mercoledì 3 dicembre 2008

NUOVA VITA PER I PORTATORI DI PACEMAKER

Liberi di passare sotto il metal detector. Liberi di manovrare in tutta sicurezza ogni tipo di elettrodomestico e cellulare. Liberi di uscire da un negozio senza il timore di essere scambiati per clienti taccheggiatori. E soprattutto liberi di eseguire esami con risonanza magnetica nucleare. Saltano altri confini per i portatori di pace maker. Ne arriva uno «insensibile» a tutte le sollecitazioni elettromagnetiche che tirerà fuori dallimpaccio circa 300 mila italiani ai quali attualmente è negata la possibile di sottoporsi ad accertamenti indispensabili per diagnosticare certe malattie. I primi pazienti che hanno ricevuto i nuovi, piccoli congegni hanno già cominciato la loro nuova vita. Uno è stato operato al San Filippo Neri da Massimo Santini, presidente del congresso internazionale Progress in Clinical Pacing in programma a Roma dal 5 dicembre. Il secondo pace maker è stato impiantato allospedale di Pisa, da Maria Grazia Bongiorni, direttore della sezione di Aritmologia.

ELIMINATE LE LIMITAZIONI - Niente di diverso rispetto allapplicazione dei tradizionali prodotti. Durata e tipo di intervento sono identici, non ci sono rischi aggiuntivi. La novità consiste del dispositivo messo a punto da una multinazionale americana, che consente di eliminare le controindicazioni legate agli altri modelli. Innanzitutto la risonanza magnetica che, creando un campo magnetico 100 mila volte più potente di quello terrestre, provoca una dispersione elettrica pericolosa per i pazienti. Il nuovo pacemaker ha già superato la fase sperimentale. E di eguali dimensioni rispetto ai precedenti ma trasmette un livello di energia ridotto al minimo ed è capace di eliminare leffetto della dispersione. Ogni anno nel mondo vengono eseguite 60 milioni di risonanze, circa 800 mila in Italia. Da noi i portatori del generatore artificiale di battiti sono oltre mezzo milione ai quali se ne aggiungono circa 60 mila lanno. Il primo cuore di scorta è nato nel 1957. Molto diverso dagli attuali, completamente automatici, dal meccanismo sofisticato e sempre più abile nel supplire alle carenze del più caro dei nostri muscoli. «La risonanza è sconsigliata dagli stessi produttori ai pazienti con generatori di impulsi impiantabili dice santini -. Spesso non se ne può fare a meno perché è un esame che permette di visualizzare linterno del nostro corpo senza il bisogno di effettuare operazioni chirurgiche o somministrare pericolose radiazioni ionizzanti».

Margherita De Bac

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