mercoledì 28 ottobre 2009

LUNA, TERREMOTI , YOGA E DIGIUNI - BENDANDI -VIDEO

Raffaele Bendandi nel 1919 intuisce che la crosta terrestre, così come le maree, è soggetta agli effetti di attrazione gravitazione della Luna...la Luna e gli altri pianeti (insieme al Sole) sono la causa dei movimenti della crosta terrestre,[4] che effettivamente rigonfia, deforma e fa pulsare la crosta terrestre, con tempi e ritmi dipendenti dalla posizione dei corpi celesti.
Anche la scienza dello Yoga sostiene lo stesso principio e per questo consiglia vivamente di fare digiuni regolari in accordo alle fasi lunari.
vedi qui un'approfondimento sui digiuni http://www.apnu.net/IL%20DIGIUNO.htm






Biografia di Bendandi ( Tratto da Wikipedia)

Nacque da un'umile famiglia nel quartiere tradizionalmente denominato Filanda Vecchia, che non poté permettergli di andare avanti con gli studi superiori (ultimò le scuole elementari, un corso di specializzazione per il disegno tecnico e fece l'apprendista da un orologiaio); ciononostante all'età di 10 anni era già appassionato di astronomia e geofisica, tanto da costruirsi da solo un telescopio ed alcuni giroscopi (in effetti lui era uno scultore di legno per professione). In seguito al terremoto di Messina del 28 dicembre 1908, si appassionò ai terremoti, e riuscì, secondo lui, anche a predirli.[1] Dopo l'esperienza come apprendista presso un orologiaio, si iscrisse ad una Scuola d'Arte, per divenire un intagliatore di candelabri e statue sacre, nell'Emilia. Durante la Grande Guerra servì come meccanico in una squadriglia aerea.[2] Si può definire il Bendandi come un ricercatore autodidatta, che nel 1920 formulò la propria teoria «sismogenica».[3]
La sua teoria ha origine in una passeggiata lungo il bagnasciuga, mentre prestava servizio di guardia durante la sua naja: lui nel 1919 intuisce che la crosta terrestre, così come le maree, è soggetta agli effetti di attrazione gravitazione della Luna. La sua teoria per la previsione dei terremoti (mai riconosciuta dalla comunità scientifica, anche perché lui non volle mai fornire spiegazioni sufficienti delle modalità impiegate) era infatti basata sul fatto che la Luna e gli altri pianeti (insieme al Sole) sono la causa dei movimenti della crosta terrestre,[4] che effettivamente rigonfia, deforma e fa pulsare la crosta terrestre, con tempi e ritmi dipendenti dalla posizione dei corpi celesti. Andò avanti con i suoi studi anche sfruttando una sorta di mini laboratorio posto in una profonda grotta dell'Appennino tosco-romagnolo. Una sua prima involontaria previsione la fece per il terremoto della Marsica il 13 gennaio 1915, quando si accorse che il 27 ottobre dell'anno precedente aveva lasciato un appunto al riguardo.[5]
Fino ad allora erano in pochi a credere alle sue teorie; il 23 novembre 1923 davanti al notaio di Faenza decise di far scrivere una sua previsione: il 2 gennaio 1924 si verificherà un terremoto nelle Marche. Il terremoto effettivamente si verificò, ma due giorni dopo. Ciononostante il Corriere della Sera gli dedicò la prima pagina, chiamandolo Colui che prevede i terremoti; la sua fama così crebbe anche a livello internazionale. Sempre secondo la sua teoria riuscì a stimare la sommersione tellurica di Atlantide nel 10431 a.C. e anche la fine del mondo nella primavera del 2521.[2] Nei suoi studi si occupò anche di astronomia, geofisica, magnetica, studi cosmici e atmosferici, e della radioattività atmosferica in relazione a scopi atomici.[6] Oltre ai suoi personali, la sua principale attività era quella di falegname; grazie a questa attività costruì e riuscì a vendere alcuni suoi modelli di sismografi, anche in America.[7] Riuscì nel suo piccolo a dotarsi anche di una piccola biblioteca scientifica.[8]
Durante il periodo fascista, precisamente nel 1927 dapprima fu nominato da Mussolini Cavaliere dell'Ordine della Corona d'Italia, ma poi venne diffidato dal pubblicare ulteriori previsioni sui terremoti in Italia, pena l'esilio; in realtà egli continuò a farlo, ma su altri giornali americani.
Dopo averlo studiato a fondo, nel 1931 Bendandi affida all'Accademia Pontificia il metodo da lui scoperto per interpretare il ciclo undecennale del Sole, e nel seguito riesce autofinanziandosi a pubblicare "Un principio fondamentale dell’Universo", dove descrive la sua precedente scoperta.[9]
Durante la sua vita, precisamente nel 1959, Bendandi scoprì anche un nuovo pianeta all'interno del sistema solare tra Mercurio ed il Sole, cui diede il nome della sua città natale, Faenza.[2]
Solo successivamente, nel 1972 l'astronomo americano Wood e nel 1976 l'astronomo inglese Smith portarono avanti il metodo elaborato dal Bendandi per la previsione dei movimenti tellurici, andando a migliorarne l'analisi ed i risultati.[1]
Anche il terremoto del Friuli nel 1976 fu previsto dalla sua teoria; inutilmente lui cercò di avvisare le autorità competenti, le quali lo trattarono come un ciarlatano.[4]
Venne trovato morto, forse per cause misteriose, il 3 novembre 1979, nella sua casa-osservatorio di Faenza. Solo anni dopo, sono state raccolte e sistemate le sue carte e pubblicazioni, tra le quali 103 previsioni, 61 delle quali riguardano l'Italia.[5]
Solo anni dopo, e grazie soprattutto all'associazione "La Bendandiana" (di cui Paola Lagorio è la presidente), si stà cercando di riordinare il molto materiale lasciato dallo scienziato, per poter maggiormente comprendere il suo lavoro ed i suoi studi. Attualmente ricercando tra le sue carte e pubblicazioni si sono raccolte 103 previsioni, 61 delle quali riguardano l'Italia.[5][10]
Riconoscimenti
Fu eletto membro della Società Sismologia Italiana, della Accademia Torricelliana di Scienze e Lettere, e della Artis Templum
Fu nominato da Giovanni Gronchi Cavaliere Ufficiale al Merito della Repubblica Italiana
Faenza gli ha dedicato una Scuola Media


