martedì 17 maggio 2011

VIDEO TG1 SU YOGA E ANANDA ASSISI







Molto interessante questo video ! proprio oggi che si celebra Ananda Purnima, la ricorrenza della nascita di Anandamurtiji e Buddha , il tg 1 manda in onda un focus sullo Yoga , Yogananda e Ananda Assisi (:


martedì 10 maggio 2011

DOMANI VIOLENTO SISMA A ROMA ? VOYAGER 9/5/2011




Si Si possono prevedere i terremoti? Forse si.  Raffaele Bendandi, detto anche l’uomo dei terremoti, nacque a Faenza il 17 ottobre 1893.
Bendandi diceva di aver scoperto come si producono i terremoti e disse di saperli predire.
La sua teoria ha origine in una passeggiata lungo il bagnasciuga, mentre prestava servizio di guardia durante la guerra mondiale: lui nel 1919 intuisce che la crosta terrestre, così come le maree, è soggetta agli effetti di attrazione gravitazione della Luna. La sua teoria per la previsione dei terremoti (mai riconosciuta dalla comunità scientifica) era infatti basata sul fatto che la Luna e gli altri pianeti (insieme al Sole) sono la causa dei movimenti della crosta terrestre, che effettivamente rigonfia, deforma e fa pulsare la crosta terrestre, con tempi e ritmi dipendenti dalla posizione dei corpi celesti. Andò avanti con i suoi studi anche sfruttando una sorta di mini laboratorio posto in una profonda grotta dell’Appennino tosco-romagnolo. Una sua prima involontaria previsione la fece per il terremoto della Marsica il 13 gennaio 1915, quando si accorse che il 27 ottobre dell’anno precedente aveva lasciato un appunto al riguardo.
Fino ad allora erano in pochi a credere alle sue teorie; il 23 novembre 1923 davanti al notaio di Faenza decise di far scrivere una sua previsione: il 2 gennaio 1924 si verificherà un terremoto nelle Marche. Il terremoto effettivamente si verificò, ma due giorni dopo. Ciononostante il Corriere della Sera gli dedicò la prima pagina, chiamandolo “Colui che prevede i terremoti”; la sua fama così crebbe anche a livello internazionale. Nei suoi studi si occupò anche di astronomia, geofisica, magnetica, studi cosmici e atmosferici, e della radioattività atmosferica in relazione a scopi atomici. Oltre ai suoi personali, la sua principale attività era quella di falegname; grazie a questa attività costruì e riuscì a vendere alcuni suoi modelli di sismografi, anche in America. Riuscì nel suo piccolo a dotarsi anche di una piccola biblioteca scientifica.
Durante il periodo fascista, precisamente nel 1927 dapprima fu nominato da Mussolini Cavaliere dell’Ordine della Corona d’Italia, ma poi venne diffidato dal pubblicare ulteriori previsioni sui terremoti in Italia, pena l’esilio; in realtà egli continuò a farlo, ma su altri giornali americani.
Dopo averlo studiato a fondo, nel 1931 Bendandi affida all’Accademia Pontificia il metodo da lui scoperto per interpretare il ciclo undecennale del Sole, e nel seguito riesce autofinanziandosi a pubblicare “Un principio fondamentale dell’Universo”, dove descrive la sua precedente scoperta.
Durante la sua vita, precisamente nel 1959, Bendandi scoprì anche un nuovo pianeta all’interno del sistema solare tra Mercurio ed il Sole, cui diede il nome della sua città natale, Faenza.
Solo successivamente, nel 1972 l’astronomo americano Wood e nel 1976 l’astronomo inglese Smith portarono avanti il metodo elaborato dal Bendandi per la previsione dei movimenti tellurici, andando a migliorarne l’analisi ed i risultati.
Anche il terremoto del Friuli nel 1976 fu previsto dalla sua teoria; inutilmente lui cercò di avvisare le autorità competenti, le quali lo trattarono come un ciarlatano.
La sua teoria era abbastanza semplice da un punto di vista concettuale: se l’attrazione lunare causa maree e spostamenti sulla Terra, immaginiamoci di cosa può essere capace l’attrazione esercitata dal Sole, congiunto alle posizioni particolari di alcuni pianeti.
Queste fortissime attrazioni sarebbero in grado di spostare le masse semiliquide ubicate nelle profondità terrestri.

