palmari, tutti infatti utilizziamo in diverso modo gli ultimi risultati del mondo della ricerca. Ed a ricordare il peso ed il ruolo della scienza nella vita di tutti noi sarà appunto la Notte Europea dei Ricercatori, un evento attorno attorno a cui si snoda anche la Settimana della Scienza di Frascati. La Notte Europea dei Ricercatori è la maggiore iniziativa voluta dalla Comunità Europea per far scoprire il valore della ricerca scientifica ai cittadini e quest'anno si svolgerà, in contemporanea, in oltre 300 città europee. La ricerca per uscire dalla crisi
«Focus ha aiutato i ricercatori ad organizzare questo Flash Mob e siamo contenti di averlo fatto perché è stata una esibizione simpatica e coinvolgente di energie che si mettono a disposizione del paese. E il paese ne ha bisogno, perché come ha detto proprio oggi il presidente Napolitano, la crisi economica non è solo un problema di debito ma oggi, soprattutto, un problema di sviluppo economico insufficiente» ha spiegato Sandro Boeri, direttore di Focus e Focus.it. «La ricerca è un potente acceleratore dell'economia perché produce conoscenza, che a sua volta produce innovazione, che è un ingrediente base per generare ricchezza e benessere, come dimostrano tecnologie che hanno trainato lo sviluppo economico negli ultimi anni: dai telefoni cellulari ai led alle nanotecnologie, tutti prodotti della ricerca».
I ricercatori scendono in piazza e con l'aiuto di Focus organizzano un Flash Mob in piazza di Spagna a Roma: tra la gente incuriosita un gruppo di scienziati ha fatto la danza Maori della Haka per sottolineare l'importanza della scienza. E tutti si sono messi a ballare.
Immaginate degli scienziati, che nell'immaginario collettivo sono spesso seri e compassati. Metteteli in mezzo a una delle più belle piazze del mondo, Piazza di Spagna a Roma, gremita di gente un sabato pomeriggio di fine estate. E fategli ballare la Haka, la danza tradizionale maori diventata famosa in tutto il mondo perché impiegata dai rugbisti della nazionale neozelandese per caricarsi prima di ogni sfida.
Flash Mob a Roma. E' quanto avvenuto sabato 10 settembre 2011, per il primo Flash Mob della scienza.
40 giovani ricercatori sono partiti da via Condotti materializzandosi quasi dal nulla tra la folla di turisti e fanatici dello shopping. Hanno indossato un camice bianco con la scritta Focus sulla schiena. E in pochi secondi hanno formato un corteo. La gente guardava stupefatta: "chi sono?", “Ah guarda: sono quelli di Focus".
I taxisti hanno rinunciato a strombazzare e hanno seguito il corteo insieme a gruppi di curiosi. Quando i ricercatori, in piazza di Spagna si sono voltati e hanno dato il via alla Haka tutta la piazza si è voltata. E alla fine della danza, sono arrivati gli applausi.
Flash Mob a Roma. E' quanto avvenuto sabato 10 settembre 2011, per il primo Flash Mob della scienza.
40 giovani ricercatori sono partiti da via Condotti materializzandosi quasi dal nulla tra la folla di turisti e fanatici dello shopping. Hanno indossato un camice bianco con la scritta Focus sulla schiena. E in pochi secondi hanno formato un corteo. La gente guardava stupefatta: "chi sono?", “Ah guarda: sono quelli di Focus".
I taxisti hanno rinunciato a strombazzare e hanno seguito il corteo insieme a gruppi di curiosi. Quando i ricercatori, in piazza di Spagna si sono voltati e hanno dato il via alla Haka tutta la piazza si è voltata. E alla fine della danza, sono arrivati gli applausi.
Il Flash mob (dall'inglese flash: rapido, improvviso, e mob: folla) è una riunione, che si dissolve nel giro di poco tempo, di un gruppo di persone in uno spazio pubblico con la finalità comune di mettere in pratica un'azione insolita. Il raduno viene generalmente organizzato via internet (email, social networks) o cellulare.
Com'è nato il Flash Mob? Focus, in collaborazione con Frascati Scienza e in vista della Notte Europea dei Ricercatori in programma il 23 settembre, ha voluto dare una mano ai ricercatori che avevano in mente di fare qualcosa di eclatante per attirare l'attenzione su di loro. Volevamo infatti portare nel salotto buono di Roma una coreografia nata per coinvolgere il pubblico e sensibilizzare i cittadini sullo stato della scienza nel nostro paese, invitandoli ad avvicinarsi a un mondo talvolta sconosciuto, seppure molto presente nella vita di tutti i giorni.
Non possiamo fare a meno della scienza. Dal navigatore satellitare ai moderni schermi led, fino ai più sofisticati palmari, tutti infatti utilizziamo in diverso modo gli ultimi risultati del mondo della ricerca. Ed a ricordare il peso ed il ruolo della scienza nella vita di tutti noi sarà appunto la Notte Europea dei Ricercatori, un evento attorno attorno a cui si snoda anche la Settimana della Scienza di Frascati. La Notte Europea dei Ricercatori è la maggiore iniziativa voluta dalla Comunità Europea per far scoprire il valore della ricerca scientifica ai cittadini e quest'anno si svolgerà, in contemporanea, in oltre 300 città europee.
La ricerca per uscire dalla crisi
«Focus ha aiutato i ricercatori ad organizzare questo Flash Mob e siamo contenti di averlo fatto perché è stata una esibizione simpatica e coinvolgente di energie che si mettono a disposizione del paese. E il paese ne ha bisogno, perché come ha detto proprio oggi il presidente Napolitano, la crisi economica non è solo un problema di debito ma oggi, soprattutto, un problema di sviluppo economico insufficiente» ha spiegato Sandro Boeri, direttore di Focus e Focus.it. «La ricerca è un potente acceleratore dell'economia perché produce conoscenza, che a sua volta produce innovazione, che è un ingrediente base per generare ricchezza e benessere, come dimostrano tecnologie che hanno trainato lo sviluppo economico negli ultimi anni: dai telefoni cellulari ai led alle nanotecnologie, tutti prodotti della ricerca».
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