Bibliografia
Raffaele Bendandi, (1931). Un Principio Fondamentale dell'Universo, S.T.E., Faenza, 300pp.
Tiziano Cantalupi, (1982). Il terremoto si può prevedere, Ed. Atanor, Roma;
Cristiano Fidani, (2004). 6 relazioni sulle previsioni di Raffaele Bendandi, Comune di Faenza, 84pp.
Cristiano Fidani, (2005). Ipotesi sulle Anomalie Elettromagnetiche Associate ai Terremoti, Libreria Universitaria Benedetti l'Aquila, 300pp.
Raffaele Bendandi, (2006). Le Stelle soli dell'infinito, a cura di Cristiano Fidani, EDIT Faenza, ISBN 888152144X 271pp.
Cristiano Fidani, (2006). On electromagnetic precursors of earthquakes: models and instruments, IPHW June 17, Bologna, pp.25-41.
Mazzucato Michele T., (2007). Raffaele Bendandi, Fondazione Giorgio Ronchi, ISBN 8888649158, 32pp.
Cristiano Fidani, (2008). Le previsioni di Raffaele Bendandi ispirate dal grande terremoto, 1908 – 2008 Scienza e Società a cento anni dal Grande Terremoto, Reggio Calabria 10/12 dicembre 2008, pp.60-61. [1]
Cristiano Fidani, (2009). The Raffaele Bendandi forecastings inspired by the grat earthquake, CIPH EQL, pp.1-4.[2]