Bendandi morì nel 1979 e i suoi studi non furono mai accettati dalla scienza ufficiale, anche se nell’ambiente molti scienziati ebbero modo di elogiare gli studi del Bendandi.
Infatti molti eventi sismici furono in effetti previsti dal Bendandi, con precisione impressionante per quanto riguardava la data (quasi sempre indovinava il giorno esatto).
Meno precisa, invece, era la collocazione dell’evento che veniva previsto dentro un’area troppo vasta per poter rendere utili ed attendibili tali predizioni.

Bendandi, attraverso il suo metodo, ha anche predetto un terremoto devastante per la città di Roma e aree limitrofe per il giorno 11 maggio 2011, e un altro di dimensioni ancora più apocalittiche per 5-6 aprile 2012, quando parecchi terremoti colpiranno a macchia di leopardo tutta la terra.
In questa ultima predizione, tra l’altro, molti vedono anche le catastrofiche profezie Maya.
Il geniale scenziato faentino riusciva a prevedere con dei calcoli basati sull’astronomia quando un terremoto doveva verificarsi. La sua teoria però fu criticata dalla comunità scientifica, ma nonostante ciò le sue previsioni spesso si avverarono: il 23 novembre 1923 davanti al notaio di Faenza fece scrivere che il 2 gennaio dell’anno successivo si sarebbe verificato un terremoto nelle Marche. Esso si verificò, ma due giorni dopo.  Molti particolari riportano, pressapoco, a Giampaolo Giuliani che aveva predetto il terremoto a L’Aquila e anche lui aspramente criticato. Quando si dice la storia si ripete...


http://www.laquilanuova.org/2009/09/30/luomo-dei-terremoti-nel-2010-atteso-un-violento-sisma-a-roma/

Solo ad Avezzano 8.000 vittime abitanti su 11.000 abitanti. Poi il terremoto della Marsica. E ancora, il 6 maggio 1976 alle ore 21.06 un terremoto di magnitudo 6,5 scuote il Friuli. 1000 morti e 45.000 senza tetto. Qualcuno li aveva previsti, Raffaele bendandi aveva dato riferimenti sulla zona e sul periodo interessato.
Astronomo, sismologo, scienziato fai da te. Niente laurea. Nessuna esposizione scientifica è morto nel 1979.
Secondo il Corriere della Sera è “l’uomo che prevede i terremoti” così lo chiamò il giorno dopo il terremoto di Senigallia del 2 gennaio 1924.
Solo ad Avezzano 8.000 vittime abitanti su 11.000 abitanti. Poi il terremoto della Marsica. E ancora, il 6 maggio 1976 alle ore 21.06 un terremoto di magnitudo 6,5 scuote il Friuli. 1000 morti e 45.000 senza tetto. Qualcuno li aveva previsti, Raffaele bendandi aveva dato riferimenti sulla zona e sul periodo interessato.
Astronomo, sismologo, scienziato fai da te. Niente laurea. Nessuna esposizione scientifica è morto nel 1979.
Secondo il Corriere della Sera è “l’uomo che prevede i terremoti” così lo chiamò il giorno dopo il terremoto di Senigallia del 2 gennaio 1924.
La sua teoria si basa sul movimento degli astri. L’origine dei terremoti secondo la sua teoria è prettamente cosmica. Secondo dati da lui raccolti e controllati, il sisma avviene quando nel giro mensile di una rivoluzione lunare l’azione del nostro satellite va a sommarsi a quella degli altri pianeti. Studiando questi movimenti, Bendandi scrisse nel 1923, davanti ad un notaio di Faenza, che il 2 gennaio 1924 si sarebbe verificato un terremoto nelle Marche, che davvero accadde, anche se due giorni più tardi. Ora l’11 maggio 2011 sarebbe il turno di Roma.
Secondo Paola Lagorio, però, presidente dell’Associazione “La Bendandiana” che custodisce tutti i manoscritti di Bendandi nei documenti relativi al 2011 non si trova nessun riferimento a luoghi o date precise, come quelle riportate su Internet. Le notizie su un presunto terremoto previsto per l’11 maggio 2011 a Roma sono destituite di ogni fondamento e poi Bendandi non poteva fare previsioni a così lungo termine

