giovedì 13 novembre 2008

LE ARTERIE DEI BAMBINI OBESI SONO COME QUELLE DI UN 45ENNE.


Giovani obesi, a rischio le arterie del collo.

Nello studio è stato analizzato un parametro che stima la formazione di placche nelle arterie, fattore di rischio per eventi quali l’infarto del miocardio e l’ictus.
Le arterie dei bambini e degli adolescenti obesi sono simili a quelle di un soggetto di 45 anni, secondo una ricerca presentata alle Scientific Sessions 2008 dell’American Heart Association.
Il gruppo di studiosi che ha svolto la ricerca ha utilizzato una tecnica a ultrasuoni per misurare lo spessore delle arterie carotidee, che forniscono il sangue al cervello in una coorte di giovani obesi, 34 maschi e 36 femmine di età media pari a 13 anni.
In particolare è stato analizzato il parametro CIMT (carotid artery intima-media thickness) che fornisce una stima della formazione di placche all’interno delle arterie, un noto fattore di rischio per eventi quali l’infarto del miocardio e l’ictus cerebrale.

Secondo le analisi, i soggetti avevano livelli anomali di uno o più parametri ematici, in particolare elevati livelli di lipoproteina a bassa densità (LDL), meglio conosciuta come “colesterolo cattivo”, bassi livelli di lipoproteina ad alta densità (HDL), noto anche come “colesterolo buono”, o alti livelli di trigliceridi.
Il 57 per cento dei soggetti avevano un indice di massa corporea oltre il 95° percentile.
Il valore medio di CIMT era di 0,45 millimetri con valori massimi di 0,75 millimetri.
Ma il risultato preoccupante è che l’“età vascolare” dei soggetti - ovvero l’età per la quale è considerato normale lo spessore delle arterie riscontrato - è risultata di 30 anni maggiore dell’età biologica.
Tra i vari fattori di rischio, è risultato importante il livello di trigliceridi: le persone con valori oltre i 100 mg/dl avevano con maggiore probabilità un’età vascolare avanzata.

"L’età vascolare è risultata più avanzata nei bambini e nei ragazzini in cui la condizione di obesità era associata a un alto valore dei trigliceridi: tale combinazione dovrebbe essere considerata un campanello di allarme per i rischi cardiovascolari”, ha commentato Geetha Raghuveer, che ha partecipato alla ricerca.

(fc) (12 novembre 2008)


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La modernità ha fallito. Bisogna costruire un nuovo umanesimo, altrimenti il pianeta non si salva. — Albert Einstein

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