martedì 27 ottobre 2009

AIMEE MULLINS - MODELLA E ATLETA SENZA GAMBE - ONOREFICENZA STATO ITALIANO

Aimée Mullins ha una particolarità: le sue gambe terminano al ginocchio. Nata senza le fibule dei polpacci, a un anno di età le hanno amputato le gambe. Normalmente, questa verrebbe definita una disgrazia, ma per Aimée, che oggi ha 33 anni, questa è stata piuttosto una condizione. Caparbia e combattiva, ha partecipato alle Olimpiadi di Atlanta per disabili del 1996. Era l'unica partecipante alle gare di atletica senza le due gambe, e ha vinto 100, 200 metri e salto in lungo. Aimée Mullins è tornata agli onori delle cronache perché lo stilista inglese Alexander McQueen l'ha scelta come modella per la sua sfilata londinese. Con protesi di legno appositamente preparate, Aimée ha indossato gli abiti un po' folli del più provocatorio tra le grandi firme della moda. Centinaia di fotografi l'hanno immortalata. La storia di Aimée, innanzitutto, è la storia di una scommessa che lei in prima persona ha vinto. Ha avuto genitori intelligenti, che lei in ogni occasione ringrazia, che non l'hanno chiusa nel ghetto della pietà o della compassione, ma l'hanno aiutata a vivere il suo handicap come una condizione tra le altre e non come una disgrazia. Il resto ce lo ha messo lei con il suo carattere e con l'orgoglio per la propria bellezza. Ha vinto la sua sfida in una corsa ad handicap. Oltrettutto, la sua esperienza è un'iniezione di ottimismo per chi vive in una condizione simile alla sua.

sabato 17 ottobre 2009

HAPPY DIWALII 2009

FELICE DIIPAVALII

Diipa'valii / Ka'rttikii Ama'vasya' (Luna nuova del mese di Ka'rttika - settimo mese del Bengala).

Poichè la notte di luna nuova di Ka'rttika Amavasya è la notte più buia dell'anno,
in India viene celebrata con milioni di luci e fuochi d'artificio che illuminando l'oscurità simboleggiano la forza della luce, di vidya (conoscenza)
che vince e supera la forza dell'oscurità e dell'ignoranza (Avidya).






Diwali è una delle più antiche e importanti feste celebrata in tutta l’India. Diwali è anche conosciuta come ‘festa delle Luci ’ In questo giorno viene ricordato il ritorno di Rama (la incarnazione di Vishnu durante il Treta Yuga) nella sua capitale Ayodhya, dopo 14 anni di esilio). Simbolicamente quindi si festeggia il ritorno della ‘Luce’ nella sua casa di origine (il nostro corpo), da dove manca da molto tempo, dopo avere sconfitto tutte le nostre cattive tendenze ( Ravana). Diwali cade esattamente 20 giorni dopo la festa di Vasara, in qualche giorno tra la fine di ottobre e la prima metà di Novembre. Rama, dopo avere sconfitto, insieme a suo fratello Lakshmana e al suo esercito di scimmie, Ravana re di Lanka che aveva rapito sua moglie Sita, torna ad Ayodhya carico di gloria e di onori. Qui lo attende il fratello Barata che si è rifiutato di salire al trono, come avrebbe voluto sua madre Kaikeyi, e che ha dichiarato di essere pronto a immolarsi se il fratello non fosse tornato entro 14 anni. Il popolo di Ayodhya, per celebrare il ritorno di Rama, Sita e Lakshmana, festeggia ogni anno Diwali , facendo scoppiare mortaretti e illuminando a giorno tutte le case con torce (diyas) e altre luci
La festa comincia due giorni prima e culmina nel terzo giorno. Dhan Teras è il primo giorno di festa (due giorni prima di Diwali). In questo giorno c’è l’usanza, ed è di buon auspicio comprare qualche utensile nuovo per la casa. La casa deve essere ripulita di tutto punto. I bambini comprano i petardi e le torce e le candele. Molto in uso sono piccole casette di fango al cui centro siede una immagine di Lakshmi. E’ anche d’obbligo comprare piccole statuine di Ganesha e Lakshmi che verranno utilizzate nella puja. Come è noto Ganesha viene venerato sempre per primo, mentre il senso della festa è che Lakshmi, la divinità della ricchezza, farà visita nelle case piene di luci durante il giorno di festa. C’è quindi un gran daffare in tutte le persone, affinché tutto sia pronto per la festa vera e propria. I negozi sono tutti molto decorati e fanno affari d’oro vendendo utensili per la casa e in famiglia vengono preparati cibi speciali (papri e deevlas).