Si torna a parlare dell’11 maggio 2011 e del terremoto che sconvolgerà Roma. E’ nel 2009 che la notizia fa il giro del web ne non solo. La previsione viene ritrovata tra i manoscritti di Raffaele Bendandi astronomo e sismologo italiano nato nel 1893 e morto nel 1979. La notizia è infondata dicono i giornali e la televisione. E non se ne parla più. Ma oggi, all’ingresso del 2011, il web impazzisce e la profezia ritorna. Perché?
di CLAUDIA MIGLIORE
13 gennaio 1915 ore 7.48. La terra trema ad Avezzano, in Abruzzo. Undicesimo grado della scala Mercalli. Trentamila vittime su 120.000 abitanti. Ad Avezzano restano in vita solo 3.000 abitanti su undicimila. Il terremoto della Marsica. Così passa alla storia, dopo soli 7 anni da quello di Messina.
6 maggio 1976 ore 21.06. Una scossa di terremoto di magnitudo 6,5 scuote le viscere del Friuli. Sono quasi mille i morti e 45.000 i senza tetto.
Qualcuno li aveva previsti quei terremoti. Aveva previsto la zona e aveva previsto il periodo. Quel qualcuno era Raffaele Bendandi, astronomo, sismologo, scienziato fai da te. Niente laurea. Nessuna esposizione scientifica. Solo una grande passione e un genio formidabile.
Lui è “l’uomo che prevede i terremoti”. Il Corriere della Sera lo chiama così il giorno dopo il terremoto di Senigallia del 2 gennaio 1924. Raffaele lo aveva previsto. Come aveva previsto quello della Marsica, annotando tempo prima su un foglietto di appunti la data e il luogo. Come aveva previsto quello del Friuli del 1976. Nel 1976 Bendandi non sa che dopo 3 anni morirà.  Lui prevede i terremoti. Ma nessuno gli crede. Non è un vero scienziato e poi quelle strane teorie su nuovi pianeti, congiunture cosmiche, tutte sciocchezze. Raffaele Bendani muore in circostanze misteriose il 3 novembre 1979.
La teoria cosmica di Bendandi
Il filmato è in bianco e nero. Bendandi è anziano. Ha gli occhiali spessi ma gli occhi vispi e acuti. E’ stato invitato dalla Rai per un’intervista al telegiornale. E’ lì che spiega alle famiglie italiane la sua teoria. Lo farà di nuovo, nel 1979. In un filmato, questa volta a colori, Bendandi mostra la stessa energia e certezza di dieci anni prima. Poco dopo morirà. “L’origine dei terremoti secondo la mia teoria è prettamente cosmica. Secondo dati da me raccolti e controllati il sisma avviene quando nel giro mensile di una rivoluzione lunare l’azione del nostro satellite va a sommarsi a quella degli altri pianeti”. Sono la luna, il sole e gli altri pianeti che, secondo l’astronomo,  provocano rigonfiamenti della superficie terrestre scatenando movimenti tellurici. I terremoti secondo le sue teorie sarebbero pertanto assolutamente prevedibili.
L’11 maggio 2011
Paola Lagorio è presidente dell’Associazione “La Bendandiana” che custodisce tutti i manoscritti di Bendandi. Alcuni dei documenti con le sue previsioni per il 2011 erano stati prima gettati nel fuoco e poi salvati. In quelle carte sono contenuti numeri e considerazioni che improvvisamente nel 2009 fanno gridare alla catastrofe. Avverrà a maggio del 2011, a Roma, un terremoto devastante. Persino Voyager se ne occupa sul finire del 2009 e Paola Lagorio viene intervistata in trasmissione sdrammatizzando: «Nei documenti relativi al 2011 non si trova nessun riferimento a luoghi o date precise, come quelle riportate su Internet. Le notizie su un presunto terremoto previsto per l’11 maggio 2011 a Roma sono destituite di ogni fondamento… e poi Bendandi non poteva fare previsioni a così lungo termine…”. Bene, tutti si tranquillizzano e non se ne parla più.
Fino ad oggi, fino a qualche giorno fa. Basta farsi un giro sul web per capire che qualcosa non va. Sta ritornando il panico. La notizia torna, si diffonde e accade anche di più. Nelle vie del centro di Ciampino vengono affissi alcuni volantini, a firma della Protezione Civile, che sostengono di prevedere un apocalittico terremoto per il giorno 11 maggio 2011. Si invita la cittadinanza a dormire due giorni prima e due, tre giorni dopo la data prevista all’esterno delle proprie abitazioni.
La protezione civile di Ciampino disconosce la segnalazione.
(21 gennaio 2011)
http://www.gialli.it/profezie-un-terromoto-su-roma

sabato 7 maggio 2011

MINI SERIE DI LEZIONI DI NATUROPATIA

Lokatiita - Luca ha iniziato giovedì scorso un a serie di lezioni sulla naturopatia presso il centro yoga APNU di Via Giovenale 17 a Parma.
Giovedì prossimo parlerà di iridologia.
Gli incontri sono a offerta libera.





mercoledì 4 maggio 2011

IL MONACO E LA TIGRE- THAILANDIA

in Thailandia in un tempio buddista convivono i monaci e le tigri in perfetta armonia ...



TAN DUN- DALLE RISAIE ALLA MUSICA





Tan Dun (Hunan, 18 agosto 1957) è un compositore cinese.

Noto soprattutto per aver composto le colonne sonore dei film The Banquet (2006 film), Hero e La tigre e il dragone (il lavoro su quest'ultima pellicola gli ha fatto vincere un Grammy e un Oscar), Tan Dun ha trascorso gran parte della sua infanzia con sua nonna, che lo ha cresciuto nel rispetto dell'antica cultura sciamanica cinese.

Dopo aver lavorato nei campi di riso durante la Rivoluzione Culturale e successivamente come musicista ed arrangiatore per l'Opera della provincia di Beijing, Tan viene ammesso al Conservatorio Centrale di Beijing, dove rimane per otto anni. Nel 1986 si reca a New York per ritirare un premio alla Columbia University, e completare il dottorato in composizione. Tan Dun unisce la tradizione sciamanistica cinese con l'avanguardia occidentale.

Nel 2006 Tan sarà presente in veste di compositore all'Ultima Festival (Oslo), al Festival d'Autunno (Parigi), al BBC Proms (Londra), e alla Biennale di Helsinki. I suoi lavori sono stati selezionati per i maggiori festival del mondo e spesso trasmessi dalla National Public Radio, dalla BBC e dalla Berlin Radio.

Tra i suoi lavori più recenti, le opere liriche The First Emperator, "Tea - a mirror of soul", e "The Map: A Multimedia Event in Rural China"

Ha composto la colonna sonora delle cerimonie di premiazione (Medal Ceremonies) delle Olimpiadi di Pechino 2008.

Su commissione di Google Inc. ha composto "The Internet Symphony No. 1, 'Eroica'" per celebrare la fusione tra Google e YouTube, eseguita per la prima volta il 6 ottobre 2008 dallaLondon Symphony Orchestra e per la prima volta in pubblico il 16 aprile 2009 dalla YouTube Symphony Orchestra, primo ensemble sinfonico selezionato solo tramite provini inviati viaYouTube.