La vigilia di Diwali si chiama Chhoti Diwali. E’ tradizione che in questo giorno Hanumann, il grande devoti di Rama, si recasse volando ad Ayodhya per annunciare che Rama, Sita e Lakshmana sarebbero arrivati il giorno dopo. I negozi, pieni di luce e allegramente decorati, espongono il mithai (dolce tipico di questa festa; sono dei rotoli, fatti di farina, jaggery e miele impastati con acqua, ripieni di delizie varie e poi fritti nel ghee) facendo ottimi affari. E’ infatti consuetudine che tutti gli uomini di affari lo offrano ai loro dipendenti. Per gli uomini di affari questo giorno è il primo giorno del l’anno contabile e tutti inaugurano un nuovo libro contabile. E’ molto diffusa l’usanza di fare visita a parenti e amici. E’ molto importante che tutta la casa sia bene illuminata con torce ad olio, candele e lampadine. Almeno una torcia è d’obbligo. E’ il giorno in cui la puja della casa viene gioiosamente decorata con fiori freschi e foglie. Gli Indiani sono maestri nel disporle in modo da formare eleganti disegni geometrici. Il posto d’onore, nella Puja, deve essere sempre riservato a Ganesha e a Lakshmi.
E finalmente arriva il giorno di Diwali. E’ consuetudine molto diffusa iniziare il giorno con un bagno purificatore da fare prima dell’alba, seguito da un massaggio con oli profumati. Questo rito è considerato molto propiziatorio ed è considerato alla stregua di un bagno nel Gange. Soprattutto nel nord dell’India si gioca a carte per tutta la giornata con piccoli premi in denaro, coinvolgendo anche i bambini. La puja viene ancora più decorata con fiori freschi e ghirlande di fiori vengono messe intorno alle statuette di Lakshmi e Ganesha. Le donne e i bambini fanno a gara a chi forma i disegni più belli.

Finalmente arriva la sera e prima che faccia buio (al tramonto) tutti, elegantemente vestiti con gli abiti tradizionali, si ritrovano nella puja, elegantemente decorata e illuminata con candele e torce a petrolio. I piatti più prelibati, il mithai e tanta frutta sono poste in un lato della Puja, dove sono in bella mostra i nuovi utensili comprati per la casa. A questo punto tutto è pronto e la cerimonia ha inizio cospargendo di teeka le divinità e tutti i presenti e successivamente aspergendo gli idoli con acqua, aipun, roli e riso. Ognuno poi prende un piccolo pugno di riso tenendolo stretto e il più anziano del gruppo narra la tradizionale storia di Diwali.


Oh Rama, Luce delle Luci!!
Luce del Sé interiore,
che splendi salda e eterna nel mio cuore,
fa che io possa fissare la mente
sulla Luce Suprema
e gioire del vero Diwali !!
Colui che illumina l'intelletto,
il sole, la luna e l'intero universo,
ma che da nulla può essere illuminato,
è il solo e unico Brahman.
Egli è il Sé interiore.
Celebrate Diwali in modo vero,
vivendo nella luce del Brahman,
nella Beatitudine eterna dello Spirito!
Tutte le luci del mondo
non sono un solo raggio
della luce interiore del Sé.
Immergetevi in questa sacra luce
e gioite del vero Diwali!
Molti Diwali sono già passati,
ma il cuore degli uomini
é ancora oscuro,
come il cielo in una notte senza luna
e senza stelle.
Illuminate le vostre case
con lumi ad olio
e che dal vostro cuore
spariscano da oggi oscurità e ignoranza.
Che Diwali dia a tutti
illuminazione e totale consapevolezza!!!
Che in questo 'luminoso' giorno
tutti possano ottenere
la ricchezza Spirituale del Sé interiore !